CAPITOLO 42

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《Sapete perchè, questi filosofi di cui noi parliamo sempre, sono arrivati a creare teorie così rivoluzionarie e, talvolta, strambe?》 

Questa è la domanda che ci pone la professoressa Thomson dopo un'intensa ora di lezione.

《Perché avevano un grande cervello?》 Questa invece è la stupida risposta di un mio compagno di corso, che suscita la risata di tutti nell'aula.

《No, non è questa la risposta, ma complimenti, sei pronto per fare il comico》 Stavolta rido anch'io come tutti.

Questa professoressa è un mito. 

《Qualcun'altro?》 tutti restano in silenzio.

《È perché leggevano, ragazzi miei. Leggevano tanto, tutti i giorni. Non leggevano però riviste o giornali. Leggevano poesie, volumi che parlano di scienza, di rivoluzioni》 

《Come può la lettura rendere intelligenti? Sono solo un mucchio di parole messe insieme》 Afferma lo stesso ragazzo che prima ha parlato. 

《Ed è qui che ti sbagli. Saranno anche un ammasso di parole, ma esse sono in grano di infondere nelle menti, come anche nei cuori o far capire cose che  la vita di tutti i giorni e le parole dette oralmente talvolta non possono far capire...》 

《...Quindi ragazzi, il mio consiglio per voi è questo. Leggete, ma non per diventare intelligenti o per passatempo, ma per vivere la vostra vita al meglio》 

《Posso benissimo vivere la mia vita anche senza leggermi uno stupido libro》 vi giuro che, se questo tipo non la smette di sparare stupidaggini con quella boccaccia che si ritrova, gliela cucio.

La professoressa cerca di darci consigli utili per aiutarci e lui fa l'idiota. 

Certi soggetti proprio non li tollero. 

《Forse vivrà la sua vita è vero, ma si limiterà a quello》 

Si alza dalla sua postazione per mettersi in piedi di fronte a noi.

《Non se trovo il modo per diventare immortale》 sorride beffardo.

La professoressa ricambia con lo stesso sorriso《Beh, la lettura forse non ti rende immortale, ma ti fa sentire come se hai vissuto più di alcune decine di anni》

Il ragazzo fa uno sguardo confuso, quindi lei prosegue 

《Sa cosa disse Umberto Eco? "Chi non legge a settant'anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto cinquemila anni: C'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito...perché la lettura è un'immortalità all'indietro".》

Appena finisce di parlare il silenzio regna in aula. 

Nessuno osa fiatare, nessuno osa contestare le parole della donna. 

《Comunque se trova la fonte dell'immortalità me lo faccia sapere》

Un ulteriore risata riecheggia  nell'aula, ma essa si interrompe quando la porta si apre di scatto mostrando la figura di un ragazzo che...aspetta.

COSA CI FA ANDREW QUI?

《Salve. Di cosa ha bisogno?》 Chiede Thomson mentre l'aula si riempie di brusii.

Ragazzi e ragazze che si chiedono perché sia qui, alcuni sorpresi, altri eccitati per la bellezza del ragazzo.

Andrew si guarda intorno finchè il suo sguardo non finisce su di me.

《Ho bisogno di lei》 Mi punta con il dito e tutti si voltano verso di me. 

Altre migliaia di voci sorprese che si domandano come fa a conoscermi e cosa voglia da me. Alcune ragazze mi guardano con occhi invidiosi mentre Andrew si avvicina a me, senza aspettare la risposta dell'insegnante.

Non credo nelle favole    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora