07. La Fenice

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Questa è la condanna
che ti verrà inflitta:
da questo momento in poi
saprai quanto codardo,
egoista e mostruoso sei...
proverai il dolore di coloro
la cui speranza li ha abbandonati
e porterai questo senso
di colpa con te fino alla fine...

proverai il dolore di colorola cui speranza li ha abbandonati e porterai questo sensodi colpa con te fino alla fine

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- I Van, gli immortali nostri protettori, esistono, davvero? - chiese Taehyung.

Jeon annuì, ancora incredulo che il suo umano avesse così repentinamente cambiato umore.

- Come ti ho già detto al nostro primo incontro, molto spesso le Legende hanno un fondamento di verità - ribadì serio.

- Perciò, sei davvero una Divinità... - gli occhi di Tae luccicavano pieni di curiosità ed euforia.
- Pazzesco... sei spaventosamente Grande e Potente, oltre che Bello e... insomma lo sai... - avvampò dalla testa ai piedi appena si accorse di quello che stava per dire.

La personalità istrionica di Kim metteva a disagio quella più introversa di Jeon ma, contemporaneamente, lo faceva divertire... cosa piuttosto rara.

Decise così di proseguire con questa buffa conversazione, facendo finta di niente.
- No, non lo so cos'altro sono? -

-Merda Jeon - scappò detto a Kim, scatenando uno scatto di ilarità del vampiro che stava, evidentemente, prendendosi gioco di lui.

Jeon si mise comodo appoggiato allo schienale della sedia, accavallando le gambe, deliziato dal turbamento mostrato:
- Si ok... lo ammetto, ho capito cosa intendi. Anche se preferirei sentirtelo dire ad alta voce. -

Il disagio di Tae aumentò, cercò di mascherarlo rilassandosi sulla sedia ed imitando il vampiro.
Poi mormorò, più a sé stesso che ad altri:
- Ebbene... che ci faccio io qui con un Eterno? -

L'espressione di nuovo mutata dell'umano, impensierì Jeon... continuare a giocare con il fuoco, poteva portare Taehyung a scappare nuovamente. Doveva prestare attenzione ed evitarlo a qualunque costo.

- Mi spieghi cosa c'è di diverso tra considerarsi il compagno del Sovrano dei Vampiri invece che di Van l'Eterno?-

Kim contemplò l'espressione addolcita di Jungkook, considerando anche l'ipotesi di essere del tutto impazzito.

Compagno... ancora quella parola.

Fa niente del perché fosse stata usata, probabilmente con l'intento di sostituire il termine preda, molto più crudo; fa niente se adoperata solo provvisoriamente...
LUI l'aveva, comunque, pronunciata per ben due volte ed era davvero emozionante sentirsi chiamare così.

Mentre cercava di valutare con attenzione come rispondere alla domanda, non riuscì a trattenersi nel sorridere con evidente soddisfazione.
Confortato dalla sensazione di intimità provata in quel momento, Kim decise di aprirsi e cominciò a raccontare:

BLOOD MAZEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora