I Due Fuochi.

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L'una e mezza, mi sveglio in preda alla sete, anche questa sera non trovo nessuno dall'altro lato del letto, sta diventando un'abitudine.
Sospiro, mi infilo le scarpe da ginnastica, la sua felpa troppo grande per me, ma sentire il suo odore mi fa stare tranquilla e mi avvio verso le cucine.
C'è buio ed un silenzio totale. Non ho bisogno di accendere nessuna torcia o luce, ho imparato a riconoscere la strada anche ad occhi chiusi.
Dormono tutti mentre sorpasso i vari piani.
Entro in cucina, accendo la luce prendo un bicchiere e lo riempio di acqua di rubinetto. Bevo tutto di un fiato come se fossero ore che non mi disseto. Ne riempio un altro bicchiere e bevo di nuovo, un altro ancora ed ancora. Finché la mia sete non si placa e mi rendo conto di non ricordare cosa ho fatto queste ore.
"Credevo di essere l'unica insonne" mi dice qualcuno, mi giro verso la persona che ha parlato e mi trovo di fronte Nike perfetta anche in pigiama. Addirittura la pettinatura sembra essere uscita dalle riviste di moda.
Provo un po di invidia per la sua classe, ma metto da parte subito questo pensiero per concentrarmi sul perché anche lei non riesce a dormire.
"come mai non dormi?" chiedo
Si stringe nelle spalle "il cambiamento..."inizia a dire mentre prende una sedia e si siede." non riesco ad abituarmi a questo potere"
Annuisco, so bene cosa voglia dire portare questo peso.
"Perché è diverso dagli altri? Mi sento..." non riesce a finire la frase, non sapendo come spiegare.
"Perché è il potere più forte che ci sia.
Cioè tutti i poteri sono essenziali ed importanti, ma il nostro potere.... Lo senti scorrere nelle vene vero?"
Annuisce. "senti l'odio che pulsa."
Mi guarda non osando neanche fare un cenno per paura.
"Quello che abbiamo vissuto fin da piccole, probabilmente ci ha segnato, non conosco la tua storia, ma so che se hai questo potere è perché non tutto era rose e fiori."
Osservo i suoi occhi che ora sono lucidi come i miei.
"Ho paura... Questo potere mi fa paura." inizia a singhiozzare," non so come fermare ciò che provo".
"Non lo fermare"
"Cosa?" replica incredula, "Il nostro potere farà del male alle persone" sussurra. Muovo la testa in segno di negazione.
"Il fuoco, come la terra, l'aria e l'acqua sono poteri che noi controlliamo. È vero ognuno ha le sue caratteristiche e questo può sembrare terribile. Ma lui serve anche a purificare, farci provare più empatia ed a salvare le vite. Ti ricordi il sogno? Quello in cui vi ho detto dove trovarmi? "
" Si molto bene, chi se lo dimentica in una serata ho perso ciò che avevo e la mia vita di colpo è cambiata. Anche se non è che mi dispiaccia molto.... "
Le prendo la mano." Bé quella sera vi ho salvati col potere del fuoco. Ho spento le fiamme attirandole a me per rilasciarle addosso alle streghe, se non avessi avuto questo tipo di magia non lo avrei potuto fare. Ho convogliato il mio odio verso loro, ma ero anche guidata dall'amore di salvarvi."
"Amore? Non ci conoscevi come potevi... Amarci?"
Sospiro, come posso spiegare ciò che provo?
"te ami solo chi conosci? Non hai mai fatto qualcosa di altruistico solo perché volevi farlo?"
Toglie la mano dalla mia come se all'improvviso le bruciasse, ed inizia a giocare con un fazzoletto accanto a lei.
"Io.... Io non ho mai amato, non ho mai fatto qualcosa per il bene di altri, mi sono adeguata a quella che era la mia vita, ed ho preferito schiacciare, più di essere schiacciata."
Annuisco, capendo bene che sicuramente anche chi sembra sicuro di se porta dietro molte, troppe ferite.
" Allora lascia che ti aiuti, dammi le mani"
"Cosa vuoi fare?"
"Mostrarti cos'è il vero fuoco".
Si alza in piedi agitata "Io... Io non credo di volerlo sapere, ho bruciato tutto, non sono come te, non lo controllo."
Mi metto di fronte a lei.
Inspiro aria e la rilascio.
"pensi che sia facile per me? Ho due poteri, ho mille dubbi e paure, sono una strega che prova il quintuplo delle vostre emozioni solo perché la mia magia proviene dall'antico. Senza contare che ho portato in una scuola più di 100 ragazzi e ragazze e non ho la più pallida idea di cosa fare. Nike abbiamo tutti paura, siamo in balía degli eventi ma ho anche imparato a fidarmi del mio istinto e di ciò che mi dice. Ora dimmi cosa ti dice il tuo?  Pensierosa, aggrotta le sopracciglia, mi studia ed infine allunga le mani verso di me, "facciamolo", mi risponde decisa.
A mia volta le stringo le mani e le chiedo di ripetere insieme a me. "Ab intimis terrae ad ima cordis nostri nos ducit ad nucleum origins" (dalla profondità della terra alla profondità del nostro cuore guidaci al nucleo d'origine).
Nella cucina risuonano solo le nostre voci, che in coro ripetono la stessa frase fino a risultarne una sola, un bagliore seguito da un vortice di fuoco del quale noi siamo al centro ci avvolge fino a risucchiarci del tutto ed a scomparire.

Ora nella cucina non si odono più voci e non ci sono più luci, è tornato il silenzio dell'intero castello.

Apro gli occhi ed è tutto buio.
"Non vedo nulla" sussurra Nike.
Tolgo una mano dalla sua presa e faccio fuoriuscire una palla di fuoco dal palmo.
"come hai fatto?" chiede.
"basta che pensi a cosa vuoi, provaci"
La invito.
Apre la sua mano, si concentra ed una piccola fiammella si sprigiona da lei.
La guarda con un po di insoddisfazione.
"devi solo allenarti".
Annuisce e si guarda intorno, l'ambiente rischiarato dalla palla di fuoco mostra l'antro di una caverna con quattro lunghi corridoi. Ai lati del corridoio sono delle statue.
Faccio per avvicinarmi ad un corridoio ma le statue si animano e con delle lance sbarrano il mio passaggio.
"Che posto è questo?" chiede Nike.
"Il nucleo d'origine, qui risiede la magia guarda" le dico indicando sopra l'arco di uno dei corridoi. Si avvicina con la sua fiammella ed anche per lei la strada viene sbarrata dalle statue. Ma può vedere meglio il simbolo indicato. "Questa è l'acqua!" esclama. "ci sono i simboli dei poteri sopra."
Si gira in cerca di quello del fuoco.
"Eccolo guarda! Questo è il nostro tunnel!" mi dice eccitata.
"Si andiamo" sorrido. Ma anche la le statue ci fermano. "Perché non possiamo passare?" chiedo più a me stessa che altro. Ed in quel momento le statue si animano.
"Solo il fuoco può andare oltre, chi vi dice di essere degne di entrare?"
"Sul serio? Sei una statua come ti permetti di giudicare?" si indigna Nike. Che presa dalla rabbia da fuoco alla statua.
"Però... Meno male che non sai usarlo" replico ammirata.
La statua rimasta toglie la spada e si tira indietro. "Solo il detentore del fuoco può passare." ed un muro di fiamme appare davanti a noi.
Ci guardiamo e mi porge la sua mano. "Insieme?"
"Insieme" rispondo prendendola. E saltiamo dentro.
Ma non brucia, sembra un'illusione fino a che non si apre la terra sotto di noi e cadiamo nel vuoto urlando.
Atterriamo su un pavimento di legno.
"Ahia cavolo!" borbotto cercando di capire se sono tutta intera. "Nike stai bene?" chiedo guardandola. Mentre si mette seduta.
"Fidati di me mi hai detto! Col cavolo che mi fiderò ancora!" sbotta mentre tenta di rialzarsi. "Dove siamo?" chiede.
Mi guardo intorno, non sapendo cosa rispondere. Finché non sentiamo delle urla ed usciamo dalla porta davanti a noi. Quello che vediamo ci lascia sconvolte. Un intero villaggio sta bruciando con una strega al centro che ride.
Lo scenario cambia, e ci ritroviamo in mezzo ad una battaglia, streghe contro streghe e contro umani, lupi contro vampiri e streghe.
Riconosco Clarissa che combatte contro del fumo viola. Ed una strega del fuoco che uccide un'altra strega.
Cambia di nuovo, ed una strega del fuoco viene accerchiata, si odono delle parole dette in lontananza in una lingua sconosciuta, la fiamma che le viene strappata via per andare a finire nel petto di Clarissa.
Ancora una nuova scena di distruzione ed un'altra ancora in cui l'odio che priviamo si accumula sempre di più, non siamo noi, ma il fuoco dentro di noi che ci spinge ad odiare. Fino all'immagine recente in cui brucio Micol. Credendo che fosse finita, precipitiamo di nuovo e stavolta ci troviamo in quella famosa strada dove si trovava anche Nike, ed il salvarli con il fuoco inizia ad alleggerire i nostri cuori, ora siamo all'esterno del castello ed io la sto difendendo dalle accuse di essere cattiva, ed ancora una volta l'odio si trasforma poco a poco. Cadiamo di nuovo e ci troviamo davanti un piccolo vulcano, dal quale fuoriesce una fiamma.
"Nike ed Aurora è un piacere avervi qui." si espande una voce nella nostra mente.
"Chi sei?" chiedo. Tanto per non sembrare matta.
"Non mi riconosci? Mi senti spesso, sono il fuoco che brucia dentro di voi"
A questa voce se ne aggiunge un'altra, "siamo i due fuochi.... Tre ..... Quattro.... Siamo le fiammelle che ardono in ogni strega, siamo voi e voi siete noi.
Bruciate ciò che volete alimentare, non fatevi ingannare, ciò che risiede nel vostro cuore solo voi lo potete sapere un fuoco o due fuochi volete portare? Lascio il consiglio al tempo passato, presente e futuro. Fate le vostre scelte e nel momento opportuno siate svelte." concluse le parole veniamo risucchiate indietro nel tempo e nello spazio trovandoci di nuovo in cucina con le mani congiunte, nella stessa posizione in cui eravamo sparite.
" Accidenti! Con te non ci si annoia si sicuro! " scoppia Nike.
"Zitta che devo capire ancora cosa cavolo è successo" le ribadisco mentre mi strofino una spalla sul quale sono caduta tra le tante traversate.
"Mi hai detto di fidarmi di te, e non lo sai?" inizia a ridere.
"Be diciamo che da quando è iniziata non so piu nulla." sorrido di rimando per scusarmi.
Mi siedo stanca. "una cosa la so però, se alimentiamo la fiamma giusta, non proveremo più tutto questo rancore." Nike annuisce sentendosi più leggera, dopo questa avventura.
"Me ne vado a dormire, e non vedo l'ora di iniziare ad imparare la magia da te, sicuramente le lezioni non saranno monotone".
Mormora mentre esce lasciandomi sola e frastornata.

All'ombra delle due LuneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora