<<Guarda chi è arrivato!>> grida Nicole stringendomi fino a farmi mancare il respiro non appena apre la porta. Nicole vive in una casa individuale stile cottage, in legno bianco e a due piani, con un piccolo giardino sul retro. Non è grandissima all'interno ma ha tutto lo spazio per il comfort. L'unica cosa che non capisco è l'assenza di tende. Lei mi ha sempre detto che la sua casa gli piace specialmente per tutta la luce che entra, quindi non aveva intenzione di coprirla.
<<Piacere di rivederti.>> ridacchio staccandomi dall'abbraccio. Non troppo affetto grazie <<Entriamo?>>
<<Certo.>> annuisce rientrando in casa e chiudendo la porta dietro di me.
Mi tolgo il giubbotto e lo poggio sul divano raggiungendo poi Nicole, che mi fa segno di sedermi sulla sedia accanto alla sua <<Che mi racconti Evelyn?>> mi domanda prendendomi la mano.
<<Le solite cose.>> rispondo vaga staccando la mano dalla sua. Alza gli occhi al cielo in risposta.
<<Dai, sei stata tutto questo tempo in una città nuova e mi dici "le solite cose"?>> sbuffa <<Com'è il Bahrain?>>
<<Ha superato le mie aspettative.>> inizio <<Non mi immaginavo ci fossero così tante cose interessanti da fare.>>
<<Tipo?>>
<<Tipo, non mi sarei mai immaginata che una moschea potesse essere così bella. Poi sono andata a cavallo sulla spiaggia, abbiamo visitato l'albero della vita e ho perfino visto i fenicotteri.>>
<<Veramente?>> domanda spalancando la bocca. Annuisco <<Oh, sei così fortunata.>>
<<Un giorno ci hanno anche fatto visitare il centro uffici. È una struttura enorme e luminosissima di sera. Penso che ti potrebbe piacere.>> le dico.
<<Ne sono sicura.>> risponde appoggiando la testa sul palmo della sua mano <<Ti invidio per quanto viaggi.>> si, beh... è una delle cose più belle del mio lavoro, dopo girare sul set.
<<Potremmo organizzare un viaggio per quando finisci la tua sessione.>> le propongo visto che questa estate inizierò a girare Madame Web.
<<Ti prego si, ne avrei bisogno.>> afferma <<Come avrei bisogno di una cena stasera.>>
<<Sono qui per questo.>> mi alzo dalla sedia raggirando il tavolo per raggiungere i fornelli <<Devi solo dirmi dove si trovano le cose, il resto ci penso io.>>
<<Di cosa hai bisogno?>> chiede avvicinandosi.
<<Dove sono i pistacchi?>>
***
Sono passati quindici minuti nei quali io e Nicole ci siamo aggiornate sulla maggior parte delle cose successe in queste settimane, mentre io preparavo la tartara di manzo ai pistacchi che sapevo avrebbe amato.
Aveva uscito tutte le cose che mi sarebbero servite prima di andare alla porta, dopo che qualcuno aveva suonato. Non ci faccio molto caso mentre continuo a cucinare seguendo la ricetta che avevo in mente. Sento che sta parlando con qualcuno ma non capisco cosa dicono visto che il rumore del coltello copre la sua voce e quella della seconda persona. Prendo il frullatore e inizio a frullare i pistacchi sgusciati con del formaggio e un po' di menta. Il mio intento è quello di fare una crema al pistacchio.
Proprio mentre fermo il frullatore e metto da parte il composto una voce mi saluta dal salotto. Non riconoscendola subito mi giro per vedere a chi appartiene, e devo trattenere la mia reazione quando vedo un secondo paio di capelli rossi. Ecco, ci mancava solo lui. Non ho niente contro Nick, ma è strano e inquietante a volte.
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𝙌𝙪𝙚𝙡 𝙛𝙞𝙡𝙤 𝙧𝙤𝙨𝙨𝙤 // Charles Leclerc
FanfictionLa leggenda del "filo rosso del destino" narra che ognuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati: il grande amore, per noi occidentali l...