𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐜𝐢𝐧𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐚

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«Grazie per essere qui, grazie ad ognuno di voi per aver donato un po' del vostro tempo per assistere a questo nostro piccolo spettacolo» disse Niall al microfono con la voce rotta non appena le luci dello Skating Club calarono su di lui

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«Grazie per essere qui, grazie ad ognuno di voi per aver donato un po' del vostro tempo per assistere a questo nostro piccolo spettacolo» disse Niall al microfono con la voce rotta non appena le luci dello Skating Club calarono su di lui.

«Vogliamo ricordare il nostro Noah, vogliamo rendergli omaggio, farlo vivere ancora in mezzo a noi» continuò Rita generando urla e applausi nelle persone che stavano sugli spalti.

Sentendo l'entusiasmo di tutte quelle persone il mio cuore iniziò a battere violentemente dentro di me: ero agitata come non mai all'idea di tornare in pista dopo tutto quel tempo anche se in realtà allo stesso tempo ne ero felice perché sapevo che lo stavo facendo per una buona causa, per il mio amico Noah.

Mentre Niall e Rita iniziarono a presentare l'esibizione di Gigi ed Eleanor, sentii l'ansia prendere possesso di me: iniziai a muovere freneticamente la gamba e a respirare profondamente quando d'un tratto una mano prese la mia. Non abbassai nemmeno lo sguardo per vedere di chi fosse, sapevo perfettamente che era lui, l'unica persona che mi conosceva più di me stessa.

«Stai bene?» mi chiese non appena partì in sottofondo In This Shirt, la canzone su cui si sarebbero esibite Gigi ed Eleanor.

Cercai di fare un piccolo sorriso ed annuire, tentai di fingere che tutto andasse bene, che fossi felice di essere lì, di non vedere l'ora di esibirmi ma in realtà non era davvero così. Avrei preferito non pattinare più per il resto della mia, avrei preferito non essere lì a vedere quello spettacolo, avrei preferito avere ancora Noah vivo al mio fianco.

«So che non è facile Brownie...» disse Zayn per poi prendere la mia mano e portarsela alla bocca.

«Non volevo che la mia ultima esibizione sul ghiaccio fosse per questa causa Zayn, non volevo farlo in memoria di Noah...» spiegai con delle lacrime che involontariamente iniziarono a scendere lungo le mie guance, «...avrei voluto pattinare con lui, con il mio migliore amico» aggiunsi.

Zayn subito mi avvicinò a sé e mi fece mettere il capo nell'incavo del suo collo mentre io mi lasciai andare completamente.

Poco dopo mi staccai dal mio occhi belli per guardare l'esibizione delle mie amiche che danzarono divinamente mettendo amore in ogni pattinata, in ogni giro, in ogni salto. Finirono l'esibizione in un abbraccio meraviglioso che fece commuovere tutti per quanto fosse sentito e pieno di dolore quella stretta.

𝐂𝐎𝐋𝐃 𝐀𝐒 𝐈𝐂𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora