47. Colpito e affondato

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Quando la tua mente è in tempesta,
non cercare il Sole, osserva le Nuvole

...voltati verso coloro che anche se non ti guariscono ti proteggono...

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POV Jungkook

Temevo quello che avevo appena sentito, perciò non fu difficile crederci

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Temevo quello che avevo appena sentito, perciò non fu difficile crederci.

Avvertivo uno strano senso di disorientamento, mi sembrava di non essere completo.
Lo stato confusionale non era nella mia natura, per cui capivo di non essere il solito io.

Quella casetta degli orrori, stava bruciando e poco alla volta si sarebbe ridotta in cenere. Come avrei voluto che anche i ricordi dei momenti vissuti lì dentro sarebbero scomparsi nello stesso modo.
Invece, a quanto pare erano altri i momenti che mi erano stati cancellati dalla mente.

Momenti e... persone...

Uscendo da quella casa avevo riacquistato la libertà, respiravo aria pura, potevo muovermi senza alcun impedimento ed ero in pieno possesso dei miei poteri da vampiro.

Nonostante questo però non stavo bene, mi sentivo sporco e rallentato nei movimenti e nei pensieri.
Come se stessi camminando nel vuoto, senza punti di riferimento, oppure, come se il mio istinto volesse avvisarmi di non stare tranquillo perché guai grossi erano ancora in vista.

Beh in effetti... stavo proprio vivendo una situazione paradossale.

Non a tutti capita di essere catturato da una sciamana in grado di immobilizzarti e di essere poi salvato da una propria creatura che poco dopo ti chiede di ucciderla.

Sul momento mi sembrava assurdo e impossibile anche il solo pensare di togliergli la vita, ma ora invece, improvvisamente, sentivo il desiderio di disintegrarla lì sul posto.

... perché?

Vedere quel misterioso umano abbracciarla così calorosamente sussurrandogli alle orecchie, mi aveva creato una strana stretta allo stomaco.

Ero forse geloso del mio Famiglio?

Probabilmente ero davvero pazzo di gelosia, sono sempre stato possessivo verso ciò che mi appartiene.
Perché, quindi, avrebbe dovuto essere diverso per il mio animaletto domestico?

Una dimostrazione in più, una prova evidente che confermava quanto mi avevano raccontato.

Seguitavano ad essere troppo intimi davanti ai miei occhi per poterlo sopportare, li presi per le spalle strattonandoli a vicenda e staccandoli uno dall'altro.

Poi rimasi a guardarli, anche io incredulo della mia stessa reazione.
Il giovane mi fissò con evidente curiosità ed io ne fui infastidito.

- Sei il mio Famiglio o il suo? - chiesi a difesa del mio comportamento esagerato.

BLOOD MAZEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora