26. Se solo...

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La barriera del tempo, la fuga da un passato che avrebbero voluto poter cambiare.

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Jungkook si era precipitato verso la vetrata.
Rivedere Taehyung anche solo poche ore dopo, era per lui un'emozione indescrivibile, euforico, eccitato, smanioso di toccarlo. Tuttavia la quantità di lacrime apparse improvvise sul suo volto erano del tutto inaspettate e lo spaventarono.

-Taetaee - gridò, mentre disperato batteva le mani contro la vetrata cercando di appoggiarle su quelle di Kim per ottenere la sua attenzione.

-Fammi entrare! - ordinò - Non piangere! -
Muoveva il corpo e la testa seguendo i movimenti di Tae, per avere i suoi occhi alla stessa altezza dei propri.

-Guardami! Non posso aiutarti se non mi dai il permesso di entrare. - pregò desideroso di abbracciarlo per alleviare le sue sofferenze.
Fin che Taehyung rimaneva chiuso all'interno della casa, il vampiro era completamente impotente.

-Perché non mi hai detto chi ero? - domandò Kim in tono bassissimo appena udibile.
Jeon sorpreso, si allontanò appena dalla vetrata, per cercare di comprendere la domanda fino in fondo.
"Quindi Park sa che Tae è la Luce... come fará a saperlo? Anzi, esattamente cosa sa?" pensò.

Kim stava aspettando una risposta con pazienza, il viso confuso e amareggiato di chi non sa proprio che pesci prendere.
-L'ho scoperto anch'io da poco... ne avevo il sospetto ma non la certezza. - spiegò.

Tae tirò su con il naso, annuendo lentamente.
- È per questo che tu mi hai scelto? - domandò cercando, a fatica, di catturare ogni più piccola espressione del Sovrano dei vampiri, ma quelle lacrime che continuavano a scendere incontrollabili non gli permettevano di vedere con chiarezza.

Si pulì gli occhi con il braccio e tornò a guardare attraverso la vetrata, tempo che bastò al vampiro per sparire.

-No! Jeon... - si interruppe sentendo bussare alla porta.
-Sono qui, aprimi! Permettimi di spiegarti, di dirti tutto quello che so. - la voce di Jungkook al di là della porta d'entrata era quasi una supplica.

Taehyung la spalancò senza oltrepassarne la soglia, un passo solo e sapeva che il vampiro avrebbe avuto potere su di lui, fino a che fosse rimasto all'interno, invece, non avrebbe potuto nemmeno toccarlo.

-Non mi vuoi fare entrare? - gli chiese Jeon notando quanta attenzione metteva per non varcare il confine di casa. Un dettaglio non certo trascurabile.

- Beh, tutta questa faccenda almeno una buona azione l'ha fatta. - disse il vampiro sorridendo - Hai imparato la regola fondamentale su come proteggersi dai vampiri. Ne sono felice!-
Il sorriso sincero e irresistibile di Jeon fece breccia nel cuore di Kim...

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