Capitolo 52.

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MAY'S POV

Harry era strano, forse anche troppo.
Entro in casa e qualche minuto dopo sento la macchina di mio padre, in giardino.

"May, sono a casa!" Sento la porta chiudersi.

"Sono in salotto!" Dico e mi siedo sul divano, poco dopo arriva e mi sorride.

"Come è andata la giornata?" Chiedo quando lui si siede accanto e si allarga il nodo della cravatta.

"Questo caso mi tiene troppo occupato, è stressante e in più vorrei passare del tempo con te, dato che ora siamo soli, senza tua madre." Mi fa l'occhiolino e io ridacchio.

"Cosa vuoi per cena?" Gli chiedo alzandomi.

"Non ho molta fame, che ne dici di popcorn e film?" Mi indica ammiccando.

"Perfetto!" Sorrido.

"Bene, allora, mettiti un pigiama, e preparati a passare una serata padre figlia!" Dice mentre sale le scale e io lo seguo.

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"Dimmi perché abbiamo visto questo film." Si passa più volte le mani sul viso.

"Perché il brutto tempo non faceva vedere altri canali oltre questo." Prendo un pugno di popcorn dalla ciotola che ho sulle gambe.

Io e mio padre siamo sotto delle coperte di lana, in pigiama a guardare un film horror.

"Poi io volevo anche cercare altro, dato che gran parte l'avevo già visto ma tu hai detto: 'May, sono un uomo, se tu l'hai visto a 15 anni posso farlo anche io.'" Imito la sua voce.

"Non pensavo fosse così, così..."

"Spaventoso?"

"Spaventoso e crudele." Fa una smorfia e a me viene da ridere. "Poi credevo fosse più innocuo, magari due tre zombie di qua e di là, non un pazzo che uccide per poi assemblarsi con pezzi di cadaveri." Mi guarda confuso. "Aspetta... a che età lo hai visto tu?" Aggrotta la fronte.

"15." Ridacchio.

"In che razza di istituto vivevi!" Alza le mani al cielo e io scoppio a ridere. "Non hai avuto nessun incubo? No perché io ho come l'impressione che domani andrò al lavoro con le occhiaie."

"Oh andiamo Clarck fai l'uomo!" Lo prendo in giro.

"Ah ah ah ah. Scherzi a parte, dovremmo andare a dormire che ne dici?" Sbadiglia.

"Dico che è un'ottima idea."

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La sveglia suona, stesso orario e io mi allungo per spegnerla. Sbadiglio e prendo il cellulare, non molto distante da me.

Appena si accende vibra per l'arrivo di due messaggi.

Da: Harry.

'Non sto bene, salto scuola.'

Da: Niall.

'Vieni a fare colazione con me?'

Rispondo a entrambi.

A: Harry.

'Hai bisogno di qualcosa?'

A: Niall.

'Certo, alle 7.45 passi a prendermi?"

Dopo aver fatto questo vado a prepararmi e dopo essermi vestita nel modo più pesante possibile: maglione verde scuro, jeans neri e stivaletti neri, mi trucco come il mio solito: eyeliner e mascara e decido di alzare i capelli in uno chignon spettinato.
Preparo lo zaino e indosso il mio parka e una sciarpa che intorciglio intorno al collo.
Mio padre è già andato via, prendo le chiavi e dopo aver sentito il clacson di Niall suonare più volte, esco di casa.

The Secrets Of The PastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora