XXXV.

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La principessa Scarlett era una dolce signora a metà della sessantina.

I capelli bianchi che incorniciavano il suo incarnato fretto la rendevano incantevole, acconciati alla francese in un dolce chignon sulla nuca.

Aveva ereditato quel titolo da suo marito, una volta vedova, e si era fatta protettrice di tutto il loro patrimonio.

La villa della principessa era situata nel centro di Londra presso il quartiere di Saint Luke; non aveva un giardino così come quella dei Jeon, ma allo stesso modo compariva elegante e fiabesca.

Quella sera, in occasione della festa, la principessa Scarlett aveva chiamato a raccolta tutta la nobiltà inglese.

Era sua consuetudine, una volta l'anno, organizzare un ballo per celebrare la fine della stagione e la nascita delle nuove coppie che nei mesi estivi e primaverili si erano formate già unite in matrimonio o in procinto di sposarsi.

Quella ricorrenza aveva ancora una certa valenza: nessun nobile avrebbe dato forfè alla principessa di Prussia.

Anche i Jeon, come sempre, vennero invitati a quel ballo. Jungkook e Taehyung si presentarono a lei lieti di rivederla dopo molto tempo.

Scarlett aveva avuto degli ottimi rapporti con loro padre quand'egli era ancora in vita: erano stati amici d'infanzia fino al giorno della morte di questo.

Era per loro come una seconda madre.

Certo, non si vedevano spesso, ma il fatto che ogni volta che si rincontrassero fossero tanto contenti significava che la donna teneva molto a loro e loro alla principessa.

Appena entrati a palazzo, Jungkook espresse meraviglia sul suo volto.

Allargò gli occhi come se non avesse mai visto prima quelle decorazioni così ben messe e curate in ogni minimo dettaglio dalla padrona di casa che subito li accolse.

"Taehyung! Jungkook! Come state piccoli miei?" la gioia della principessa Scarlett era incomparabile.

All'entrata del principe e del duca, ogni singolo membro, che facesse parte dell'aristocrazia londinese, informato sui freschissimi pettegolezzi, si voltò verso di loro.

Iniziarono fastidiosamente a bisbigliare sottovoce qualcosa nei riguardi dei due fratelli, informando le persone, ignare di tutto, con sussurri alle loro orecchie su cosa avessero fatto quei due personaggi di spicco.

Taehyung era assai infastidito.

Non sopportava che qualcuno parlasse alle sue spalle, provocando quella che ormai aveva constatato come la sua facile irascibilità.

"Taehyungie, per favore. Ignorali." Jungkook posò cauto una mano sul suo braccio, un contatto fisico che suscitò ulteriormente il clamore del pubblico in sala.

La principessa Scarlett non ignorò la reazione che quel gesto provocò.

"Figli miei, non badate a tali male lingue. Sono ovunque." cercò di tranquillizzarli.

"Beh, sembriamo essere al centro dell'attenzione stasera." disse Jungkook.

"Come al solito." gli rispose in sottovoce Taehyung, alzando un sopracciglio.

"Taehyung" lo chiamò la principessa "ho sentito dire che avete sfidato a duello in marchese Dashwood per offesa atroce."

"Sì Scarlett, ormai non posso più tirarmi indietro."

"So che sei un uomo coraggioso, ma sii prudente. I duelli possono essere molto pericolosi."

Jungkook assisteva a quella conversazione concentrato sulle parole sagge della principessa Scarlett.

"Ma lasciamo fuori da questa festa i discorsi tristi. In fondo alla sala ci sono due dame che vorrebbero ballare con voi."

Era la prima volta che ad un consiglio del genere entrambi i fratelli Jeon non leggevano nulla di malizioso nelle parole di chi le aveva pronunciate.

La principessa Scarlett, essendo stata in contatto con loro sin da bambini, sapeva della loro natura profondamente introversa.

Era sempre stata conscia del fatto che ai due piacesse rimanere in compagnia di poche persone, talvolta da soli, e che le feste - soprattutto i balli - non erano nel loro interesse.

Aveva prestato la loro presenza quella sera solo per il grande amore che li legava alla principessa ed ella ne era consapevole.

Il consiglio di Scarlett, infatti, non andava a turbare i loro animi; il suo invito a ballare con quelle due dame era, dunque, un modo per integrare i fratelli Jeon a quella serata, visto i frequenti pettegolezzi che venivano fatti alle loro spalle.

In realtà, dietro a quella raccomandazione, c'era ben altro.

Era da qualche giorno che si vociferava su una cosa alquanto abominevole - così come la descrivevano gli aristocratici che la discutevano.

Era diffusa la ciarla che i fratelli Jeon, i suoi prediletti, avessero una relazione nascosta.

Ella non voleva credere che quelle chiacchere fossero vere, le considerava solo maldicenze; o perlomeno, se fosse stato tutto vero, riteneva che non sarebbe stato né affar suo né affare della nobiltà giudicare e sparlare a quel modo.

Nel dubbio, la principessa Scarlett aveva cercato di arginare quelle dicerie, offrendo ai Jeon un ballo con due delle dame presenti alla sua corte, al fine di mettere a tacere qualsiasi versione di tale chiacchiera sin troppo diffusa.

Sperava che stessero parlando del duello fra Charlie ed il principe, ma tali avvenimenti erano all'ordine del giorno per quei tempi; temeva che l'unica cosa sulla bocca di tutti quanti fosse proprio quella falsa diceria inutile, nata solamente dall'invidia di un buon rapporto tra fratelli.

Lasciò il braccio di Taehyung che si diresse con suo fratello verso le dame e sussurrò fra sé "State attenti piccoli miei."

ʕ•ᴥ•ʔ

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