Capitolo 10.

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MAY'S POV

Il  resto delle lezioni passa velocemente e dopo il suono dell'ultima campanella incontro i ragazzi.

''Come è andata?'' Mi chiede Niall mettendo un braccio intorno alle spalle.

''Okay...'' Dico e camminiamo per il corridoio.

''Non resti con noi in palestra?'' Mi chiede Liam mentre caccia il suo borsone dall'armadietto.

Nel frattempo la scuola si è svuotata del tutto.

''No,  devo avvisare i miei del fatto che il mio cellulare è andato, ci hanno segnato  molte cose per domani e poi preferisco stare a casa, scusate.''

''Tranquilla.'' Mi sorride.

''Quindi è un no per sta sera?'' Mi guarda Niall.

''Non lo so...''

''Ti prego! Non puoi restare a casa da sola per tutto il tempo, me l'avevi anche promesso su!'' Sorride. ''Ti passo a prendere?''

''Okay...'' Mi convinco e gli sorrido.

''Niall dobbiamo darci una mossa per l'allenamento!'' Ci interrompe Liam.

''Oddio! L'autobus!'' Urlo e inizio a correre verso l'uscita.

''Rimani ti accompagniamo noi!'' Mi urla Liam.

''Non preoccupatevi credo di potercela fare!  A dopo!'' Esco fuori dall'edificio e continuo a correre verso la fermata, pregando mentalmente che l'autobus sia ancora li.

''Fanculo!'' Dico quando vedo che la fermata è deserta.

Decido di ritornare a casa a piedi, non voglio disturbare Niall o Liam. Sbuffando e ripetendomi quanto posso essere sfortunata comincio a camminare.

Decido di mettere le cuffie e sulle note di 'I'm a mess'  vado verso casa.

Dopo circa cinque minuti sento alcune gocce cadermi sulla faccia. Alzo lo sguardo verso il cielo, che dall'essere di un azzurro sereno si è trasformato in un grigio.

Le gocce iniziano a cadere a velocità sempre più elevata e io cerco di allungare il passo.

Sospiro e credo che il mondo si stia prendendo gioco di me.

Non so quanto ancora dovrò camminare ma i miei capelli compresa la mia maglia stanno già cominciando a bagnarsi.

Una macchina scura rallenta e il finestrino del guidatore si abbassa.

''Vuoi un passaggio?'' Chiede una voce maschile.

Tolgo le cuffie e mi volto.

Non ci credo. Eccolo ancora. Harry.

Appena lo vedo mi rivolto e inizio a camminare ancora più veloce, ma lui accelera  leggermente e si posiziona ancora a fianco a me.

''Ti stai bagnando, vuoi entrare?'' Chiede ancora e io faccio finta di nulla.

Lo sento ridacchiare e la cosa mi infastidisce ancora di più.

Si sporge dal finestrino, allunga una mano e mi tira una cuffia.

''Vuoi davvero ignorarmi e farti tutta la strada a piedi, sotto la pioggia? Guarda che casa tua a piedi è mezz'ora da qui.'' Mi guarda  e io mi fermo.

Subito dopo lo fa anche lui.

Penso a cosa è meglio fare.

Bagnarmi e camminare ancora? O accettare il suo passaggio.

The Secrets Of The PastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora