Capitolo 34.

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MAY'S POV 

Dopo aver letto il messaggio scatto in piedi e infilo il più velocemente le mie Vans nere.

Non mi interessa cambiarmi, uscirò con questi leggins neri e questa canotta azzurra.

Piombo giù per le scale e afferro le chiavi di casa e dell'auto di mia madre.

Sto per fare una pazzia. Sto per guidare un auto senza nemmeno avere la patente.
Sono capace di farlo, è stato Luke a insegnarmi, mi faceva guidare la sua quando poteva.

Fortunatamente in casa non c'è nessuno, spero solo che vada tutto bene.

Entro in macchina, infilo le chiavi e prendo un respiro profondo.

"Posso farcela." Ripeto a me stessa e giro la chiave.

Esco dal cancello e inizio a guidare non sapendo bene dove andare.
Ho il cuore che batte a mille, cosa sta succedendo? Sto guidando un'auto per le strade di Londra, spero non mi fermi la polizia, è tutto dannatamente folle.

Mi passo una mano tra i capelli e mantenendo lo sguardo fisso sulla strada chiamo Niall. Lascio il cellulare in un ripiano sopra la radio, metto il vivavoce e riposiziono le mani sul volante.
Dopo un po' di squilli mi risponde.

"May, ho bisogno di te." Sento un tonfo dall'altra parte del telefono.

"Dove sei? Cosa succede? Diamine Niall sto facendo una follia." Ho la voce che mi trema per l'agitazione.

"Sono nell'hotel in centro, è incontrollabile non ascolta nessuno, ripetete il tuo nome." Sento un lamento di Harry, un grido.

Lo stomaco si contorce e il mio cuore accelera.

"Ha bevuto?" Stringo le mani al volante e guido verso il centro della città.

"Credo di si."

"Accelero e arrivo." Svolto nella maniera più brusca possibile.

"Stai guidando?" Quasi urla.

"Ti ho detto che stavo facendo una follia." Mi passo una mano tra i ricci.

"Mio dio." Impreca. "May stai attenta." Lo sento preoccupato e subito dopo chiude la chiamata.

L'ansia si impossessa del mio corpo, ma devo calmarmi se non voglio che a tutto questo casino si aggiunga un incidente in auto.

Luke.

Mio dio, non questi pensieri, non adesso.

Fortunatamente pochi minuti dopo arrivo in centro e noto l'unico albergo presente lì, parcheggio l'auto nel modo migliore possibile e mi piombo al suo interno.

Attraverso la grande porta in vetro e corro verso la reception.

La prima cosa che vedo sono un uomo e una donna, dietro il bancone che parlano animatamente tra loro.

''Devo chiamare la polizia?'' Chiede lei quasi urlando e il mio cuore affonda nello stomaco.

Non credo che sarei in grado di sopportare il fatto che gli sia successo qualcosa.

Poggio le mani sul marmo freddo del bancone ed entrambi i signori mi guardano.

''La camera di Harry Styles.'' Dico e il nodo che ho in gola mi sta facendo mancare il respiro.

''Come può voler andare in quella stanza? È un pazzo e...'' Interrompo l'uomo sbattendo le mani sul bancone.

''VOGLIO. SAPERE. LA. SUA. CAMERA.'' Urlo scandendo ogni parola nel modo più arrabbiato possibile.

The Secrets Of The PastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora