Nelle settimane successive, grazie alle cure di Jungkook, Taehyung si riprese.Portava ancora i segni della malattia, ma - di certo - le sue condizioni erano migliorate.
Era grato al fratello per avergli regalato gran parte del tempo della sua vita ad assisterlo nelle cure e, se fosse partito non appena avesse manifestato i primi segni di guarigione, non avrebbe mai saputo come ringraziarlo.
Ogni giorno Jungkook, così come aveva consigliato il medico, garantiva a suo fratello la massima pulizia.
Il suo corpo profumava ed il minore non poteva fare a meno, quando gli era accanto, di annusare quell'odore divino che sulla sua pelle sentiva ancor più buono.
"Sei splendido, Tae. Nonostante tutto, sei ancora bellissimo."
Jungkook glielo sussurrava quasi ogni istante trascorso in sua compagnia. Taehyung, tutte le volte, si imbarazzava e arrossiva davanti all'altro.
Lo preparava con cura ogni sera prima di coricarsi, svestendolo degli indumenti da giorno e facendogli indossare quelli per la notte; si svegliava accanto a lui ogni mattina ed evitava che spendesse le sue energie per scendere al piano terra della villa e far colazione.
Gli portava, infatti, ogni pasto là, dove si trovava, da dove non si era mosso per tutto il tempo della malattia.
Colazione, pranzo e cena erano serviti abbondanti e puntuali al principe nella sua camera da letto.
"Kookie, non devi fare tutto questo per me..." di tanto in tanto riusciva a dir qualche parola con la sua flebile voce.
"No, no e no." gli rispondeva Jungkook. "Hai bisogno del massimo riposo. Non voglio mettermi a discutere su questo, proprio adesso che stai un po' meglio."
Taehyung apprezzava tutto ciò che il fratello faceva per lui. Non gli importava più di unirsi a lui carnalmente, perché le attenzioni di Jungkook per lui erano anche migliori di quello che avevano già vissuto.
Jungkook si mise seduto sul letto vicino al suo grembo per aiutarlo a mangiare.
I biscotti ed i dolcetti caldi della cucina di Hampton erano la giusta dose di zuccheri che serviva a Taehyung per riprendersi e tirarsi su di morale.
"Mmh..." Taehyung chiuse gli occhi a quella delizia. "Sono buonissimi."
"Merito delle vostre cuoche, principe."
"Ce ne sono altri?" Jungkook era contento che stesse meglio. Era una gioia vederlo così per lui.
Sebbene portasse ancora tutte le escoriazioni della malattia sulla pelle che Jungkook puliva con la massima attenzione per farle scomparire il prima possibile, e, sebbene fosse ancora pallido e debole, si accorgeva che giorno per giorno le condizioni di Taehyung miglioravano.
"Certo!"
"Il dottore aveva detto che era questione di due settimane. Adesso sto meglio - grazie a te." Masticò con la bocca piena e Jungkook non poté far a meno di contemplare la dolcezza del suo uomo, perché sì - Taehyung era suo e di nessun altro.
Gli aveva donato il cuore e l'anima - perché si fidava di lui. La sua fiducia era ciò che di più prezioso possedeva, e l'avrebbe custodita così come quel sentimento che continuava a legarli nonostante la malattia.
"Stai davvero meglio?"
"Sì, Kookie. Sto un po' meglio."
"Ehm... non so se proportelo, però..." esitò per un attimo. "Riusciresti ad alzarti in piedi e fare qualche passo insieme a me?"
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the Amorist | VK {sequel}
ספרות חובבים👑 Londra, 1809. Un racconto ambientato nei primi dell'800 durante gli anni della reggenza della regina Carlotta, dove Taehyung e Jungkook sono fratelli, ma quest'ultimo inizia a nutrire un sentimento d'attrazione nei confronti dell'altro, nel momen...