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<<Quando tuo padre mi ha detto di avere una figlia stentavo a crederci. Insomma... è così giovane.>> queste sono le esatte parole uscite dalla bocca di Louisiana, la ragazza incollata al bicipite di mio padre.

Alzo le sopracciglia inclinando il viso <<Un ragazzino.>> annuisco guardando mio padre. Quest'ultimo è da tutta la serata che a malapena parla, al suo posto ci pensa Luisiana.

Lei concorda con me annuendo vigorosamente.

<<Insomma cosa sono solo cinquant'anni.>> alzo la spalle stringendo le labbra in attesa di una risposta.

<<Non ho cinquant'anni Evelyn.>> mi contraddice mio padre.

<<Due in meno... due in più, cosa sarà mai.>> lo difende lei, appiccicandosi ancora di più al suo fianco. Io che mi trovo di fronte a loro da tutta la serata quasi decido di cavarmi gli occhi con la forchetta <<Sai il mio ex marito aveva trent'anni ma sembrava un pensionato. Tuo padre invece... beh tuo padre è tutto il contrario.>> e ha i soldi.

<<Quindi eri spostata?>> le domando mettendomi comoda sulla sedia.

<<Oh si.>> risponde copiando le mia azioni <<Ho divorziato due mesi fa e subito dopo ho incontrato Giacomo. Non è stato destino secondo te?>> sorride così ampiamente che mi sorprendo che riesce ancora ad usare i muscoli della mascella.

<<Si decisamente destino.>>

<<Visto, lo dice anche tua figlia.>> si rivolge a mio padre dandogli una piccola spallata. Mio padre sorride nella sua direzione e le accarezza la mano poggiata sul suo braccio. Che schifo <<Ti do un consiglio>> inizia <<Non sposarti prima dei trenta. Io l'ho fatto a 28 ed è stato il più grande errore della mia vita. Infatti siamo durati solo quattro settimane.>> ma che cazzo...

<<Perciò tu hai ventotto anni...>> mi rendo conto.

<<Si!>> esclama fiera <<Sembro molto più giovane vero?!>>

Mi limito a sospirare e trattengo le mie parole, evitando gli occhi di mio padre. Chissà magari la prossima avrà 25 anni e quella dopo la mia età. Sbircio il telefono da sotto la gamba quando mi arriva un messaggio, l'ennesimo della serata da parte di Charles. Uno dei motivi per il quale sono ancora seduta a questo tavolo lo devo alla chat in diretta fra me e Charles. Quest'ultimo continua a chiedermi come sta andando la cena e io continuo a raccontargli tutto.

ᴄʜᴀʀʟᴇ: Adesso cos'è successo?

mi domanda visto che nel mio ultimo messaggio esprimevo la mia frustrazione verso i due.

ɪᴏ: Mi ha appena detto di non sposarmi prima dei trent'anni, ci credi?

Dopo qualche minuto arriva la sua risposta:

ᴄʜᴀʀʟᴇ: Oh no, e io che volevo sposarti alla fine di questa stagione.

A causa di questo messaggio mi ritrovo ad immaginare Charles in un completo elegante e il mio nome abbinato al suo cognome. Evelyn Leclerc... strano da dire ma mi piace più di Evelyn Binotto. Chissà come sarebbe essere chiamata con il cognome di Charles, sia a lavoro che nella vita privata.

<<Perché sorridi?>> fa eco nei miei pensieri la voce di mio padre.

<<Non sono affari tuoi.>> rispondo distrattamente rimanendo con lo sguardo sul telefono.

ɪᴏ: Non tentarmi Leclerc.

E a sua insaputa anche Charles seduto al tavolo in albergo con la sua squadra aveva appena avuto lo stesso e identico pensiero.

𝙌𝙪𝙚𝙡 𝙛𝙞𝙡𝙤 𝙧𝙤𝙨𝙨𝙤 // Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora