Londra, 23 gennaio 2020I gomiti poggiati sul tavolo di legno. La testa sorretta fra le mani e lo sguardo intento nella lettura.
Jungkook stava seduto ad uno dei divanetti del bar universitario.
Quel giovedì pomeriggio, in tarda serata, il suo solito posto, in cui andava a bere un'ottima bevanda calda e leggere un bel libro, era gremito di persone.
Si sollevava dai tavoli un brusio incessante che arrivava fino all'angolo in fondo alla stanza dove Jungkook era seduto.
Non gli dava fastidio, anzi era per lui piacevole.
Passava giorni e giorni da solo a studiare nella sua camera, ma a volte usciva per trovare un po' di compagnia nei posti affollati come il bar adiacente alle aule.
Solitamente non parlava con nessuno, ma la sola presenza delle persone lo faceva sentire meno solo quando non aveva bisogno di estrema concentrazione per lo studio.
"Irving Stone?" una voce sconosciuta distolse Jungkook dalla sua lettura intesa. "Sai... non è uno dei miei preferiti, ma quel mattone che stai leggendo mi è piaciuto molto."
Jungkook rimase senza parole.
Da introverso qual era non rivolgeva mai la parola per primo agli altri, erano sempre loro che - se volevano - attaccavano conversazione con lui.
"S-sì." rispose timido. Non molti davano a lui quell'attenzione improvvisa, ed ecco perché le sue guance si fecero incredibilmente rosee.
Fin troppo rosee, tanto che l'altro ragazzo notò l'imbarazzo sul suo volto.
"Piacere, Kim Taehyung."
Quel ragazzo fascinoso dai ricci scuri e gli occhi azzurri si presentò con garbo a Jungkook, senza invadere il suo spazio vitale.
"Ehm... è libero il posto accanto a te?"
"Sì, s-siediti pure."
"Nel fine settimana ci sono sempre molto persone qui. Non trovo mai posto." fece un attimo di silenzio mentre sistemava sul tavolo il suo laptop, i suoi libri ed un piccolo astuccio rosa. "Come ti chiami?"
"Jungkook. Jeon Jungkook" per lui una parola era poco, due - invece - troppe.
"Non ti ho mai visto. Vieni spesso a studiare qui?"
"Ehm... sì." arrossì un'altra volta, poi prese coraggio. "Frequento la facoltà di architettura."
"Al King's College?" gli chiese Taehyung.
"Sì, architettura, terzo anno. Studi anche tu lì?" man mano che la conversazione andava avanti, Jungkook si scioglieva.
"Già... ultimo anno di lingue e letterature antiche."
Le labbra di Jungkook si schiusero in una piccola e adorabile o.
Taehyung la apprezzò molto, di fatto gli sorrise, mostrandogli il suo bellissimo volto contratto in quella smorfia di felicità.
Aveva un sorriso a forma di cuore e due labbra carnose e lucide che lo incorniciavano.
"Ecco perché leggi Stone." aggiunse Taehyung. "Ti piace la biografia di Michelangelo?"
Jungkook dedusse che il ragazzo avesse già letto il libro che aveva fra le mani.
"Abbastanza, grazie. M-ma preferisco le poesie."
"Concordo, anche io le ho preferite alle parti in prosa."
Quel pomeriggio i due conversarono finché il bar universitario non si fu svuotato completamente.
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the Amorist | VK {sequel}
Fanfic👑 Londra, 1809. Un racconto ambientato nei primi dell'800 durante gli anni della reggenza della regina Carlotta, dove Taehyung e Jungkook sono fratelli, ma quest'ultimo inizia a nutrire un sentimento d'attrazione nei confronti dell'altro, nel momen...