CAPITOLO 4

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Sono in tavola che fisso i miei toast con la marmellata nella speranza di svegliarmi. 

Oggi iniziano le lezioni e quindi mi sono dovuta svegliare presto. 

Il bello è che, appena mi sono svegliata, ho trovato Bi che si stava preparando mentre cantava e muoveva i fianchi. Non so proprio come fa questa ragazza ad essere così pimpante di prima mattina. 

Io appena sveglia sembro uno zombi con occhiaie grandi quanto il grand canyon. 

Devo farmi spiegare la sua tecnica o fare qualche incantesimo per rubare la sua energia. 

Decido di smettere di fissare la mia colazione e finalmente di addentare il toast. 

Dopo aver mangiato mi vado a fare una doccia e mi preparo. Esco dalla mia camera e vedo Bi intenta a fare foto.

《Ehi, ti vuoi unire a me e fare qualche selfie di inizio anno scolastico?》 Mi chiede continuando a farsi foto.

《No grazie, passo. Io vado》Le rispondo prendendo lo zaino e avviandomi verso la porta di ingresso.

《Aspetta!》 Bi mi ferma 

《Dammi il telefono, ti scrivo il mio numero》

Le passo il telefono in modo che lei possa salvare il suo contatto nella mia rubrica e salvarsi il mio nella sua. Mi ripassa il telefono e mi saluta. Ricambio e mi avvio a lezione. 

...........................

Dopo essermi persa circa tre volte riesco finalmente ad arrivare in aula. Mi seggo in un posto isolato in fondo e mi metto a guardare instagram nell'attesa che arrivi la prof.

《Ehi. Zoe, giusto?》Alzo gli occhi e vedo di fronte a me la ragazza di ieri, Dana credo si chiami.

《Si, ciao. Tu sei Dana, giusto?》 Le chiedo sperando di non aver sbagliato nome. 

Sai che bella figura se lei si ricordasse il mio nome ed io il suo lo avessi scordato.

《Giustissimo》 Faccio un sospiro di sollievo  《Non sapevo facessi anche tu filosofia. Beh meglio, almeno adesso avrò compagnia durante le lezioni》 continua facendomi un sorriso che io ricambio. 

Si siede accanto a me e cominciamo a chiaccherare del più e del meno. Mi chiede da dove vengo, come mai ho scelto questa scuola e questo indirizzo, come mi sto trovando ecc.

Io rispondo a tutto e stranamente non mi scoccia parlare con lei. Forse sto davvero cominciando a cambiare. Continuiamo finchè non entra l'insegnante e tutti si zittiscono tornando ai loro posti.

《Buongiorno ragazzi》 Esordisce sistemando le sue cose nella cattedra e accomodandosi sulla sedia. 

《Buongiorno》 Diciamo tutti in coro.

《Allora ragazzi, io sono Miriam Thomson e sono la vostra insegnante di Filosofia. Come ben sapete la mia materia e una delle più importanti del corso, quindi vi consiglio di stare attenti a ciò che dico e di impegnarvi al massimo》 Afferma cercando di spronarci a studiare, anche se è risaputo che molti all'università non studiano neanche se li paghi. 

Mi chiedo ancora come fanno questi ultimi ad essere ammessi e talvolta a passare gli esami. 

《Per prima cosa, per conoscerci meglio, voglio che rispondiate a questa domanda: cos'è il dolore?》Chiede unendo i palmi delle mani davanti alla bocca e poggiando i gomiti sulla cattedra. 

Ok, questa professoressa è un pò strana. 

Non mi sembra la prima domanda adatta da fare ad una classe.

Non credo nelle favole    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora