Giro con aria annoiata i reparti del supermercato. Bonnie ha di nuovo scordato di fare la spesa e quindi sono stata costretta ad andare a farla io se non volevo morire di fame.
Sto per prendere le ultime cose ed uscire, quando una voce mi fa girare.
《Ehi bellezza. Che fortuna averti rincontrato, è destino》
Il ragazzo di ieri sera a cui avevo tirato un pugno,è davanti a me e mi sorride.
Ok, questo ragazzo ha dei seri problemi, ma proprio seri. Più seri dei miei.
《Emmmm...vorrei farti una domanda》 Dico prendendo in mano un pacco di biscotti
《Spara》
《Sei per caso masochista? Non per dirtelo, ma ieri ti ho tirato un pugno e urlato contro e tu ora mi saluti tutto sorridente come se niente fosse. Che problemi hai?》
Lui mi guarda e si fa serio
《Hai ragione, ieri sono stato un idiota. E no, non sono masochista, vorrei solo ricominciare da capo. Che ne dici se ti chiedo scusa e facciamo finta di nulla?》
Non mi aspettavo questa risposta, devo essere sincera, mi ha sorpreso.
《Senti, non mi sembri un cattivo ragazzo e apprezzo che mi vuoi chiedere scusa perché hai capito di aver sbagliato, ma io non voglio conoscere nessuno di nuovo, sono apposto così》Gli chiarisco posando un pacco di biscotti che precedentemente avevo preso dalla scaffale e posando nel carrello quello preso poco prima.
《Ok, ma sappi che non mi arrendo, ti convincerò a conoscermi...》Afferma tornando allegro per poi girarsi e allontanarsi.
Dopo pochi passi però si gira e aggiunge
《Comunque mi chiamo Steven. Ci si vede》
Ok, questo è probabilmente uno degli incontri più strani avuti nella mia vita.
Spero solo di non rivederlo mai più. Non ho bisogno di altre rotture.
Dopo aver preso le ultime cose vado alla cassa a pagare e torno al dormitorio.
Una volta finito di sistemare la roba, vado a lezione.
....................................
Nell'aula ancora ci sono ancora poche persone, dopotutto ancora manca mezz'ora all'inizio della lezione.
Decido di approfittarne per scrivere qualche appunto di altre lezioni e portarmi avanti con lo studio.
Se non fosse che una voce fa bloccare improvvisamente la mia mano.
《Ma allora bellezza è veramente destino》
Alzo la testa e vedo Jonny Bravo tarocco, alias Stiven che mi guarda.
Vi prego salvatemi, quest'uomo è una tortura.
Se me lo ritrovo ancora davanti gli tiro un altro pugno.
《Pure qui? Ma che fai, mi segui? Senti lasciami stare, ok?》 Dico già stufa di starlo a sentire
《Ok scusa, non ti disturbo più》 se ne va via un pò triste.
Mi dispiace per lui, forse sono stata un pò dura, ma detesto quando le persone insistono
su una cosa. Soprattutto se essa riguarda me.
Dopo una quindicina di minuti arriva il professore ed inizia la lezione.
………………………………
È finalmente finita la lezione, perciò raccolgo tutte le mie cose ed esco fuori.
《Ehi, aspetta》Vengo fermata per un braccio.
Sto per ribadirgli nuovamente di non rompere e lasciarmi stare, ma lui mi precede.
《Senti, ho capito che non sei interessata in quel senso, ma potremmo essere amici, mi sembri una ragazza simpatica e per bene. Ti va se un giorno usciamo e chiacchieriamo un pò? Magari facciamo una passeggiata》Mi guarda con sguardo pietoso.
《Ok, ma solo come amici》 acconsento.
Non sono realmente interessata a conoscerlo, ma per una volta farò un'eccezione e ci proverò, magari è simpatico e poi se non gli avessi detto di sì probabilmente mi avrebbe torturato ancora allungo fino a farmi esaurire.
Mentre faccio questi pensieri non so perché, ma mi sento osservata, perciò mi guardo intorno, finché non incontro due occhi smeraldo che conosco bene, ma stavolta sono più scuri e pieni di rabbia.
Tale rabbia però non è rivolta verso di me, ma verso il ragazzo biondo che mi sta accanto.
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Non credo nelle favole
ChickLitCentral Park, Zoe e Andrew, una storia che vi prenderà proprio perché non tutto va come dovrebbe, come si potrebbe immaginare. Due ragazzi tanto simili, ma altrettanto testardi che faranno di tutto per non cedere all'amore. Tra intrighi, segreti, un...