27. Una decisione difficile

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Se non è amore ditemi cos'è.
Risvegliarsi e rendersi conto che esiste solo il pronome NOI.
Non so stare più da solo nemmeno un minuto se non sei con me. Anche adesso che sei qui non riesco a lasciarti andare e quando non ci sei penso a te continuamente

 Anche adesso che sei qui non riesco a lasciarti andare e quando non ci sei penso a te continuamente

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Jungkook si pulì la bocca sporca del sangue puro della Prima Luce, si leccò le labbra assaporandone il gusto fresco e delizioso, unico al mondo.
Guardò la ferita lasciata sulla coscia interna del suo compagno, da cui sgorgava ancora un pò di sangue.

Si inchinò per leccare i due fori lasciati dai canini sulla morbida pelle ambrata per aiutarne la cicatrizzazione. Dovette poi sollevarsi frettolosamente, mordendosi le labbra nel tentativo di frenare quell'impulso di morderlo ancora e ancora.

 Dovette poi sollevarsi frettolosamente, mordendosi le labbra nel tentativo di frenare quell'impulso di morderlo ancora e ancora

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Alla fine si ritrovò a fissargli il viso.
Un volto che finalmente nonostante gli occhi rossi puntati su di lui non alzava barriere, né muri o qualsivoglia resistenza.
Si era abbandonato completamente, donando parte di sé senza limiti e soprattutto senza alcuna paura.

Lo sguardo che vide lo fece però sentire debole e insicuro, consapevole di non meritarsi la fiducia cieca che quell'umano mostrava, nonostante fosse venuto a conoscenza del suo torbido passato.

-Vorrei poter restare qui, con te per sempre. - mormorò.

-Il tuo "per sempre" non equivale al mio, vero? - scherzò Tae, beandosi della sensazione appena provata e dalle forti braccia di lui che lo avvolsero in uno caloroso abbraccio.

Jeon prese il suo viso tra le mani in modo che i loro occhi si incrociassero ancora una volta in una silenziosa comunione. C'erano molte cose da dire, molte ragioni per stare insieme e molte altre per separarsi.

-Qualunque cosa accada, Jeon, starò al tuo fianco - bisbigliò, e poi appoggiandosi alla sua spalla sussurrò:
- Vicino o lontano che sia, starò con te... Dimmi che mi credi. -

La voce dell'immortale era sommessa, attutita dai capelli di lui - Oh, Taetae, ti credo. Qualunque cosa accada non ti libererai di me. -

-Però... se non sbaglio, per rimanere connesso con te ho bisogno anche io di bere il tuo sangue, vero? - disse Kim sospirando e staccandosi leggermente dalle sue braccia.

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