55. Fu così che andò...

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La felicità e l'infelicità degli uomini dipendono tanto dalla loro buona sorte quanto dal loro umore.

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Tanti secoli prima nel mondo degli Eterni si era radunata un assemblea per decidere il da farsi dopo la scomparsa della Prima Luce

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Tanti secoli prima nel mondo degli Eterni si era radunata un assemblea per decidere il da farsi dopo la scomparsa della Prima Luce.

Tutti i Van erano stati convocati ad esclusione di Van Jeon, lui avrebbe ricevuto la punizione per non essere riuscito a portare a termine la vitale missione che gli era stata affidata.

Gli Eterni in realtà non avevano tanto a cuore la felicità degli umani, visti come esseri deboli, senza poteri, con istinti e caratteri assurdi e senza controllo, però, erano, per loro, sicuramente i giocattoli più divertenti, i film più avvincenti, gli hobby più travolgenti, senza i quali si sarebbero annoiati a morte.

La scomparsa dell'anima più pura, la Prima Luce, creata per stravolgere le vite dei mortali, tra paura e speranza, sfortuna e passione, dava agli Eterni la possibilità di vedere individui cambiare completamente, alterare la linea delle loro vite, distorcere la realtà conosciuta, trasformando vite noiose in avventure imprevedibili e avvincenti.

I Van potevano considerarsi gli unici ad avere veramente a cuore ogni singola vita umana, bensì, in quel momento, per salvaguardare loro fratello più piccolo, cercavano di far passare la morte di quell'umana come fatidica e senza importanza.

Fino a che a parlare fu uno dei cinque Spiriti protettori delle anime pure.

- Il tempo scorre ancora non c'è niente che possa fermarlo neanche un cuore di ragazza che si arresta, neppure se giovane e innocente. Invece quando scompare un Anima come la Prima Luce il tempo per i mortali accelera e per gli Eterni rallenta.-

Ci fu un mormorio tra i partecipanti all'assemblea, le parole dello Spirito furono chiare a molti: l'uomo senza speranza avrebbe raggiunto la fine della propria vita molto tempo prima e quella dell'Immortale, invece, non avrebbe più visto la fine per la tanta monotonia.

- Chi ha causato tutto ciò deve pagare o rimediare - sentenziò il secondo Spirito.

- Ogni notte si sveglia con un groppo in gola, respiro affannato, cuscino bagnato di lacrime, agonia pura, incubi e sensi di colpa.- disse Van Seok a difesa di Jeon - Non si può condannare un'unica persona per la crudeltà di alcuni esseri umani -

- Siete voi ad esservi nominati protettori degli umani senza pensare che bisognava per prima cosa proteggere l'anima al loro interno. In questo modo invece avete distrutto tutto ciò per cui noi Ombre viviamo.- accusò il terzo Spirito.

- Un'anima non muore così semplicemente, voi le alimentate e le create. Noi eterni siamo l'unica cosa potente da temere a questo mondo e dovremmo collaborare e non accusarci a vicenda. - intervenne Van Min.

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