Ralph si passò le mani sul viso e tirò su col naso. Angelica gli accarezzò la schiena in prossimità delle ali, meravigliandosi di quanto fossero morbide le loro piume, ma robusti i muscoli al di sotto. L'appendice dette un piccolo tremito e lei scostò le dita. Guardò l'uomo, pronta a scusarsi, ma lui le stava sorridendo. Ridacchiò, avvallando l'ipotesi che gli avesse fatto il solletico. Si chiese se non avesse freddo, dato che i vestiti erano strappati per accomodare le ali, ma l'insegnante non ne pareva disturbato. Forse il fitto piumaggio lo proteggeva anche dalle intemperie.
La psicologa si scosse dalle contemplazioni, quando la mano di Ralph le si poggiò sulla guancia. Il suo palmo era grande, caldo e invitante, tanto quanto gli occhi che la guardavano con un tumulto di emozioni. C'era gratitudine per quello che aveva detto e fatto per lui, ma anche qualcos'altro. Paura per ciò che era necessario fare e una lieve supplica perché non lo abbandonasse in quel momento difficile. Ma forse...
Angelica non osò sperare. Il suo cuore mancò un battito quando le iridi azzurre dell'uomo calarono sulle sue labbra. Fu allora che lei trattenne il fiato. Lo aveva desiderato da quando lo aveva conosciuto. Benché all'epoca fosse sposato, aveva sognato tante volte che la guardasse così e se ne era pentita a ogni risveglio, nascondendo i suoi veri sentimenti sul fondo dell'anima. Ma ora potevano finalmente mostrarli l'uno all'altra.
Angelica socchiuse le palpebre e, deglutendo, avvicinò il viso a quello di Ralph. Si muoveva lentamente, timorosa di spaventarlo e farlo fuggire. Ma l'uomo non ebbe paura. Anche lui le si accostò. Lei gli arrivava poco oltre la spalla, ma sembrava che fra le loro bocche ci fosse una distanza infinita e al contempo troppo breve. Si accostarono fino a unire i loro respiri, insieme nervosi e trepidanti. La mano di Ralph le era scivolata sotto al mento per sollevarglielo e guidare meglio le labbra di lei alle sue. Poi, quando avevano chiuso gli occhi e stavano per lambirsi, vennero interrotti da un borbottio sospetto.
Putputputput...
Scattarono lontani l'uno dall'altra come scolari sorpresi ad amoreggiare. Si schiarirono la gola, o finsero di stirarsi pieghe immaginarie sui vestiti, ma stavano entrambi maledicendo l'interruzione nella propria testa. Si sporsero a guardare oltre il giardino della villetta, confusi, mentre il putputputput sospetto si faceva sempre più vicino. Uno scooter con due persone a bordo si fermò poco dopo davanti alla casa. Ralph fece un passo indietro, nascondendosi nell'ombra del portico perché nessuno vedesse le sue ali. Appena capì chi erano gli individui che scesero dal mezzo, si avvicinò alla ringhiera e incrociò le braccia sul petto.
«Be', hanno trovato questo posto.» gli fece notare Angelica. Lo osservò di sottecchi e vide il sorriso fiero e rassegnato che cercava di nascondere. «Encomiabile.» gli dette un colpetto al gomito con il proprio.
Ralph roteò gli occhi, mentre Mark ed Evan si toglievano il casco. La prima cosa che lo colpì fu l'espressione sul viso del giovane ex Marchiato. Sembrava cambiato, più risoluto, anche se, alla vista dell'uomo alato, ebbe un rallentamento nell'andatura.
«Che ci fai qui?» lo interrogò Ralph con un cenno del mento.
«Sono dove devo essere.» fu la risposta immediata e senza esitazioni di Evan.
Il labbro sotto i baffi biondi ebbe un guizzo di fierezza. Angelica sorrise comprensiva e si staccò dalla ringhiera.
«Vieni dentro, caro. Vuoi una tazza di cioccolata calda?» offrì a Mark.
Il ragazzo si guardò in giro per assicurarsi che si stesse rivolgendo a lui, «Con panna montata e cannella? Certo!» esclamò, saltellando verso la porta di casa.
La psicologa lo seguì, ridacchiando; Evan invece rimase sulle scale del portichetto bianco. Teneva il casco sottobraccio, indeciso come se si fosse imbucato a un matrimonio.
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I Marchiati
Science Fiction"Esiste qualcosa di più umano di un mostro?" Evan Cunningham ha 21 anni, è alla fine del suo anno sabbatico e non sa se riprendere il college a settembre, abbandonato anche a causa di una delusione amorosa, o restare a lavorare nell'agriturismo di f...