CAPITOLO 5

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Wow, ha degli occhi stupendi. Sono verde smeraldo, molto profondi e cupi. 

Vedo tristezza e rabbia al loro interno, chissà dovuta a cosa. 

Io e il ragazzo misterioso ci osserviamo  per un pó di tempo perché nessuno dei due osa staccare gli occhi da quelli dell'altro. Però, rendendomi conto che probabilmente sto sembrando una psicopatica a fissare cosí una persona che neanche conosco, decido di abbassare lo sguardo e ritornare al mio libro. 

Lui però non sembra del mio stesso parere dato che sento che i suoi occhi non abbandonano il mio corpo.  Cerco di ignorare il tutto e di concentrarmi sul mio libro anche se mi risulta difficile. 

Leggo le pagine, ma è come se non le leggessi perché la mia mente è concentrata su quello che è appena successo. Non mi è mai capitato questa cosa. È difficile che io mi deconcentri quando leggo un libro. Solo dopo svariati minuti, non sento piú il suo sguardo su di me, quindi alzo il mio e vedo che lui non c'è piú.  Ma dov'è finito? Come ha fatto a svanire così su due piedi? L'attimo prima sento il suo sguardo bruciante su di me e l'attimo dopo è sparito. Decido di non continuare a farmi domande. Credo sia inutile continuare a pensare ad una persona che non rivedrò mai più.

Finisco di leggere il mio libro finalmente più concentrata e torno al dormitorio. 

Appena arrivo in camera mi cambio e mi metto a vedere una serie sul PC coricata comodamente sul mio letto, sotto le coperte, mentre sgranocchio patatine.

Una volta finito di vedere la serie guardo l'ora e vedo che sono le 19:00. Solo ora mi ricordo che devo andare a lavorare, perciò mi preparo velocemente ed esco dalla camera.

《Ehi Bi, io vado a lavoro. Ci vediamo domani mattina》Comunico alla mia amica che sta guardando la TV. 

《A domani. Buona serata》Ricambio il saluto e, una volta uscita dal dormitorio,mi avvio verso il locale.  O meglio, mi avvio verso la fermata del bus per arrivare al locale. 

Appena arrivo saluto il bodyguard, ricevendo solo un'occhiata annoiata in cambio. È strapieno di gente. Ci sono persone che limonano, altre che si strusciano, altre che ballano, altre che si ubriacano ecc. Quasi quasi era meglio cercare un altro lavoro. 

Vado verso il bancone e vedo una ragazza.

《Ehi scusa, ciao. Sono Zoe la forse nuova cameriera. Oggi devo fare la prova.》Le dico porgendole la mano. 

《Ah ciao, ti stavo aspettando. Ti farò vedere cosa devi fare. Piacere io sono Lola.》

Mi stringe la mano. 

《Allora, il tuo compito sarà prendere gli ordini e portare da bere ai tavoli. Se qualcuno ti infastidisce troppo dillo a Ted》 Continua lei spiegandomi cosa devo fare. 

《Ted?》 

《Si, è la guardia pelata qua fuori》 Mi risponde  lei ovvia

《Ah,  mister silenzio》 Questo è il soprannome che gli ho dato. 

《Sí...》dice lei ridacchiando 

《....è molto silenzioso, ma fidati quando si affeziona a qualcuno lo protegge in ogni modo. Non sai quante volte mi ha difeso da palpeggiatori seriali》 Continua lei continuando a ridacchiare.

Lola finisce di spiegarmi dove si trovano tutte le cose e dopo di ciò mi metto a lavoro. 

Passo intorno ai tavoli prendendo ordini e servendo alcolici, ma la mia mente è assente. 

Continuo a pensare al ragazzo del parco. Non capisco perché non riesco a togliermelo dalla testa. Il suo sguardo, l'aria misteriosa che aspirava.... Basta pensarci!

Continuo a prendere ordini e mi avvicino al bancone per prendere i cocktail richiesti dai clienti, ma quando arrivo vedo Lola  fare una faccia spaventata. 

《Ehi Lola, tutto bene?》 Chiedo cauta 

《No, le vedi quelle persone?》indica un gruppo di ragazzi seduti ad un tavolo nella zona privata. Sembrano piuttosto pericolosi dal loro aspetto. Ora capisco la reazione di Lola.

《Sí》 

《Quelli sono alcuni membri dei Red Dragon. Sono molto pericolosi. Non si vedevano qui da un pó, ma a quanto pare sono tornati.》 Dice lei per poi tornare a lavorare. 

I Red Dragon. Dove l'ho già sentito? Ci penso e ripenso. Sono sicura di averlo già sentito questo nome. Ma dove? Ah, ecco, ci sono! Sono la banda criminale di cui mi ha parlato Bonnie oggi. Quella con a capo il padre del ragazzo di cui ci ha parlato. Andrew se non sbaglio. Quello di cui tutti hanno paura e che è da poco tornato in città. Allora sono veramente gente molto pericolosa. In effetti sono una gang quindi è anche ovvio che lo siano. Di sicuro non passano il loro tempo libero lavorando all'uncinetto e guardando telenovelas e film d'amore. Direi che è meglio stargli alla larga. 

Mi rimetto a lavorare fino a che i miei occhi non vengono come attratti da una figura che sta entrando nel locale. Un paio di jeans neri, una maglietta blu scuro e un giubbotto di pelle. E poi quegli occhi verdi che erano impressi nella mia memoria e non volevano andarsene via. È il ragazzo misterioso del parco, che ci fa qui? 

Continuo a guardare la figura misteriosa che si va inoltrando nella folla di persone che ballano. Non pensavo che l'avrei più rivisto. Ha quell'aria che...non lo so, non riesco a decifrarlo. In genere sono brava a capire le persone anche solo con uno sguardo. Nella vita ho imparato che è necessario saperlo fare, ma con lui...proprio non ci riesco e questa cosa mi fa innervosire. 

Seguo la figura di occhi di smeraldo/ragazzo misterioso che attraversa il locale con la sua aria da duro e va a sedersi ad un tavolo iniziando a salutare le persone sedute lì. 

Cavolo...si è appena seduto al tavolo dei Red Dragon. 

È un criminale. Bene. Ottimo. 

Però forse non è un membro della banda, ma conosce solo quei ragazzi al suo tavolo.

Mi rimetto al lavoro cercando di non guardare troppo il ragazzo del parco, anche se il mio sguardo ogni tanto finisce su di lui. È inevitabile. 

Vabbè, meglio pensare a lavorare. D'altronde è per questo che sono qui. 

Non credo nelle favole    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora