Capitolo 16.

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MAY'S POV

La squadra della nostra scuola fa l'ultimo canestro e un ragazzo fuori dal campo fischia.

Tutti sugli spalti si alzano esultando, la squadra si raggruppa e si abbraccia e le cheerleader iniziano a saltare e a gridare anche loro.

Batto le mani, sono davvero felice per i ragazzi, credo si noti dato il sorriso che ho spiaccicato in faccia.

Caris si volta verso di me e sorridendo mi dice di andare da lei.

Scendo i gradini e dopo pochi secondi mi ritrovo in campo. Mi sento un po' a disagio perché tutti sono con la loro divisa e io mi sento il terzo in comodo.

Appena mi vede mette un braccio intorno alle mie spalle.

''Wow!'' Urla. ''Amo quando vincono! Guardali, sembrano due bambini felici!'' Dice indicando Liam e Niall tra gli altri ragazzi della squadra.

Ha ragione, sono felicissimi ed è bello vederli così.

Niall mi vede e si mette a correre con le braccia aperte verso di me.

''Sono così...'' Non mi lascia neanche finire la frase che mi prende in braccio e io urlo leggermente.

Mi stritola a se, si stacca un po' senza lasciarmi e mi guarda.

''Sono felicissimo, cazzo May , tutti dicevano che non potevamo farcela!'' é così fiero di se e io non posso fare altro che sorridere e abbracciarlo.

Ci raggiunge anche Liam e Niall mi fa scendere.

''È stato grandioso.'' Dice e da una pacca sulla schiena a Niall.

''Ora tutti alla festa!'' Alza le mani in aria Caris.

''Quindi, May vai con lei?'' Mi chiede Niall e si passa una mano nei capelli.

Annuisco.

''Okay ci vediamo tra due ore circa?'' Liam si è tolto la canotta e la appallottola nelle mani.

''Si, credo che riusciremo a prepararci.'' Risponde Caris e mi prende sottobraccio facendomi voltare e inizia a camminare.

Si ferma per qualche secondo, io la guardo poi lei si gira verso i ragazzi e dice: ''Ah si, Liam smettila di essere così sexy.'' Si rivolta verso l'uscita e riprendiamo a camminare.

Io inizio a ridere così come anche i ragazzi.

Poco dopo siamo nella sua auto e lei prima di mettere in moto dice: ''Mi stai simpatica sai?''

''Anche tu.'' Rispondo e lei sorride.

Neanche dopo dieci minuti di macchina arriviamo davanti a un appartamento e lei apre la porta.

''Allora...'' Accende le luci e entriamo. ''Io devo farmi una doccia, tu ne hai bisogno?''

Faccio di no con la testa.

''Perfetto, li sulla destra c'è la mia camera, apri l'armadio e vedi se ti piace qualcosa, non preoccuparti prendi quello che vuoi.'' Sorride e commina verso quello che dovrebbe essere il bagno.

Vado nella sua stanza ha un letto matrimoniale, un grande armadio, una scrivania con qualche mensole. Su una parete ha attaccati molti poster di cantanti e ha una mensola piena di foto con amici, ci sono alcuni vestiti sul letto altri poggiati su una sedia e per poco non inciampavo nella sua piastra per i capelli.

Apro l'armadio e inizio a guardare cosa c'è dentro. Ha ogni varietà di vestito da festa e tacchi, deve parteciparne a molte. Inizio a guardarne alcuni, ma non so da dove iniziare.

The Secrets Of The PastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora