Gli umani insistono nel pensare al regno dei vivi come se tutto il resto non avesse effetto sulle loro vite. "Si sbagliano di grosso!"
Esiste un'altra vita in un regno dove noi immortali viviamo in un perenne incubo, affrontando paure, tradimenti e...
È una vera e propria invasione quando fanno in modo di attirarti nella loro trappola, non lo è, invece, quando chiedono la tua opinione...
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Kim si sentì talmente meglio anche solo vedendolo dalla finestra che venne alleggerito da tutta la tensione accumulata ed una specie di cieca fiducia ebbe l'effetto di un balsamo, tranquillizzandolo.
Fidarsi spesso significava avere delle grandi aspettative verso la persona oggetto di tale stima, sicuramente Tae faceva grande affidamento alla forza, all'astuzia e alla potenza di Van Jeon.
Oppure il solo saperlo vicino era fonte di rinnovata gioia?
Desiderava che sfondasse la finestra, che entrasse e lo liberasse dalle corde, per poi stringerlo forte come aveva fatto al ristorante.
Per fortuna, però, un attimo prima che l'immortale si lanciasse, la sua mente tornò a ragionare sulle possibili conseguenze.
Non doveva sottovalutare ciò che aveva sentito: i rapitori avevano parlato di Verbena, la stessa erba usata per produrre quella sostanza che, Park gli aveva spiegato, era estremamente dannosa ai vampiri. L'avevano cosparsa sul pavimento e sulle pareti della stanza, se Jeon fosse entrato avrebbe potuto esserne investito e, siccome non si conoscevano i danni collaterali soprattutto per un Van, gli effetti avrebbero potuto essere disastrosi, talmente nocivi da condurlo alla morte.
Così scosse energicamente la testa e sussurrò:
- No, no -, sperando che il vampiro dall'udito fine potesse sentirlo senza che se ne accorgessero i suoi rapitori.
Immediatamente Jeon si fermò guardandolo con aria interrogativa. Kim gli sorrise soddisfatto, lo aveva sentito e ascoltato...
-La stanza è piena di Verbena, non entrare è troppo pericoloso. - pronunciò a fior di labbra.
Gli occhi del vampiro si chiusero in due fessure strettissime, solo il viso arrossato mostrava la sua agitazione.
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