57. Visione celestiale

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La vista è una funzione degli occhi, ma la visione è una funzione del cuore.

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- È così importante punire l'umano da dover mentire ai tuoi fratelli? -Nam leggendo nella mente aveva subito intuito che a Jeon gli era già tornata la memoria

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- È così importante punire l'umano da dover mentire ai tuoi fratelli? -
Nam leggendo nella mente aveva subito intuito che a Jeon gli era già tornata la memoria.

-Non dirai nulla agli altri, vero? - pregò Jeon.

-No, tranquillo. Manterrò il segreto... anche se non ne comprendo la ragione.-

-Vorrei prima capire perché Kim mi ha mentito quando gli hanno detto che non mi ricordavo più di lui.- spiegò il vampiro.

-Può avere avuto vari motivi... - commentò il Van della Saggezza.

-A me, invece, ne viene in mente uno solo.-

-E quale?-

-Semplicemente, mi desidera ma non vuole essere il mio compagno.- spiegò Jeon convinto.

Nam osservò il fratello minore, colui che la natura aveva donato un cuore grande quanto la propria autostima, era la prima volta che mostrava di non aver fiducia in sé stesso.
Sapere di piacere e giocarci era quanto di più lo rendeva unico e speciale.
Ora, però, qualcosa è cambiato... considera Kim migliore, sotto ogni punto di vista e non si sente alla sua altezza.

-Perché non dovrebbe volerlo?- indagò Nam.

-Appena mi è tornata la memoria, grazie al suo sangue, ho continuato a chiedermelo anche io, per tutta la notte... Forse perché sono un vampiro o forse perché sono colpevole della scomparsa della Prima Luce.-

-Hai già scontato quella colpa, fin troppo! Nel dubbio, comunque, sarebbe più semplice chiederlo al diretto interessato.-

-Prima o poi... lo farò...- bisbigliò il re dei vampiri.

Il Leader dei Van, anziché raggiungere gli altri nella stanza di Jimin per il suo risveglio, aveva intercettato la mente confusa di Jeon, per questo motivo aveva preferito andare da lui.

-Non me la puoi raccontare, Kookie, non è solo per questo motivo che ti rifiuti di venire dilà con noi. - accusò.

Il sorrisetto triste di Jeon rispose in sua vece.

- Vieni, dai, andiamo! Ti troverò io tutte le risposte ai tuoi dubbi.- cercò di convincerlo.

-Non farlo! Non entrargli nella mente senza il suo consenso.- ringhiò Jeon rabbioso.

-Ok, ok... se non vuoi, non lo farò! Ma tu, ora, dove vuoi andare?-

Dallo sguardo glaciale, Jungkook passò ad uno perso, completamente smarrito.

-Non lo so... non ce la faccio a venire di là con voi. L'idea di vedere Kim emozionato, con il viso arrossato e quel suo sorriso quadrato, abbracciare qualcun altro che non sono io, mi fa star male... non ce la faccio proprio, bro.-

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