Capitolo 51.

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MAY'S POV←

"Si sta facendo tardi e dovremmo andare, tra un po' mettono in tavola la cena." Avverto Harry e mi alzo dal pavimento.

"Di già? Sono le 19.45, non vuoi aspettare che arrivi l'ora di dormire per metterla a letto?" Continua ad aiutarla a tenere il libro in mano.

Sono bellissimi. Lui a gambe incrociate, lei seduta in mezzo, le grandi braccia di Harry l'avvolgono e entrambi mantengo un libro di fiabe di cui
Abbey capisce solo le figure.

"Domani abbiamo scuola e..."

"Scuola, scuola, scuola. May la saltiamo." Sbuffa e le gira una pagina. "Abbey che animale è questo?" Indica una figura.

"Gatto." Si gira verso di lui per avere conferma.

"Bravaa!" La scuote facendola ridere.

So che Harry ha un debole per i bambini, mi ricordo come si è comportato con il bimbo al supermercato, ma non mi aspettavo che legassero subito.

Una donna apre la porta e tutti ci giriamo a guardarla.
"Abbey dovrebbe cenare, su piccola, i tuoi amichetti ti aspettano!" Le porge la mano e Harry la rassicura dicendole che ci troverà ancora qui, al suo rientro.

Le sorrido e poi chiudo la porta.

"Ti piace eh?" Mi stendo sul letto.

"Chi?" Mi segue anche lui e ci ritroviamo a condividere un letto troppo piccolo per entrambi, ma stargli così vicina non mi dispiace.

"Abbey." Mi rannicchio contro il suo petto.

"Si, lo ammetto." Mi abbraccia. "Mi dispiace che debba rimanere qui." Mi accarezza i capelli.

"Non sai quanto a me." Sospiro. "Domani non salteremo scuola."

"Oh mamma mia." Ridacchia.

"Ma metteremo Abbey a letto perché so che tu lo vuoi."

"Non lo voglio, mi sembrava una cosa che potesse piacerti e..." Lo blocco.

"Ammettilo, Harry vuoi metterla a letto perché ti ci sei affezionato." Lo guardo.

"Forse." Dice con aria indifferente e io alzo gli occhi al cielo.

Non riesce ad ammettere di tenere alle persone, almeno non subito.
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"Buona notte." Le rimbocco le coperte e le do un bacio sulla fronte.

"Ritornerete vero?" Sbadiglia.

"Certo." Le sorrido.

Harry si avvicina per salutarla e lei si alza per abbracciarlo.
Gli salta addosso e lui la stringe.

"Grazie papà." Abbey affonda la testa tra i suoi ricci.

Quasi ho gli occhi lucidi, è la prima volta che chiama qualcuno in quel modo. Sorrido, forse anche troppo ma non mi interessa.

HARRY'S POV←

Stringo la bambina che ho tra le mie braccia.

"Grazie papà." La frase lascia la sua piccola bocca e io mi irrigidisco per un secondo, poi ricambio l'abbraccio facendo finta di nulla.

Rimettiamo la piccola a letto e usciamo dall'istituto.

"Grazie papà." "Papà." "Papà."
Queste parole si ripetono nella mia testa, provocandomi un qualcosa di strano nello stomaco.
Come ha potuto chiamarmi così? May mi ha detto che è la prima volta che lo dice, non l'ha mai detto a qualcuno e allora perché io?
Io padre? Scherziamo? Non ne sarei capace.
Troppe responsabilità, una vita che dipende da me, non sono in grado di gestire la mia, figurati due.

The Secrets Of The PastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora