L'astronave sballottava, offuscata da un velo di nebbia; le aliene luci al neon danzavano, disegnando strane forme in aria, mentre le sue orecchie rimbombavano di sibili e rantoli. Un fiato fetido e caldo le appannava il collo, sotto le dita che lo stringevano. Qwerty si dimenava con il busto nella speranza di togliersi l'assalitrice di dosso, ma le mani fredde e mollicce non accennavano ad allentarsi. La ragazza digrignò i denti e tirò una testata alla faccia dell'avversaria. Udì un gemito ovattato, altri soffi, ma la stretta su di lei rimase salda. Quando le comparvero puntini neri ai lati del campo visivo, prese una decisione drastica.
Si sbilanciò con il corpo in avanti.
Caddero tutti e tre sul pavimento coperto d'acqua, Steve, Qwerty e la nemica. La Marchiata dalla pelle scura non avrebbe voluto (né dovuto) lasciare le tempie del compagno, ma non aveva avuto scelta. Slittò sul lieve strato liquido che inzuppava la stanza e annaspò per ritrovare l'equilibrio. Si drizzò carponi, ansimando per recuperare l'aria persa. Poi sollevò lo sguardo sulla nemica.
Doveva essere una sirena, metà donna e metà pesce, ma non assomigliava affatto alle meravigliose creature dei film più famosi. Era pallida e verdognola, con il viso allungato e le guance tirate su un'ossatura sottile e spigolosa. I capelli assomigliavano al cappuccio di una medusa e le si erano appiccicati alla schiena smagrita. Le mani palmate poggiavano in acqua e sorreggevano un corpo scarno, che terminava con una possente coda da mammifero subacqueo. La sirena orrenda soffiò come un gatto, scoprendo una bocca larga il doppio del normale e costellata di zanne aguzze. I suoi occhi senza ciglia erano tondi e lattiginosi e fissavano Qwerty con rimprovero e odio.
Qwerty pose il peso del proprio corpo sulle gambe, in modo da essere pronta a uno scatto. Alzò una mano, quasi volesse placare l'avversaria, e tentò di parlarle.
«Non dobbiamo affrontarci per forza.» disse, ma la sirena non fu dello stesso parere.
Charlize sibilò e, più rapida di quanto Qwerty pensava potesse muoversi, piroettò sui palmi e la colpì con la coda. La ragazza slittò sul pavimento bagnato fino a cozzare contro una parete. Tossì per la botta e scivolò più volte nel tentativo di drizzarsi.
Sapeva che il Marchio di Charlize ipnotizzava la gente, ma sperava di averla battuta in quel frangente. Per questo, presuppose che la sirena l'avesse picchiata: la mente di Qwerty era in grado di resisterle. La giovane si rialzò, gettando un'occhiata preoccupata a Steve. L'amico era sdraiato a terra, ma teneva la faccia fuori dall'acqua; appurato che non sarebbe affogato, tornò a preoccuparsi dell'avversaria.
La fissava, rantolando e reggendosi sulle mani. Qwerty si chiese per un attimo se la tattica di inondare la stanza le era servita solo per avere un vantaggio su di lei, o se fosse funzionale ad altro.
Charlize interruppe i suoi pensieri, zampettando verso di lei. Sembrava un po' goffa, come un coccodrillo, ma Qwerty non abbassò la guardia. Evitò la sua coda e le sferrò un calcio all'addome. Charlize strillò, mentre Qwerty mise un po' di distanza tra loro. Poi, quasi folgorata dall'ispirazione, le venne un'idea per sconfiggere la nemica.
Le mani di Charlize. Erano palmate, le dita attaccate attraverso una membrana trasparente, ma sfoggiavano anche tre branchie su ciascun palmo.
"Charlize ha bisogno dell'acqua per respirare, ecco perché ha allagato l'hangar!", realizzò, "Se riuscissi a farle credere che sta soffocando, potrei farle perdere i sensi e tenerla tranquilla per un po'." pensò, rabbrividendo a quanto era stata spietata, "Però non so se ne sono in grado."
La sirena attaccò di nuovo. Nonostante avrebbe dovuto essere impacciata sulla terraferma, Qwerty scoprì a sue spese quanto sapeva essere agile e rapida. Un paio di volte la sbilanciò e la fece cadere, sfruttando l'acqua a suo vantaggio. Dopo il terzo tentativo, fradicia e abbattuta, Qwerty decise di averne abbastanza.
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I Marchiati
Science Fiction"Esiste qualcosa di più umano di un mostro?" Evan Cunningham ha 21 anni, è alla fine del suo anno sabbatico e non sa se riprendere il college a settembre, abbandonato anche a causa di una delusione amorosa, o restare a lavorare nell'agriturismo di f...