Capitolo 26.

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NIALL'S POV

Apro la porta di casa con le mie chiavi e mi precipito su per le scale.

May si era addormentata mentre guardavamo un film e le ho lasciato un biglietto dove le dicevo che tornavo a casa. Mi piace parlare con lei e sono felice del fatto che riesca ad aprirsi, vorrei tanto farle cambiare la visione di se stessa, spero di riuscirci un giorno.

Ora sono incazzato, incazzato nero con Harry.

Gli avevo detto di non avvicinarsi a lei se il suo unico obbiettivo era quello di ferirla.
Ho capito che era successo qualcosa con lui quando, ieri sera, ritornato a casa mi ha detto: ''Quando vai a scuola chiedi a May come va con il gomito.'' Non mi ha dato neanche il tempo di chiedergli spiegazioni che è scomparso in camera sua.

Lei sta mattina a scuola aveva lo sguardo perso e vuoto, l'ho notato subito.

Busso violentemente contro la porta della sua stanza, non mi interessa minimamente se sta dormendo o meno.

Dopo qualche secondo mi viene ad aprire, è in boxer e si sta stropicciando gli occhi.

''Si può sapere cosa cazzo...'' Non lo lascio parlare e gli do un pugno in faccia facendolo indietreggiare.

Chiudo la porta e lo guardo mentre cerca di non cadere sul letto.

''Ti sei bevuto il cervello?'' Urla e io mi avvicino tenendo il mio sguardo fisso nel suo.

''Ti avevo detto di starle lontano se volevi ferirla, cos'è che non capisci?'' Sono davvero irritato. ''Hai un cuore?'' Sto praticamente urlando. ''Hai visto con i tuoi stessi occhi cosa le sta succedendo e tu cosa fai? La ferisci ancora?'' Lo spingo ancora dalle spalle.

''Smettila con questi discorsi del cazzo, Niall.'' Si passa una mano sulla guancia che ho colpito, non lo lascerò vincere, non con lei.

''Stammi bene a sentire.'' Mi avvicino e credo di non avergli mai parlato con questo tono minaccioso. ''Smettila con i tuo giochetti, smettila di farle credere che prima ti interessa di lei e poi fai il coglione cosa che ti esce alla grande, dato che sei un professionista.''

''Tu non mi dici quello che devo fare o meno, poi perché ti interessi così tanto?'' Si avvicina ancora di più, mi stupisco che non reagisca. ''Ti sei innamorato di quella ragazzina?'' Ridacchia e io stringo i pungi lungo i miei fianchi.

''Smettila di chiamarla così.'' Dico tra i denti. ''Comunque no, non mi sono innamorato, ci tengo lei, cosa che a te frega minimamente." Non so perché queste mie parole l'hanno innervosito talmente tanto da colpirmi il viso.

Cerco di non cadere e riprendo l'equilibrio.

"Stalle lontano okay?'' Lo avverto e mi tocco il naso, pulendolo dal sangue che cola.

Non lo lascio rispondere, chiudo la porta sbattendola e vado in bagno a pulirmi.

MAY'S POV

La sveglia del mio cellulare mi fa aprire gli occhi come tutte le mattine.

Mi alzo e solo ora realizzo di aver dormito sul divano, noto che accanto a me c'è un bigliettino e lo leggo.

'Torno a casa, non volevo svegliarti. Niall.' Sorrido e decido di andarmi a preparare per un altro giorno di scuola.

Siamo a sabato e sono felice che sia l'ultimo di questa settimana.

Dopo circa mezz'ora sono pronta e come tutte le mattine vado a prendere l'autobus dopo aver fatto colazione.

Sull'autobus mi siedo accanto a Louis e Zayn che mi spiegano quale sarebbe stato il programma della serata, dato che avevo accettato di partecipare alla festa.

The Secrets Of The PastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora