CAPITOLO 55

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2 settimane dopo 

POV ANDREW

Non ci credo di essere qui. 

Davanti una bara circondata da fiori lilla. 

Mi guardo intorno e vedo solo persone in lacrime per la perdita subita. 

Io cerco di restare forte e non cedere alla tristezza. 

Lei non vorrebbe...

Non ci credo ancora che fino a due settimane fa eravamo uno di fronte all'altro e ora...

I miei occhi si riempiono di tristezza al ricordo dell'ultima volta che la vidi. 

FLASHBACK 

Vedo Arkady prendere la pistola pronto a sparare a Zoe e quindi d'istinto mi getto addosso a lei. 

Poi all'improvviso la luce se ne va e l'unica cosa che sento sono il suono di degli spari e delle voci confuse. 

《ZOE. ZOE》 Comincio a chiamarla con tutta la voce che ho mentre mi muovo in mezzo al buio. 

All'improvviso la luce ritorna e guardandomi intorno vedo mio padre atterra, immobile con al petto conficcato il pugnale con il dragone.  Vicino a lui ci sono i miei amici e Lara che è tenuta ferma da...Steven. 

Che ci fa l'amico di Zoe qui?

Zoe. 

Mi volto immediatamente vedendo davanti a me la scena più dolorosa che mi potessi aspettare. 

Zoe è in lacrime con il viso distrutto e le mani e i vestiti sporchi di sangue mentre tiene tra le braccia il corpo della madre in fin di vita. 

Mi avvicino e mi abbasso accanto a lei. 

《Mamma...no. Mamma, ti prego resta sveglia. Non puoi andartene. Non puoi lasciarmi. Io ho bisogno di te》 sussurra con voce inclinata mentre accarezza il viso della madre. 

《 Perchè?! Perchè ti sei messa davanti me?! Doveva sparare a me, non a te. Perchè?!》 Anche se mi arrabbio per questa frase non dico nulla. 

《Tesoro mio...》 inizia a dire Barbara con un filo di voce. 

《Ricorda tu sei la vita, e la vita non può morire. Si forte piccola mia e vai avanti senza di me. Ti voglio bene》 Dice prima di chiudere gli occhi. 

《No, no, resta sveglia che ora arrivano i soccorsi. Resta sveglia》 la scuote. 

《Rochelle》 le tocco la spalla. 

《 Non c'è più nulla da fare. Se n'è andata》 

Lei si gira verso di me con il viso colmo di lacrime. 

Mi distrugge vederla così. 

《No, non può. Lei non può avermi abbandonato, non lei》 si getta tra le mie braccia e scoppia a piangere. 

La stringo forte a me e la faccio alzare allontanandola lentamente dal corpo della madre mentre i soccorsi arrivano da lei. 

FINE FLASHBACK

Dopo quello che è successo siamo tornati a casa mia e siamo rimasti insieme tutta la notte. Come del resto anche le successive due settimane. 

Abbiamo ricevuto diverse visite dai nostri amici che cercavano di tirarle su il morale e chiamate dai suoi parenti.

Ma era tutto inutile, neanche Ethan con le sue cazzate è riuscito a farla svagare. 

È stato difficile vederla così a terra. Mi riusciva difficile anche a me farla sorridere. 

Non credo nelle favole    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora