17. Morte apparente

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La maledizione divina fa sì che i vampiri non sopportino la luce del sole e sono terrorizzati dal fuoco.
Il semplice tocco li consuma e li distrugge.

Gli immortali non sono maledetti, hanno capacitò di rigenerare le ferite e hanno poteri sovrannaturali.
Di cosa hanno paura?
Che cosa può distruggerli?

Di cosa hanno paura? Che cosa può distruggerli?

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Van Jeon non riusciva più a respirare, per un vampiro non dovrebbe essere considerato un problema se non che una sensazione di vuoto assoluto lo avvolgeva; non provava più dolore, non vedeva e non sentiva.
Il suo cuore si era fermato, il sangue aveva smesso di circolare e le vene di pulsare.

La sua mente, l'unica cosa rimasta viva, capiva, pensava, ricordava, mentre il suo corpo era immobile, insensibile, in uno stato di morte apparente che lo rendeva furioso e assolutamente impotente.

Niente e nessuno avrebbe potuto uccidere un Eterno, eppure qualcuno o qualcosa era riuscito a renderlo peggio di un vegetale. Essere cerebralmente attivo senza poter reagire, per il Van dell'Istinto era peggio che qualsiasi altra maledizione, era come distruggere la sua personalità, la sua energia, il suo intero essere.

La mente tornò indietro a quanto era accaduto

Durante la visita al ristorante, aveva parlato con il maître per chiedere di Duncan e poi, tutto ad un tratto, troppo in fretta per poter essere previsto o evitato, le cose erano successe, una di seguito all'altra senza che il vampiro potesse capi...

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Durante la visita al ristorante, aveva parlato con il maître per chiedere di Duncan e poi, tutto ad un tratto, troppo in fretta per poter essere previsto o evitato, le cose erano successe, una di seguito all'altra senza che il vampiro potesse capire effettivamente cosa avesse provocato la sua attuale condizione.

C'era stato un colpo di pistola dritto al cuore.
Duncan, quel fottuto, fortunato cameriere da strapazzo, lo aveva colpito nello stesso istante che i loro occhi si erano incrociati.
Sembrava lo stesse aspettando...

Non era la prima volta che gli sparavano ed il suo fisico aveva sempre reagito nello stesso identico modo, la ferita si rimarginava subito. Questa volta, invece, il dolore al petto era cresciuto in maniera esponenziale mentre la ferita continuava a rimanere aperta e a perdere sangue.

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