14. Legame di "sangue"

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La sola ragione per cui esistiamo, il nostro desiderio, la nostra disperazione e forse l'intera nostra esistenza dipende dagli altri: noi siamo qui per servirci uno con l'altro.

La sola ragione per cui esistiamo, il nostro desiderio, la nostra disperazione e forse l'intera nostra esistenza dipende dagli altri: noi siamo qui per servirci uno con l'altro

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Lasciato solo Tae cercò di tornare lucido mettendo il viso sotto il getto diretto dell'acqua corrente, alcune immagini ed emozioni della notte appena passata gli tornarono alla memoria: le labbra del vampiro, la sua lingua, i suoi denti affondati nella propria carne, le sue mani sul proprio corpo e, soprattutto, averlo avuto dentro di sé.

Innumerevoli e forti sensazioni avevano creato in lui oltre che sorpresa e meraviglia anche un certo turbamento, molto dolore associato a tanto godimento.

Si vergognava di non essere riuscito a dimostrarlo abbastanza a Jungkook, che, a quanto pare, non aveva passato la notte che sperava.

Da inesperto, Kim non aveva mai avuto alcun legame intimo con nessuno, almeno non così carnale se non per baci, abbracci e carezze, e, quindi, continuava a porsi domande su cosa avrebbe dovuto fare per manifestare la soddisfazione profonda di sentirsi tutt'uno con l'altra persona, anzi, con quella persona in particolare.

Essere posseduto, sentire un dolore lancinante che pare dividerti in due, accompagnato da un calore devastante al proprio interno da farti desiderare che non finisca mai.
Il bisogno del suo sesso grande e duro sempre più giù, sempre più nel profondo.
Il su e giù creava una bruciante sensazione di perdita e contemporaneamente di conquista con cui il corpo si librava su altri livelli, separati dalla realtà da perdere completamente la cognizione del tempo e dello spazio.

Tu e Lui, soli al mondo in un unico, intenso, amplesso sessuale.

Solo ricordando tutto ciò, il suo basso ventre reagì nuovamente...
Si obbligò, perciò, ad uscire dalla doccia e a darsi una regolata, anche perché una sorprendente e rinnovata energia si impadronì, inaspettatamente, di lui.

I rumori e i suoni erano accresciuti, il sangue nelle vene ribolliva e sentiva persino il proprio cuore battere ad una velocità differente dal solito; la forza non solo era tornata ma sembrava molto più potente di prima.

Probabilmente questi erano gli effetti del sangue di vampiro, esattamene del Primo vampiro.

Uscì dal bagno intuendo, ancor prima di entrare, che Jeon non si trovava più nella camera da letto... se lo sentiva. Ecco un'altra novità alquanto piacevole, gli dava un certo conforto rendersi conto, inconsciamente, di essere connesso a Jungkook, lo scambio di sangue aveva creato un ulteriore legame tra i due.

Aprì un cassetto e indossò i primi abiti di Jeon che trovò, mentre sentì la sua voce che diceva:

- Sei passato dai coltelli affilati, ai paletti appuntiti complimenti! -

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