XVII.

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"Sei grazioso, Jungkook."

La voce di Taehyung risuonava fra le quattro mura della camera del fratello, dove entrambi si stavano preparando per il ballo a casa Dashwood.

"Non riesco a fare a meno di te, amore mio..." Jungkook lo cinse per i fianchi, facendo scontrare il suo petto muscoloso contro la schiena robusta del fratello.

Il minore aveva ragione. Non sarebbe vissuto a lungo, senza di lui al suo fianco.

Quei tre giorni di solitudine lo avevano ucciso.

Ogni mattina si era svegliato ansioso, con il solo pensiero che la lettera, consegnata al corriere la sera stessa in cui l'aveva scritta, facesse ritorno al più presto con la risposta di Taehyung a confermare la sua presenza a Kensington.

Jungkook guardava il riflesso delle due figure attorcigliate insieme nello specchio, davanti cui si trovavano.

Quella immagine era così insolita per lui. Era lui a cingerlo da dietro e il fratello a stare davanti.

Taehyung gettò il capo all'indietro, volgendo il volto verso il fratello e baciandogli dolcemente la guancia.

Annusò il suo profumo, mentre l'altro gli succhiava avidamente il collo, cercando di non lasciare segni eccessivamente visibili.

"Adesso sono qui solo per te, tesoro."

Taehyung aveva lasciato Hampton Palace appena ricevuta la lettera.

Dalle parole scritte di Jungkook, capì che il fratello aveva bisogno di lui, malgrado si fossero allontanati da poco.

Il maggiore non si era mai dimostrato un carattere immune dalla gelosia.

Sapeva che gli sguardi ed i tocchi femminili non provocavano Jungkook, ma, visto che il loro amico Charlie - quel loro appiccicosissimo amico Charlie - si era fatto vivo dopo molti anni, la rivalità che da sempre c'era stata fra lui ed il rampollo dei Dashwood si era riaccesa, riempiendo di acredine il suo cuore.

Se la gelosia era sinonimo d'amore, Taehyung, allora, stava bruciando di invidia, desiderando di marcare - ancora una volta - il suo possesso sul cuore di Jungkook.

"Kookie, non ti scaldare. Fra poco dobbiamo partire."

"Non riesco a fermarmi. Diamo forfè alla festa, non voglio andarci." per Jungkook avere Taehyung fra le proprie braccia nella camera da letto significava una sola cosa. "Prendimi, amore mio." gli sussurrò.

"Duca... ai vostri ordin-" ma Taehyung venne interrotto.

Un rumore li distrasse dal loro intento.

"Sbrigatevi se non volete fare tardi." era Liz, con la sua solta fobia per il ritardo. "Non ho assolutamente intenzione di entrare là dentro e trovarmi in situazioni sconvenienti, quindi sbrigatevi!"

Liz li aveva intimati al di là della porta, dopo aver bussato con forza.

Come ogni volta, quella che temeva il ritardo era proprio lei, ed avrebbe fatto di tutto pur di accelerare la preparazione dei fratelli, che - sapeva - si perdessero fra coccole, baci e qualcosa in più. Liz non voleva vedere - per la seconda volta - ma adorava il fatto che ai suoi occhi si potessero mostrare per ciò che realmente erano. Due amanti, la cui passione non si sarebbe mai estinta.

Jungkook ridacchiò sulle labbra del fratello.

"Rimandiamo? Che ne dici?" Taehyung glielo propose con garbo.

Il minore lo baciò di nuovo, ma questa volta a stampo.

"Pensi che un vestito di Liz mi starebbe bene, per il ballo di stasera?" Jungkook lo canzonò con quella richiesta.

"Sei folle, Kookie."

"Folle d'amore, Tae. Folle d'amore per te." Jungkook gli sorrise.

"Dai su, sbrighiamoci. Liz potrebbe dare in escandescenza."

Come era stato chiesto loro da Liz, si prepararono in fretta - ma insieme.

Jungkook era vestito di bianco quella sera. Con gli stessi colori con cui era sceso per la prima volta dopo tanto dalla scalinata di Kensington.

Aveva dei pantaloni aderenti bianco ottico, lo stesso colore della sua camicia stretta e della sua giacca, che delineava perfettamente la forma delle sue spalle.

Quel colore faceva contrasto con il nero profondo dei suoi capelli corvini.

"Sai, la cosa positiva di quando ti vesti di bianco è che posso ammirare le tue protuberanze in bella vista." Taehyung scherzò.

"Non mettermi in imbarazzo, fratello." Jungkook arrossì.

"Perdonatemi, Duca. Il mio sguardo è caduto proprio lì, accidentalmente." quelle parole fecero sì che il più piccolo si mordesse il labbro con malizia.

Taehyung, al contrario, indossava una camicia color della notte, che ricordava il blu del cielo stellato d'inverno, in contrasto con un paio di pantaloni panna che mettevano il risalto le sue curve morbide.

Si chiuse la camicia ignorando gli ultimi due bottoni.

Jungkook poteva osservare il solco dei suoi pettorali e le clavicole scolpite.

"Manca qualcosa." il minore ruppe il silenzio che li avvolgeva.

"Cosa, Kookie?"

"Aspetta qui."

In fretta si recò dall'altro capo della stanza e cercò curioso in uno dei suoi scrigni che teneva sul cassettone vicino al letto.

Estrasse un pendente a forma di cuore, inciso su una pietà di rubino rosso.

Lo mostrò a Taehyung, la cui bocca, anch'essa a forma di cuore, formò una sorta di o per la meraviglia.

"Jungkook, è meravigliosa."

"Indossala per me, Tae. Solo per stasera..."

Quel piccolo cuoricino che Jungkook aveva preso dalle sue gioie era un regalo per Taehyung, acquistato prima di partire dalla Grecia.

Era rimasto lì, custodito nella sua camera a Kensington, coperto da tanta altra bigiotteria. Quasi Jungkook si peritava ad offrirglielo.

"Kookie ma... è da donna. Cosa penser-"

"Ti prego, Tae. Solo per stasera."

"Va bene." Taehyung rispose serio, e lasciò che il fratello lo vestisse di quell'indumento così prezioso.

Il decolté del maggiore era reso ancora più bello da quel punto luce rosso scarlatto.

Appariva peccaminoso agli occhi di Jungkook che si leccò le labbra, cercando di ignorare quella tensione che si era creata fra i due.

"Andiamo, la carrozza ci sta aspettando." Taehyung lo distolse da quel sogno terreno.

Jungkook annuì, e lo seguì fino all'uscita di Kensington House.

Per tutto il viaggio si baciarono, perché era ciò che non avevano potuto fare in camera.

La completa solitudine e tranquillità della carrozza era loro d'aiuto.

Si sentivano solamente gli schiocchi dei baci bagnati che i due si davano appassionatamente, in attesa dell'arrivo alla dimora dei Dashwood.

Taehyung non riusciva a percepire che cosa lo spaventasse, ma dentro il suo cuore si stava lentamente facendo spazio un nuovo sentimento. La gelosia.

ʕ•ᴥ•ʔ

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