CAPITOLO 47

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Sento qualcosa di umido sulla mia spalla. 

Mugolo infastidita e giro la testa osservando Andrew che mi guarda mentre le sue labbra sono poggiate sulla mia pelle. 

Sorrido dolce e sussurro 《Buongiorno》 

Lui si stacca e si avvicina alle mie labbra stampando lì un dolce bacio. 

《Buongiorno, Rochelle》sussurra con voce roca. 

Ci osserviamo per qualche tempo, poi Drew chiede《Come stai?》 

Mi giro verso di lui, sul fianco. Lui ha un braccio che mi avvolge la vita. 

La sua mano dietro la mia schiena mi accarezza dolcemente facendomi rilassare. 

Alzo un sopracciglio divertita. Non sono abituata a vederlo così dolce. 

《Alla perfezione, ma ho una fame assurda》 

Lui annuisce pensieroso. 

《Non ho cibo qui. Quindi dobbiamo andare in un bar se vuoi mangiare》 

Faccio un verso infastidito e mi porto le coperte fin sopra la testa.

Sento Drew ridere e infilarsi sotto insieme a me. 

《Oppure possiamo restare qui tutto il giorno》 Dice sensuale mentre prende la mia gamba e la porta intorno al suo fianco. 

È assurdo, ma nonostante la situazione in cui siamo non mi sento per nulla imbarazzata. 

Anzi mi sento tranquilla, al sicuro...mi sento come se fossi nel posto giusto.

《Invece no, perchè se non mi sfami ti svengo davanti》 

《D'accordo Rochelle. Andiamo 》 Mi da una pacca sulla coscia e si alza andandosi a vestire in tutta tranquillità.

Anche io faccio come lui e, appena abbiamo finito di prepararci, usciamo da quella casa e ritorniamo alla moto. 

Ci fermiamo davanti un bar e scendiamo prendendo posto ad un tavolo. 

Dopo aver finito di fare colazione, stavolta senza discussioni, Drew mi porta nel suo appartamento dato che oggi non ho lezioni. 

Appena entriamo subito un ammasso di peli scodinzolante mi si lancia addosso. 

《Ciao cucciolo. Come sei bello. Si si, sei proprio bellissimo. Stupendo》 mi abbasso e lo riempo di baci e carezze. 

《Neache a me dedica tante attenzioni》 sento borbottare ad Andrew. 

Ridacchio e mi alzo in piedi mentre Noah va a salutare il padrone. 

Dopo che anche Drew l'ha salutato, ci andiamo a sedere sul divano. 

O meglio lui si siede sul divano, io su di lui, perchè mi ha impedito di mettermi altrove. 

《Devo dirti una cosa》 

Ho deciso, gli parlerò dei documenti che ho trovato e dei sogni. È giusto che io mi apra con lui come lui ha fatto con me. 

Drew mi osserva in attesa che io mi decida a parlare. 

《Ti ricordi la sera in cui mi hai raccontato che tuo padre faceva ricerche su me? 》 annuisce, quindi continuo. 

《Quella sera ho avuto un sogno. Ho visto due adulti con due bambini, un maschio e una femmina. Erano.tutti felici mentre giocavano, poi il bambino si è allontanato perchè era stato chiamato da un'altro bambino e quando se ne è andato i genitori si sono messi a piangere》Il mio ragazzo mi guarda confuso. 

《Poi ho visto anche la bambina del sogno che era al centro di una stanza buia e c'erano urla forti. Io provavo ad avvicinarmi a lei, ma non ci riuscivo, ero bloccata. Poi delle mani si sono poggiate su di me e qualcuno mi ha sussurrato all'orecchio che non potevo sfuggirgli e che mi avrebbe trovata》 

Mentre raccontavo ho iniziato a tremare leggermente e Drew per aiutarmi mi ha stretta forte a sè. 

《É molto strano. Tu riconoscevi qualcuno?》 

《Non proprio. Non so chi fossero, ma avevo la sensazione di averli già visti》 

Andrew sospira e si porta una mano hai capelli scompigliandoseli. 

Questa semplice azione gli ha dato un'aria così sexy che...no, concentrati Zoe, non è il momento di pensare a quello. 

《Sta tranquilla. Daremo delle risposte a tutte queste nostre domande. Non so perchè, ma ho la sensazione che non sia un caso se questo sogno è arrivato proprio dopo che hai saputo di mio padre. In qualche modo deve essere tutto collegato》

《Devo anche dirti che quando la prima volta siamo andati a rovistare nell'archivio di Arkady, non è vero che non ho trovato nulla》 

Andrew mi guarda severo e alterato. 

Sarà arrabbiato perchè gli ho mentito. 

《In realtà ho trovato dei documenti che riportavano i nomi Alan e Amelda Wilson. Anche questi ho la sensazioni di averli già sentiti dire e poi devono essere parenti di Arthur se hanno lo stesso cognome. Li conosci?》 

Vedo lo sguardo di Drew rattristarsi e capisco il perchè quando afferma 《Erano i genitori di Arthur》 

Ora sono ancora più confusa. 

Perchè i nomi di due persone che non ho mai visto mi sono familiari?

Cosa significa tutto questo?

Mentre queste domande affollano la mia mente, un particolare ancora non detto mi salta alla mente. 

《DREW》 Urlo di colpo facendolo spaventare. 

Mi guarda male, ma non dice nulla. 

《Scusa. Mi sono ricordata una cosa del sogno. Il bambino chiamava il suo amico Abi e lui lo chiamava Frère》 

Appena lo dico gli occhi di Drew si spalancano così tanto che sembrano quei occhiali buffi con gli occhi con le molle. 

《Che succede?》 gli domando allarmata. 

《Questi sono i soprannomi che io e Arthur ci eravamo dati quando ci siamo conosciuti》 Dice mostrandomi uno dei suoi tanti tatuaggi sul suo braccio che riporta la scritta Frère. 

Ma cosa cavolo sta succedendo? 

Non credo nelle favole    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora