XXIX.

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Ogni volta che tornava ad Hatfield House provava una strana sensazione.

Nonostante fosse casa sua, là dentro percepiva un che di solitudine.

Mancavano sia James sia Taehyung, e tale assenza rendeva le sue giornate più bigie.

La vita in solitudine non faceva per lui - o almeno - la vita senza la sua famiglia, non faceva al caso suo.

Gli bastava che entrambi fossero al suo fianco per vivere nel modo più felice possibile.

Non avrebbe mai osato immaginare una vita senza di loro. Non avrebbe mai osato immaginare una vita senza Taehyung, senza il suo amore.

Avrebbe sopportato la dannazione all'inferno con lui per l'eternità piuttosto che un solo giorno sulla terra senza di lui.

Mise piede dentro la dimora regale ed avanzò fino alla sala in cui per solito venivano accolti gli ospiti.

Jungkook trovò tutto in ordine, così come aveva impartito alle domestiche che, nei giorni di sua assenza, si occupavano scrupolosamente della villa.

Lasciò che tutti i bagagli fossero fatti scendere dalla carrozza, quei due bauli che facevano avanti e indietro con lui ogni volta che si spostava verso l'Hertfordshire.

Si spostò nelle stanze superiori e lanciò uno sguardo attraverso la finestra che dava sul cancello principale.

Sospirò. Il suo cuore era rimasto ad Hampton, e bramava con tutto sé stesso che quei giorni finissero al più presto per tornare a quella che davvero poteva dire casa.

Si fece preparare un bagno caldo dalle domestiche e, una volta solo, si spogliò di tutti i suoi indumenti da viaggio per rimanere nudo davanti alla vasca di acqua bollente, il cui vapore risaliva fino in cima alla stanza, rendendo la sua vista offuscata ed il tutto più rilassante.

Si immerse lentamente, a godersi quelle ore prima del giorno seguente, in cui avrebbe affrontato gli oneri del suo lavoro.

Chiuse gli occhi e si aggrappò ai lati della vasca. Ogni cosa era sublime in quel momento in cui il tempo pareva essersi fermato.

Il pensiero di Taehyung era sempre presente nella sua mente e nel suo cuore, costantemente sottopressione.

Una volta uscito, lasciò che la sua pelle si asciugasse naturalmente, che il caldo sprigionato dal vapore asciugasse il suo corpo bagnato dall'acqua mischiata ai sali profumati.

Jungkook profumava di rosa e gelsomino, un sapore così dolce tanto quanto i baci che regalava al suo amante.

Si guardò allo specchio, senza nemmeno un velo. Ci aveva messo molti anni ad apprezzare il suo corpo.

Ed eccolo lì, davanti a sé stesso che, ancora una volta, contemplava i lineamenti del suo busto e la marcata v addominale.

Passò la mano su quel solco ben visibile, strisciando con l'indice e facendo pressione con questo sulla sua pelle.

Si guardava allo specchio ogni volta ne avesse l'occasione, non tanto per la sua vanità, quanto per la soddisfazione di essere riuscito ad apprezzarsi dopo tutti quegli anni in cui aveva visto su di sé solamente difetti.

Si rivestì soddisfatto.

Il suo corpo tonico e muscoloso era coperto dal lino che svolazzava all'aria fresca del tardo pomeriggio che penetrava dagli spifferi delle finestre, mentre camminava per raggiungere la sua stanza da letto.

Appena vi entrò, scoprì di avere una visita inaspettata.

"Charlie..." mormorò al cospetto del marchese che - tranquillo - se ne stava su una delle poltrone della camera in sua attesa. "Charlie, cosa ci fai qui?"

the Amorist | VK {sequel}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora