Mi sento colpire sulla spalla.
Apro gli occhi e vedo una ragazza vestita in minigonna azzurra e camicetta, con un cappellino a forma di barca, anch'esso azzurro, in testa.
《Scusi signorina, siamo arrivati. Deve scendere dall'aereo》Mi comunica lei.
Mi guardo intorno ed effettivamente noto che non c'è più nessuno sull'aereo.
《Scusi, non me ne ero accorta》Mi scuso per poi scendere dall'aereo.
Prendo la valigia e mi avvio verso l'uscita. Chiamo un taxi e mi faccio portare davanti l'entrata della Columbia che è piena di ragazzi che salutano i genitori. Alcuni piangono, altri ridono e altri si abbracciano. Cerco di farmi strada lungo la calca di persone e mi metto a cercare la segreteria che, però, non riesco a trovare.
《Ciao, ti sei persa?》 Chiede una voce dietro di me.
Mi giro e trovo una ragazza dai capelli rossi.
《Ciao, sì mi sono persa. Sto cercando la segreteria》Credo di avere uno sguardo che faccia intendere che ho bisogno di aiuto.
《Tranquilla, ti accompagno io. Di qua》 Dice indicando il corridoio alla mia sinistra.
Cominciamo a camminare in silenzio fino a che lei non parla.
《Comunque piacere io sono Bonnie Ashton, ma puoi chiamarmi Bi》Si presenta porgendomi la mano che io stringo.
《Piacere mio, sono Zoe Young》Ricambio senza aggiungere altro.
Non mi piace particolarmente conversare, anche se dovrò sforzarmi a farlo se voglio fare amicizia.
Continuiamo a camminare finché Bonnie non ricomincia a parlare.
《Allora Zoe, sei di qui?》chiede lei.
《No, vengo da Bristol》
Lei si blocca di colpo e si gira verso di me
《Davvero?! Io amo l'Inghilterra. Ci sono stata spesso per le vacanze, anche se non ci vado da quando ho iniziato il college. Mi manca, vorrei tornarci.》
《Quando tornerò a casa, potresti venire con me, dato che ti piace tanto l'inghilterra》Le propongo cercando di essere amichevole.
Ho promesso a mia madre che non sarei stata sempre isolata e che avrei trovato degli amici e così farò, o almeno ci proverò.
《 Certo, più che volentieri. Sei molto gentile sai, credo proprio che saremo buone amiche》 Sostiene per poi fare un sorriso che io subito ricambio.
Wow, non pensavo di trovarmi così in fretta un'amica. Pensavo che sarei rimasta senza amici per un po ' prima di trovarne almeno uno.
Continuiamo il tragitto finché non arriviamo davanti alla segreteria. Appena arriva il mio turno la segretaria, Holly, così c'è scritto nel suo cartellino, mi chiede il mio nome.
《Zoe Young》 Dico e lei si mette subito a cercare sul suo computer.
《Sei iscritta a filosofia, giusto?》 chiede lei senza alzare gli occhi dal computer.
Rispondo in maniera affermativa, così lei mi porge un foglio e una chiave.
《Questi sono il tuo orario delle lezioni e la chiave della tua camera. Buona giornata》
La ringrazio e con Bi ci avviamo verso i dormitori.
Arrivate davanti al cancello del dormitorio femminile, Bi si fermò girandosi verso di me.
《Qual è il numero della tua camera?》 mi domanda.
Prendo la chiave e controllo il numero sul cartellino per poi leggere il numero ad alta voce 《134》
STAI LEGGENDO
Non credo nelle favole
ChickLitCentral Park, Zoe e Andrew, una storia che vi prenderà proprio perché non tutto va come dovrebbe, come si potrebbe immaginare. Due ragazzi tanto simili, ma altrettanto testardi che faranno di tutto per non cedere all'amore. Tra intrighi, segreti, un...