22 aprile 2022
Prima di quanto sperassi erano arrivate le 9 di sera e Charles stava per uscire dalla sua camera per venire con la macchina sul retro del hotel. Fuori c'erano dei fan e l'ultima cosa che volevamo era farci vedere uscire fuori assieme, quindi lo avrei trovato direttamente lì, sperando che non ci sia nessun altro.
Proprio quando volevo che il tempo rallentasse tutto da quando mi aveva scritto sembrava impostato sul 2x. Avevo anche provato a dormire un'oretta ma direi che è stato più un dormiveglia perché la mia mente stava creando un milione di scenari diversi per quello che sarebbe dovuto succedere stasera. Le uniche cose di cui non dovevo preoccuparmi erano i vestiti, il trucco e i capelli visto che avevo un team per quello, e mi sono sentita estremamente grata per questo perché altrimenti con tutte le cose che avevo in testa alla fine mi sarebbe scoppiata.
Alle sette avevo iniziato una chiamata di gruppo con Melissa, Molly e Glen, e in poco meno di mezz'ora avevamo deciso come avrei dovuto prepararmi. Poche volte decidevo da sola, e questa non era una di quelle.
I vestiti che Molly aveva scelto erano semplici ma eleganti e anche se la mia scelta sarebbe stata sicuramente più... accattivante, dovevo adattarmi alla mia valigia e questo sembrava l'unico abbigliamento giusto per un "non appuntamento".
Pioveva si, ma non faceva freddo tanto da farmi indossare anche delle calze -che non avevo- e probabilmente il blazer che avevo sopra il corsetto lo avrei usato solo fino a quando saremmo stati all'aperto. Adoravo questo corsetto di Chanel e la mia intenzione era di usarlo per domenica, ma per la gara avevo altro da mettermi. In più con la borsa bianca della stessa marca ci stava troppo bene per avere ripensamenti.
Per i capelli invece Glen aveva deciso di farmeli lasciare in onde sciolte ma acconciando quelli davanti in due piccole trecce alla francese sopra la testa. Secondo lui non andavano alzati perché il biondo che avevo stava divinamente con i colori dei vestiti e con i gioielli dorati. Ovviamente aveva ragione. Questa però è stata la cosa che mi ha portato via più tempo -tre quarti d'ora per l'esattezza-perché anche il trucco era praticamente quello che usavo sempre se non fosse per il colore differente di lip gloss, e anche se sapevo fare le trecce alla francese da quando ero piccola le mie mani non smettevamo di tremare. Non so per quale preciso motivo, ma lo facevano, e la guida di Glen alla fine è la cosa che mi ha fatto finire in tempo.
Adesso mentre mi mettevo i miei stivaletti bianchi col tacco altri pensieri si stavano aggiungendo ai pensieri precedenti che mi vieto di dare ascolto. Non ora.
Quando mi rimetto in piedi leggo sulla schermata di blocco l'ultimo messaggio.
ᴄʜᴀʀʟᴇꜱ: Sono sul retro, ti aspetto.
e con un ultima occhiata nella borsa per assicurarmi che abbia preso tutto, esco dalla camera ed entro in ascensore. Stranamente non mi sentivo agitata per la prima volta in tutta la nostra conoscenza, direi che il sentimento più adatto era la felicità. Ero felice di rivederlo e sapevo che era contraccambiato.
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𝙌𝙪𝙚𝙡 𝙛𝙞𝙡𝙤 𝙧𝙤𝙨𝙨𝙤 // Charles Leclerc
FanfictionLa leggenda del "filo rosso del destino" narra che ognuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati: il grande amore, per noi occidentali l...