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Qualunque cosa stia facendo,
starà pensando a noi ?!?〰💢〰
Taehyung si svegliò con i muscoli intorpiditi, riusciva a malapena a muovere le braccia, aveva male dappertutto. L'indolenzimento sembrava quello dopo diverse ore di palestra senza pausa.
Cercò di muovere le gambe... anzi, pensò che la sensazione fosse molto più simile a quella volta che prese un sacco di botte.
Aprì gli occhi: buio pesto...
"Dove sono?" Si chiese mentre cercò di mettere a fuoco ciò che lo circondava.
Si rese conto di non essere a casa, in nessuna casa... si trovava all'APERTO...Sdraiato sulla terra fresca, sopra a dei ramoscelli messi a modo giaciglio con sopra delle foglie di erba e paglia.
Aveva freddo e, a questo punto, veramente spaventato... Si strinse le braccia al petto e si accorse pure di essere completamente nudo.
Tremando si diede un pizzicotto, magari stava solo sognando... ma così facendo si accorse pure di avere le mani sporche di sangue.
"Oddio.... Che mi è successo?"
L'ultima cosa che ricordava era la colazione fatta con Jungkook, le risate che ne erano seguite ed il piacere di conversare con lui del più e del meno, poi più niente, vuoto assoluto...
- Kookie... - gridò speranzoso -Sei qui, anche tu?-
Nessuna risposta, solo i versi di un gufo sopra la sua testa che lo fecero sobbalzare dallo spavento.
La situazione era paradossale... assurda e molto pericolosa.
Il suo respiro si fece irregolare, il cuore pulsò velocemente ed il dolore al petto divenne insopportabile... lo riconobbe subito, stava per avere un attacco di panico: ipersudorazione, palpitazioni, tremore e difficoltà a respirare.
Non era la prima volta, purtroppo, che gli accadeva, doveva cercare di rilassarsi ed evitare di pensare alla realtà in cui si trovava, cercando di controllare l'ondata di emozioni in grado di travolgerlo completamente.
Il terrore interferiva con il suo disperato tentativo di organizzare un pensiero lucido. Il timore di essere impazzito aumentò il senso di soffocamento. Si sentiva imprigionato nella paura di perdere sé stesso e di perderne il controllo.
Chiuse gli occhi cercando, di nuovo, di estraniarsi completamente e nella sua mente si fece largo il viso di Van Jeon che gli sussurava all'orecchio.
Anche se non comprendeva appieno ciò che gli veniva detto, bastava il ricordo della sua voce nell'orecchio per calmarlo. Il respiro si fece più leggero e regolare...
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BLOOD MAZE
VampireGli umani insistono nel pensare al regno dei vivi come se tutto il resto non avesse effetto sulle loro vite. "Si sbagliano di grosso!" Esiste un'altra vita in un regno dove noi immortali viviamo in un perenne incubo, affrontando paure, tradimenti e...