⚠️ adv: le descrizioni di questo capitolo non sono frutto di un pensiero misogino ma il tutto è frutto del pensiero di Jungkook, figlio del suo tempo.Passare un'ulteriore serata in compagnia dei soliti e noiosi volti che costellavano l'aristocrazia britannica significava per Jungkook subire - per la seconda volta dal suo ritorno a casa - quella tortura di convenzionalismo da cui mirava presto di liberarsi.
Era contestabile. Ma per il bene della sorella doveva parteciparvi. Era oltremodo insopportabile.
Ma a rendergli leggero quel tormento, aveva il fratello che, come lui, odiava quel tipo di incontri.
Dopo i giorni a Kensington, era tornato ad Hampton con Taehyung, dove finalmente aveva respirato aria pulita. Lì si sentiva davvero libero.
A rendere più piacevoli le loro giornate, il piccolo James lì con loro. Spesso il nipote si addormentava sulla spalla di Jungkook, che lo cullava dolcemente con ninna nanne sussurrate dalla sua voce angelica.
Taehyung lo contemplava. Mirava Jungkook mentre girava per il salotto con in braccio James nel tentativo di farlo addormentare, ed ogni volta ci riusciva.
Era abile nel cullarlo, perché James si fidava di lui, amava profondamente suo zio, tanto da considerarlo un secondo padre.
Riempiva il suo cuore là dove la morte aveva lasciato quel vuoto insopportabile, che il bimbo, ancora piccolo ed incosciente, provava a metabolizzare man mano che cresceva.
Fecero l'amore ogni sera. La gelosia di Taehyung nei confronti di Charlie si era affievolita col tempo.
Ogni volta che si amavano - tanto intensamente - il principe aveva la certezza che Jungkook non lo avrebbe mai tradito, per nessuna ragione al mondo.
La sua ossessione per il controllo si estingueva con lo scorrere del tempo. Si sentiva assai leggero col fratello al suo fianco, trasportato in un'altra dimensione in cui le preoccupazioni e gli oneri aristocratici non esistevano.
Tutto era così meraviglioso nel loro piccolo mondo.
Così come ogni mese, Taehyung faceva il piacere e la carineria alla sorella di partecipare alle feste di casa Kim, e quella sera anche Jungkook sarebbe stato presente.
Si trovavano, infatti, nell'atrio di Camden House, dove poco prima avevano visto la sorella scendere le scale in maniera impeccabile.
Mostrava un aspetto forte e sicuro, dietro al quale nascondeva tutte quelle insicurezze che non avrebbe mai mostrato ad un pubblico pronto a speculare su di lei.
Una volta nella sala principe di Camden, quando i Kim dettero inizio alle danze e la musica colmò la sala, vincendo sul brusio di sottofondo, si separarono.
Il volto austero di Taehyung non lo abbandonava per un secondo. La sua espressione statuaria accompagnava le conversazioni, seppur leggere, che faceva con gli altri membri dell'aristocrazia.
«Lord Marlow, che piacere rivederla.» Taehyung strinse la mano a uno dei suoi compagni di università, che rivide proprio quella sera. «Come avete trascorso il vostro soggiorno nelle Indie?»
«Incantevole Lord Jeon.» rispose. «Ma lasciate che vi presenti mia moglie Caroline.»
La donna si fece avanti. «Lord Jeon, è un piacere conoscerla.»
«Il piacere è mio, Lady Marlow.» si abbassò per simulare un lieto baciamano. Fu per Jungkook un fare civettuolo, uno sguardo con tanta di quella malizia che il duca non poté, nemmeno da lontano, ignorare.

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the Amorist | VK {sequel}
Fanfic👑 Londra, 1809. Un racconto ambientato nei primi dell'800 durante gli anni della reggenza della regina Carlotta, dove Taehyung e Jungkook sono fratelli, ma quest'ultimo inizia a nutrire un sentimento d'attrazione nei confronti dell'altro, nel momen...