𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐜𝐢𝐧𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐮𝐧𝐨

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maggio

Nonostante avessi riscaldato la voce, fatto prove su prove assieme alla mia band e mantenuto la concentrazione il più possibile, tutto crollò come una torre di carte non appena vidi e sentii la folla di persone urlare all'impazzata il mio nome. Era una sensazione meravigliosa, indescrivibile ed imparagonabile a quando succedeva prima nelle gare di pattinaggio: fino a quel momento non mi ero mai sentita così viva e felice ma allo stesso terrorizzata a morte.

«Margot, tra un quarto d'ora tocca a te, il gruppo ha quasi finito» mi spiegò Marcus controllando un leggio con attenzione in cui c'era la scaletta del concerto. Avevamo deciso di far aprire i miei concerti a piccoli gruppi locali a seconda del posto in cui mi esibivo per cercare di dare un po' di visibilità a tutti.

Il gruppo che al momento stava suonando era davvero forte, mi piacevano moltissimo ma non riuscivo più di tanto a concentrarmi sulla loro musica perché i miei occhi e le mie orecchie erano rapiti da tutte quelle persone che mi aspettavano con la stessa ansia mischiata alla gioia con cui si aspetta la fine della scuola e l'inizio delle vacanze.

Era incredibile per tutti, me compresa, essere già così tanto seguita nonostante fosse passato così poco tempo dalla mia ultima esibizione allo Skating Club per Noah.

Subito dopo avevo fatto del dolore la mia forza, mi ero rimboccata le maniche e mi ero impegnata in ciò che volevo davvero fare: diventare una cantante.

Pensavo a Noah in ogni momento della giornata e il suo ricordo mi dava la volontà e l'incentivo di andare avanti, di buttarmi a capofitto in questa esperienza che però ero certa non sarebbe stata lo stesso senza avere al mio fianco Zayn.

E dovevo proprio a lui la nascita di "Boyfriend" il singolo che inspiegabilmente mi aveva fatto piombare addosso come una bomba tutto il successo che ora avevo. Quella canzone era nata dopo una notte d'amore, mentre lui dormiva profondamente: avevo pensato a come sarebbe stata una canzone sulla nostra storia dal suo punto di vista, a cosa avesse sentito ogni volta in cui mi vedeva con Harry, a quali fossero state le sue sensazioni e due ore dopo era nata "Boyfriend".

L'avevo subito fatta sentire a Zayn ovviamente perché il suo parere contava più di tutto, poi ad Harry e Louis, a Niall e Marcus e tutti erano impazziti per quanto fosse meravigliosamente bella e ricca di potenziale.

Dopo due settimane la mia canzone risuonava per tutte le radio, molti programmi televisivi mi avevano invitata per sapere tutti i dettagli possibili su di me, sulla mia relazione con Zayn che ormai era spiattellata su tutte le riviste più note, sul mio passato, il mio presente e il mio futuro. Mi era stato chiesto anche su cosa fosse ispirata la canzone, se si riferisse a qualche mia storia passata o a quella attuale con Zayn ma io negavo sempre, sviavo dicendo che era ispirata alla vita sentimentale di una mia conoscente perché non mi andava di raccontare ciò che era realmente successo tra me, Zayn e Harry.

Ciò per me contava davvero era la gratitudine che provavo nei confronti dei fans che avevo: mai avrei pensato che quella canzone mi avrebbe portato ad essere in un tour tutto mio e, seppur fossi cosciente di quante persone mi seguissero, vedere così tanti volti sotto quel palco esclusivamente per me, mi dava i brividi.

«Non vedo l'ora di sentirti cantare Boyfriend...» sussurrò d'un tratto Zayn alle mie spalle mentre mi circondò con dolcezza i fianchi per tenermi salda a sé.

Subito mi voltai e gli misi le braccia attorno al collo, poi lo guardai dritto negli occhi con un sorriso stampato sulle labbra che non riuscivo minimamente a togliere per quanto fossi felice quella sera di ciò che mi stava capitando.

«Mi spiace per te occhi belli, ma sarà l'ultima in scaletta» ribattei.

«Ultima? Perché ultima?» si lamentò.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 2 days ago ⏰

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