Capitolo 32.

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MAY'S POV

La mia mente deve ancora mettere insieme i  pezzi di tutta questa storia.

Mi alzo dal divano e cerco la porta di casa, tutti mi stanno guardando con aria interrogativa, non mi interessa devo restare sola.

Esco fuori dall'appartamento e mi siedo su uno dei gradini, della rampa di scale più vicina. Mi tengo la testa fra le mani e prendo un respiro profondo.

È stato Calum ha scontrarsi con Luke, non so chi dei due è andato addosso all'altro, non so neanche perché dentro di me inizia a crescere un senso di rabbia verso il ragazzo li dentro.

Non riuscivo più a stare lì perché avevo lui vicino, mi sentivo come soffocata e la ricostruzione dei fatti si ripeteva continuamente nella mia testa. Ci  sarà mai una verità per tutto questo?

Chi è stato a colpire l'altro? O è stata la nebbia? Perché adesso Luke non è qui?

L'ultima domanda mi sta mangiando viva da giorni, non riesco a superalo, è più forte di me, non smetterò mai di sperare che tutta questa faccenda sia solo un incubo.

Poi sono qui, ancora una volta a piangere, per non so quale preciso motivo.

La confusione? La perdita? Il dolore? O perché speravo di  dover stare con lui fino alla fine?

Può sembrare strano che io abbia questi pensieri su di lui, ma è a verità. Non scherzo dicendo che lui per me è stato tutto, in uno dei periodi più bui della mia vita.

L'ho visto sempre come un angelo, ma ora che lo è diventato realmente non posso accettarlo.

Sento una mano toccarmi la schiena e poi qualcuno sedersi accanto a me.

Non dice nulla, mette un braccio sulle mie spalle e mi stringe a se.

Alzo lo sguardo per incontrare due grandi occhi marroni, leggermente arrossati.

''Non sai quanto io ci stia male.'' Si tortura le labbra per non mettersi a piangere. ''Mi sento terribilmente in colpa, sai che alcune volte speravo fosse successo a me?'' Sento la sincerità delle sue parole e capisco quando tutto questo lo stia distruggendo.

Chiudo gli occhi e scuoto la testa.

''È così. È successo tutto velocemente. Harry mi ha raccontato cosa ti legava a lui. So cosa vuol dire sentirsi in colpa per questo.'' Ricambio l'abbraccio stringendogli il busto. ''Ti prego, non odiarmi per questo.''  Mi supplica poggiando la sua testa sulla mia.

''Non ti odio, non posso farlo. Sono solo confusa.'' Riesco a dire e lo sento annuire.

''Mi dispiace.''  Mi accarezza i capelli.

''Anche a me.'' Lo stringo di più.

Dopo qualche minuto decidiamo di ritornare dentro e tutti i ragazzi appena sentono la porta aprirsi si voltano verso di noi.

Harry scatta meccanicamente in piedi e viene verso di me.

''Tutte bene?'' Mi chiede prendendomi il viso tra le mani.

Annuisco e mi lascia un bacio sulla fronte.

''Vuoi rimanere o andiamo via?'' Mi accarezza una guancia.

''Restiamo.'' Ho già scombussolato la serata di tutti, non voglio peggiorare.

Andiamo a risederci sul divano e l'atmosfera intorno a noi è tesa, davvero troppa.

Prendo un respiro profondo.

''E se vedessimo un bel film?'' Cerco di dirlo nel modo più entusiasmante possibile.

The Secrets Of The PastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora