22. Dimmi la verità

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Dopo il mio squallido piacere chiedo alla pelle di ingannarmi e di farmi dimenticare quanto è dolce perdere il controllo al fiammeggiante riparo dalle tue mani.

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Per Taehyung fu particolarmente difficile staccarsi quel poco necessario per chiedere:
-Tu... hai davvero bisogno di me? -

Kim era in preda ad una frenesia del tutto fuori controllo, ma, per fortuna, il suo buonsenso che faticava ad uscire quando nei d'intorni c'era il Primo dei vampiri, questa volta venne in suo aiuto.

-Dovunque tu voglia andare io verrò con te! - disse Jeon evitando di rispondere alla sua domanda e continuando a posare la sua bocca sul viso e sul collo di Tae.

-Aspetta... rispondimi per favore... - supplicò ancora Kim senza però riuscire a staccarsi completamente dalle sue, alquanto piacevoli, attenzioni.

-Sei l'artefice del mio salvataggio... - spiegò Jungkook posando il suo dito indice sulla bocca dell'umano con uno sguardo ricco di gratitudine.

Quando intravide nei suoi occhi ancora insistenza continuò:
-Vuoi sapere perché ho bisogno di te? Perché sei l'unico in grado di placare la mia furia...- sorrise non appena vide la bocca spalancata che apparve sul volto sorpreso di Taehyung.
- Non vedi le mie vene fremere al tuo tocco? Riesci ad accelerare il mio sangue dettandone tu stesso il ritmo. Sei al comando del mio cuore. - così dicendo prese il palmo dell'umano e lo appoggiò al proprio petto.

A quelle parole Tae, arrossì, lo guardò dritto negli occhi sussurrando:
-Non riesco a comandare neanche il mio di cuore, figuriamoci quello di un Immortale. -

Jeon sorrise divertito ma cercò ancora di convincerlo, stava semplicemente dicendo la verità, ciò che provava davvero.

-Sono sulla Terra dei vivi da... innumerevole tempo, troppo forse...- rise - Posso quindi assicurarti che anche se ti conosco solo da pochi giorni sono in grado di affermare che la mia vita non è mai stata così bella quando non ci sei tu. -

-Sinceramente... - disse Kim colpito dall'onestà del vampiro anche se una parte di lui faticava ancora a credergli - Dopo il nostro primo e terribile... tentativo, credevo che sentissi il bisogno di tenerti a distanza da me. -

-È stato così terribile...?! - le mani di Jeon tremarono e si scostarono da Kim come se avessero preso la scossa.
I suoi occhi guardarono verso il basso, si scompigliò i capelli sulla testa, non sapendo più che dire.

Era vero, dopotutto lo aveva quasi ucciso, come poteva aver anche solo sperato che l'umano potesse dimenticarsi di questo.

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