Capitolo 29.

77 6 0
                                    

MAY'S POV

Sono le 22.30 e sono sul letto e guardo il soffitto. La cena è andata benissimo, i miei erano felicissimi, così come me e mio nonno, non riesco a non dire che sono davvero felice che sia qui.

Nonostante questo, eccomi qui, a pensare a tutto e a perdermi nel bianco del mio soffitto.

Ogni tanto sospiro quando i ricordi più duri ritornano a galla.

Mi manca da morire e io mi sento uno schifo senza di lui, Luke per due anni è stato tutto per me, è stata la mia casa, é davvero difficile accettare tutto, ma la domanda è: si può realmente accettarlo?

Non credo. Non credo ci sia una spiegazione logica al fatto che una persona sparisca in questo modo dalle tua vita, così velocemente e tu non sai neanche il perché sia capitato a lui.

Qualcuno bussa alla mia porta.

''Avanti.'' Dico mettendomi a sedere e incrociando le gambe.

''Scusa se ti disturbo...'' La voce calda di mio nonno riempie la stanza. ''Volevo sapere come stavi, in tavola ho notato che qualcosa non va.'' Chiude la porta e con passo un po' barcollante, si avvicina a me, fino a sedersi sul letto.

''Tutto okay.'' Mi limito a dire e inizio a pizzicarmi le dita.

''Mmmmh, ci credo poco ragazzina.'' Dice e mi da un pizzicotto sul naso. ''So che sei grande per questo, ma vorrei recuperare tutti gli anni che ho perso e comportarmi come un vero e proprio nonno.'' Sorride e gli si accentuano le rughe intorno agli occhi.

Non so a cosa si riferisca ma si è sistemato meglio sul letto e ha allungato le mani verso di me.

''Ti puoi sedere sulle mie gambe?'' Chiede e io lo guardo sorpresa ma allo stesso tempo felice.

Lo faccio e lui mi posiziona come se fossi una bambina che aspetta di sentire le favole della buona notte.

''Ho immaginato sempre questo momento, avere sulle mie gambe una o un nipote.'' Mi guarda e mi stringe a se. ''So che sei troppo grande per le favole, quindi perché non mi racconti tu qualcosa? Tipo quello che non hai detto in tavola.'' Mi guarda speranzoso.

''Posso ancora optare per le favole? Li almeno il finale è sempre perfetto.'' Abbasso lo sguardo e fisso il mio pigiama bianco con le cuciture azzurre. Non so se sono pesante o meno, ma a lui non sembro dare fastidio e la cosa mi stupisce.

''Però nelle favole la storia è ricca di intrecci, alti e bassi, disastri e dolori di ogni genere, prima che si possa arrivare a un finale perfetto.'' Mi accarezza la schiena.

''Non credo di sperarci tanto a quel finale.'' Dico sincera e mi stupisco di come le parole escano dalla mia bocca e di come mi fidi ciecamente di lui, adoro già quest'uomo.

''Cosa ti sta succedendo? Se non hai voglia di parlarne, capisco, anzi scusa se mi sono intromesso.'' Si passa una mano sui baffi e io scuoto la testa.

''No, tranquillo.'' Sospiro e mi decido a parlare. ''Ho perso una delle persone più importanti della mia vita, non come quelle persone che non ci tengono più a te e se ne vanno senza ritornare, no, lui non può più ritornare. Sono sicura che se avesse avuto la possibilità ora sarebbe qui con me, perché lui ci teneva a me, più di chiunque altro. Ma tutto questo non l'ha deciso lui.'' Mi mordo il labbro per non piangere.

Mi attira la suo petto e mi bacia la testa.

''Questa è la vita, May. Dobbiamo capire che le cose peggiori arrivano senza preavviso e dobbiamo essere pronti ad affrontarle.'' Mi accarezza un braccio. ''Era un tuo amico d'istituto?'' Chiede e io annuisco. ''Povero ragazzo.'' Sussurra e io sospiro. ''C'è altro?''

The Secrets Of The PastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora