35. Abbandonarsi

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L'essere seduttivo è una componente essenziale delle personalità ambigue,
sanno perfettamente ciò che
l'altro si attende da loro
e dunque sono capaci di plasmarsi come i camaleonti sulle base delle esigenze altrui.
Spesso danno vita a relazioni apparentemente perfette,
confidenziali, ma spesso a senso unico.

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Jimin girovagava per la foresta senza sapere se la sua memoria lo avesse condotto effettivamente all'accampamento dei druidi, perché nonostante avesse vissuto lì tutta la sua giovinezza, sapeva che il luogo sarebbe stato visibile solo a coloro mer...

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Jimin girovagava per la foresta senza sapere se la sua memoria lo avesse condotto effettivamente all'accampamento dei druidi, perché nonostante avesse vissuto lì tutta la sua giovinezza, sapeva che il luogo sarebbe stato visibile solo a coloro meritevoli di cercare la verità.

Il problema era che lui non pensava di meritarlo. Non aveva più cercato alcun contatto con loro dalla morte di suo nonno.

Si vergognava, si sentiva colpevole di ciò che era successo proprio a colui che lo aveva cresciuto.

Il suo mentore e unico parente, a causa della delusione ricevuta proprio da suo nipote si era a poco a poco chiuso in sé stesso, isolandosi da tutto e da tutti.
Solo dopo la sua morte aveva saputo che l'ultimo mese lo aveva passato da eremita lontano dai suoi simili, nella sola contemplazione della natura, punto cruciale della sua intera esistenza.

Park sapeva che suo nonno se ne era avuto a male per la scelta di non seguirne le orme, ma non pensava così tanto; probabilmente il distaccarsi completamente dalla magia o da ogni altra cosa a cui, invece, lui credeva fermamente, era come avere disconosciuto la propria famiglia.

Il nonno dopotutto conosceva solo quella vita, un esistenza ricca di canzoni sacre, formule magiche, preghiere e incantesimi nel nome della natura, allo scopo di arricchirsi interiormente, accontentandosi di una vita semplice senza alcuna pretesa, ma sempre circondato dal proprio popolo e dalle proprie tradizioni.

Jimin al contrario voleva conoscere il mondo dove viveva la gente comune e vivere di avventure anche se sul filo del rasoio.

Per tale senso di colpa non sarebbe mai andato a cercare il popolo dei druidi se non fosse che vedere il suo migliore amico posseduto da non si sa quale Bestia violenta e assassina, lo aveva preoccupato a tal punto da doverlo sprangare in casa e lasciarlo solo per poter parlare con gli unici, forse, in grado di poterlo aiutare.

Chiederlo ai Van, maggiori detentori dei segreti della vita, era da escludere Non poteva e non doveva fidarsi di coloro per cui il bene assoluto non coincideva con il benessere di Kim Taehyung.

Per tale motivo fu costretto ad informare solo Charity, l'unica in grado di proteggerlo e forse anche di fronteggiarlo all'occorrenza.
Lei, ovviamente, non avrebbe fatto nulla per niente in cambio, ma al momento il suo unico interesse sembrava essere proprio lui, Jimin stesso. Infatti al solo scopo di compiacerlo accettò subito.

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