Capitolo 33.

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MAY'S POV

Un rumore assordante mi fa svegliare di colpo. Mi siedo sul letto e mi guardo intorno, nessuna traccia di Harry, sono sola nella sua camera e cerco di capire che ore sono.

Sono le 9.00 del mattino e ho capito che non mi ha svegliata per andare a scuola, devo smetterla di saltare giorni di lezione, finirò per rimanere indietro.

Sento un'altro rumore, come se qualcosa si fosse schiantata al suolo e frantumata in mille pezzi.

Sono confusa, mi stropiccio gli occhi e mi alzo ma delle urla iniziano a catturare la mia attenzione.

''Mi fate tutti schifo!'' La voce ricca di rabbia di Harry esplode nella casa facendomi sussultare.

Non riesco a decifrare cosa gli altri stiano dicendo e io non so se scendere o meno.

''Smettila Harry!'' La madre lo implora e si ripete lo stesso rumore di prima.

Mi infilo la gonna velocemente così come la camicia e le scarpe e mi precipito al piano di sotto.

Già tutta questa situazione è strana dato che mi vedranno sbucare dal nulla, lo sarebbe stata di più se avessi indossato la maglia di Harry.

La prima cosa che vedo è Harry di spalle, già vestito e sua madre e il Signor Thomas guardarlo con un espressione di preoccupazione e tristezza. Intorno a loro ci sono pezzi di vetro, ceramica e cornici rotte.

Guardo la scena davanti a me cercando di capire qualcosa, rimango immobile sull'ultimo gradino delle scale.

''May...'' Sussurra il padre di Niall e io cerco di non badare al mio imbarazzo.

Harry si volta subito e quasi non lo riconosco. Ha gli occhi pieni di rabbia, i pugni stretti lungo i fianchi e respira pesantemente. Il tessuto della sua camicia bianca a righe nere si alza e si abbassa in modo irregolare e gli uccellini tatuati sul petto fanno lo stesso movimento.

''Vai su.'' Mi ordina ma io comincio a camminare verso di lui. ''May, ti ho detto vai su.'' I suoi occhi sono fissi nei miei.

''Che succede?'' Chiedo piano e cerco di intrecciare le sue dita con le mie, ma lui tira via la mano.

Guardo il viso di Anne e capisco che ha pianto e tiene la sua mano destra sulla pancia.

''Fattelo spiegare dalla coppietta felice qui davanti!'' Gli urla contro Harry ma nessuno dei due adulti apre bocca, lo sento ridacchiare amaramente. ''Mi hanno dato una notizia, sai quale notizia?'' Mi guarda e io inizio a sentirmi a disagio. ''Aspettano un bambino.'' Indica la coppia davanti a noi. ''Me l'hanno detto sta mattina.'' Da un pugno sul divano accanto a lui.

Non so cosa dire.

''Sai che giorno è May? Oggi è il 14 di Novembre. Anne, ti ricorda qualcosa questa data?'' C'è tanto disprezzo nella sua voce, il modo in cui ha chiamato sua madre ha ferito me, non oso immaginare lei.

''Smettila Harry.'' Cerca di prendere posizione Thomas.

Cerco di prendere nuovamente la mano di Harry e sono felice di sentire la sua stringere la mia. Anne ha chinato la testa e Thomas le cinge le spalle.

''Non ti ricorda nulla? Oggi è l'anniversario di morte di MIO PADRE, quell'uomo che ci è stato accanto fino all'ultimo respiro, che ci ha dato la sua vita per farci vivere al meglio e che tu hai dimenticato come se nulla fosse rimpiazzandolo con questo qui.'' Allunga una mano verso l'uomo difronte a noi.

Lo tiro per il braccio, sta davvero ferendo i loro sentimenti. Lui non sembra volersi muovere dalla sua posizione.

''Ovvio dimentichiamoci di lui. Annunciamo a suo figlio che aspetto un bambino dal mio nuovo marito. Come puoi dimenticarti di lui?'' Urla e mi lascia la mano prendendo la prima cosa che ha davanti, ovvero un vaso di vetro e lo scaraventa a terra.

The Secrets Of The PastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora