CAPITOLO 20

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《B-bonnie...che ci fai tu qui?》domando facendo un sorriso tirato

《 Stavo per chiederti la stessa cosa》 mi risponde lei incrociando le braccia. 

A giudicare dal suo sguardo è arrabbiata e pretende risposte. E credo anche che se le meriti.

 Sto per risponderle ma il ragazzo accanto a lei, probabilmente per smorzare l'atmosfera, mi precede 

《 Emm...io sono Benton comunque, piacere 》 Dice rivolgendosi a me per poi spostare lo sguardo verso l'amico e riservandogli uno strano sguardo. 

Quindi questo è il famoso Benton.

Beh, devo ammettere che non è male, certo è il classico biondo con occhi azzurri, nulla di speciale, però è carino. 

Meglio Andrew...no cioè, non è che è meglio...cioè si, ma...ahh, lasciamo stare.

Ho davanti la mia amica che aspetta che io le spieghi cosa cavolo ci facevo lì, soprattutto con il ragazzo al mio fianco. 

E lo farei anche, ma sia Benton che Andrew sono ancora lì che ci guardano e io non posso parlare davanti a loro. 

Sposto lo sguardo verso Benton e vedo che anche lui mi guarda come se aspettasse qualcosa.

Ma cosa vuole? 

Vedo che tende una mano verso di sé e ricordo. 

Cavolo, non ho ricambiato il saluto. 

《Emm…piacere Zoe》

Appena pronuncio tale frase Benton spalanca gli occhi e sposta immediatamente lo sguardo verso al suo amico, si scambiano una sguardo di intesa e Andrew, che fino ad ora non aveva pronunciato neanche una parola, afferma 《Noi dobbiamo fare una cosa...》 Afferma con il suo solito tono rude indicando il suo amico. 

Subito dopo si abbassa verso il mio orecchio 《……torno tra poco. Non combinare guai Rochelle e se succede qualcosa vienimi a cercare》 sussurra.

Io annuisco anche se non capisco. Cosa dovrebbe succedere? 

E poi in caso di necessità posso cavarmela da sola, mica ho bisogno di lui.

Detto questo i due si allontanano insieme senza aggiungere altro. 

《 Zoe, cosa significa questo? Lo sai quello con cui sei entrata mano nella mano chi è? È Andrew Moore, il ragazzo più pericoloso della città, cosa pensi di fare? È pericoloso》Esclama Bi contro di me appena siamo sole. 

La prendo per un braccio e la trascino in cucina dove non c'è nessuno, così possiamo parlare tranquillamente al sicuro da quegli sguardi indiscreti e le mie orecchie possono riposarsi da tutto quel frastuono assordante.

《Bonnie, ti prego non farmi la predica. Anche tu eri con un ragazzo non proprio raccomandabile》 

incrocio le braccia. 

Non è giusto che lei venga a criticare le mie azioni quando lei fa la stessa cosa. 

《È vero, ma quello con cui esco io non è il capo, e non è temuto da tutti come se fosse la morte in persona o peggio》 Esclama con la voce tipica di una mamma che sta rimproverando la figlia. 

《Lo so cavolo, ma ormai la situazione è questa e non ci posso fare nulla》 Sostengo esasperata dalla situazione che si è andata a creare. 

Vedo Bi sospirare e mettendosi una mano sulla tempia destra mi dice 《 Almeno mi puoi spiegare come sei finita ad uscire insieme a lui?》 

《Aspetta, frena. Io non esco con lui》 Dico mettendo le mani avanti.

《Ah no?! Allora perché siete qui insieme e siete entrati mano nella mano?》Domanda incrociando le braccia. 

《Siamo qui insieme perchè lui mi ha chiesto di venire e ci tenevamo la mano perché lui quando siamo entrati me l'ha presa dicendo che non voleva che mi perdessi》 

Bonnie alza un sopracciglio e mi guarda con uno sguardo alla "Non ci credo neanche per sogno, ma farò finta di crederci" 

《Ok. Ora mi spieghi come vi siete conosciuti e come siete arrivati fino a questo punto?》mi domanda sedendosi su una delle sedie che circondano il tavolo al centro della stanza. 

Faccio un sospiro e armandomi di pazienza, buona volontà e tanto fiato racconto tutto dal principio, dall'incontro a Central Park.

 Raccontando tutto ciò che è avvenuto tra me ed Andrew, finisco per rivivere tutti quei momenti e domandarmi come sono giunta fino a lì. 

Cosa mi ha portato a continuare questa assurda conoscenza con questo assurdo ragazzo? 

Perchè non ho lasciato perdere fin dall'inizio? 

Perchè mi è così difficile porre la parola fine a tutto ciò? 

Troppe domande affollano la mia mente e io vorrei solo trovare le risposte, ma, come si sa, non tutte le domande hanno le risposte e, quelle che esistono, vanno ricercate. 

Ma cercare porta a scoprire e, forse, è proprio questo che mi porta a non far nulla. 

《Beh...non mi aspettavo tutto questo》Afferma Bonnie ancora un po sotto shock per tutto quello che le ho appena raccontato.

 《perchè non hai detto nulla fino ad ora?》 mi domanda 《Io ti ho parlato di Benton》 continua con un pò di delusione nel tono.

《 Perchè ti ricordo che stiamo sempre parlando di Andrew, il figlio del capo dei Red Dragon, non di uno qualunque. Lui non è come Benton, Bi.》 Cerco di farle capire le mie ragioni. 

《Zoe, devi risolvere questa situazione, non puoi continuare ad uscirci》

 《C'ho provato, ma non è facile》dico con un accenno di stanchezza e tristezza nel tono. 

Alla mia risposta Bonnie ci pensa su e spalanca gli occhi di colpo per poi urlare 《Aspetta! Lui ti piace!》

Stavolta, sono io che spalancò gli occhi, ma per l'assurdità di tale frase. 

 A me?! Piacere Andrew?! Ma neanche per sogno. Neanche tra un milione di anni.

È solo un arrogante criminale che si diverte a confondermi e infastidirmi.

Forse mi attrarrà fisicamente, non posso negarlo, ma è solo quello. Niente di più, niente di meno. 

《Lui non mi piace, sei pazza?!》

《 Non lo sono, ti metto solo in faccia la realtà e prima o poi lo capirai anche tu》

Detto questo decidiamo di tornare in sala e di lasciare stare l'argomento Andrew per stasera.

Nel tragitto, per errore, urto un signore. 

《 Mi scusi, non l'avevo vista》Mi scuso immediatamente alzando i miei occhi verso di lui e guardandolo in viso. 

Ci guardiamo negli occhi.

Però..che strano...ho la sensazione di averlo già visto prima.

Anche lui mi guarda con uno sguardo che però, a differenza del mio, è spaventoso. Non so perchè, ma come mi guarda mi mette i brividi.  

《Non preoccuparti》 

Dice per poi osservarmi ancora qualche secondo e andare via.

Quando si gira i miei occhi si soffermano su un particolare sul retro del collo, un tatuaggio. Mi sembra sia un dragone.  

《Ehi Zoe, tutto bene?》Mi domanda Bi afferrandomi per un braccio e facendomi distogliere lo sguardo dal collo di quel signore. 

《Sì, andiamo》 Ci avviamo verso i divanetti con l'intento di sederci ed aspettare i ragazzi. 

Mentre siamo lì, il volto e il tatuaggio dell'uomo di prima mi tornano in mente. 

Chi sarà mai? E perchè, anche se è la prima volta che lo vedo, il suo volto non mi è poi così sconosciuto? 

Non credo nelle favole    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora