XL.

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Il cuore di Jungkook batteva impazzito.

Non si accorse di aver trattenuto il respiro per gli attimi successivi a quella rivelazione.

Teneva stretto fra le braccia il corpo del fratello ancora accasciato a terra, poggiando una mano sulla sua nuca per sorreggergli la testa.

Sperava che tutto quello fosse uno scherzo, un brutto sogno da cui presto si sarebbe svegliato.

Era la cruda realtà, invece.

Così fredda e non disposta ad accoglierli nelle sue calde braccia, col solo intento di volergli mostrare la parte peggiore di ciò che sarebbe successo.

"Ti prego, Tae, dimmi che stai mentendo. Dimmi che è solo uno scherzo!" Jungkook tremava per la paura.

"Non ti mentirei mai su una cosa del genere." il principe faceva fatica a respirare dopoché le sue forze avevano ceduto.

"No. No. Non è possibile." il minore ripeteva a sé stesso quelle parole, perché ancora non credeva all'orrenda verità che Taehyung gli aveva appena proferito.

Aiutò Taehyung a rialzarsi da terra, per farlo adagiare disteso sul divanetto dove prima era stata seduta Rosalind.

Jungkook voleva sapere di più.

Ogni dettaglio, qualsiasi cosa servisse per aiutare il fratello ed in che modo avesse contratto quel male.

"Grazie, Tesoro mio. Se non avessi te..."

"Tae." lo interruppe. "Voglio sapere qualsiasi cosa. Voglio sapere come hai contratto la malattia. Voglio sapere tutto quanto."

Una volta che Taehyung fu seduto sul divanetto con le spalle poggiate allo schienale e la testa rivolta verso l'alto a guardare il fratello, Jungkook si mise proprio davanti alle sue ginocchia, per parlare occhi con occhi e confidarsi.

Il duca prese le mani tremolanti di Taehyung poggiate sulle sue gambe non ancora stabili per carezzarle dolcemente.

La presenza di Jungkook in quel frangente era diventata fondamentale.

Taehyung deglutì.

"Poco prima del tuo ritorno mi sono reso conto di avere delle piccole macchioline rosee, a tratti più scure, fra le cosce e nella zona dei genitali." Taehyung continuava a sudare. "Mi sono fatto visitare urgentemente ed il medico mi ha riferito che era sifilide. Disse che in circa due o tre settimane, le lesioni sarebbero sparite e che presto sarei guarito dalla malattia, e così è stato."

"Tae..." Jungkook singhiozzò sulle sue ginocchia.

"Pensavo di essere guarito completamente, ma nei giorni in cui eri ad Hatfield i miei umori si sono fatti sempre più caldi. Bruciavo come il fuoco, credevo di aver preso un malanno."

Jungkook gli strinse le mani e Taehyung continuò.

"Mi sentivo stanco, non riuscivo a badare a James e mi ritrovavo a fissare le carte dei conti senza riuscire a far niente. Avevo un forte malessere generale, così ho deciso di farmi visitare di nuovo."

"Dannazione Taehyung!" Jungkook si passò nervoso una mano fra i capelli. "Non posso crederci."

"Tesoro, lascia che finisca..."

Il minore annuì e permise che il principe continuasse in quel racconto così doloroso.

"Il medico mi ha riferito che la malattia era nel suo secondo stadio. Non era stata curata adeguatamente, qui in Inghilterra non ci sono le competenze specifiche per affrontarla, essendo poco diffusa."

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