Capitolo 42.

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MAY'S POV

''Da quel giorno è iniziato tutto. Non volevo parlare con nessuno, uscire di camera, avevo troppa paura. Ho smesso di mangiare perché volevo rendermi invisibile, in modo che non mi sarebbe mai più successo nulla di simile. Ho vissuto un anno atroce e per tutti quelli che lavoravano lì sembrava una buona idea trasferirmi in un altro posto, così a 15 anni sono andata nell'istituto del padre di Niall.

Ma non che fosse cambiato molto, me ne rimanevo in camera tutto il giorno e l'unica persona che lasciavo entrare era la dottoressa che mi aiutava con l'alimentazione, ma poi conobbi Luke.

La prima notte lì si presentò in camera mia, puoi immaginare quanto fossi spaventata che tutto riaccadesse ancora. Ma lui era diverso, voleva essermi amico e farmi sentire meglio, mi ha salvata. Grazie a lui sono andata avanti per rimettermi in sesto, lui mi faceva stare bene, era come un fratello e ci teneva a me.

Non so neanche perché si interessava tanto e voleva capirmi, è stata la seconda persona che ho lasciato entrare nel mio mondo.

Per due anni siamo stati inseparabili, poi è arrivata la mia adozione e le nostre strade si sono divise, ma questa volta per sempre.'' Mi tiene stretta tra le sue braccia ed è come se volesse proteggermi.

''Ecco perché non posso crederci che lui non ci sia più Harry, non può essere andato via anche lui.

Tutto ricomincia a girare troppo velocemente per me e io non riesco a vivere così, sono fuori controllo, ma non voglio ricominciare tutto d'accapo. Tutti mi dicevano di dover mangiare di più, anche Niall mi ha sgridata, ma non ci davo peso, pensavo fosse qualcosa di momentaneo. Poi però da qualche giorno sono arrivati i sintomi di qualche anno fa e io ho paura Harry.''

''Non ricomincerai a stare male, ci sono io con te, ce la faremo insieme." Alzo lo sguardo per incontrare i suoi occhi.

Noto che sono rossi, ha pianto anche lui?

"Nessuno sa di questo e nessuno deve saperlo, posso farcela da sola, devo." Sospiro e mi asciugo le guance per l'ennesima volta.

"No, insieme." Prende una delle mie mani e la stringe.

Gli sorrido.

"Sei l'unico a sapere tutti questi particolari di me." Ammetto. Luke sapeva, ma ora non so dove sia.

"Quindi sto entrando nel tuo piccolo mondo?" Si morde il labbro inferiore e con un dito si tocca un occhio.

Annuisco.

"Solo che io non andrò mai via." Mi da un bacio sulla guancia.

HARRY'S POV

Sono impietrito, scioccato, devastato. Ha vissuto tutto questo e Dio solo sa se ha vissuto altro.
La stringo tra le mie braccia e voglio farle capire che ora tutto andrà bene, che lei è forte per superare tutto e che non ricadrà nel tunnel.

Lei crede di non essere forte abbastanza, ma si sbaglia di grosso, altrimenti non sarebbe qui.
È una guerriera, lo è stata sin da bambina, ha sempre lottato contro tutto e tutti, cercando di dimenticare i suoi momenti bui.
Ma so meglio di chiunque altro, che cancellare le pene della tua vita è impossibile, avrai sempre quei maledetti ricordi.

Tutto è come una battaglia, ne puoi uscite vincitore ma avrai sempre delle cicatrici che ti faranno ricordare per ciò che ti sei battuta e ciò che ti ha ferito.

Ma io amo le sue cicatrici, chissà se lei amerà le mie, perché ne sono pieno.

Mentre lei mi raccontava tutto, immaginavo una piccola May, con gli occhi pieni di felicità per aver iniziato a capire chi era e a sentirsi bene, ma poi tutto cambiava, i suoi occhi diventavano scuri e freddi, come quelli di una ragazzina impaurita a cui le si sta rubando tutto.
Tutto merito di un uomo, anzi, non si può definirlo così, è solamente un mostro, un mostro ancora in libertà. Come ha potuto danneggiare una ragazzina così indifesa? Come ha potuto toccare la mia May?
Tutto questo mi fa estremamente incazzare.

The Secrets Of The PastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora