INCONTRI

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"Shhh piccola, sono qui, lo sai che ti proteggerò sempre."
Tra i singhiozzi sussurro un "si."

Mi allontano da lui stropicciandomi gli occhi.
"Ti ho bagnato tutta la maglietta."
Lo guardo mentre sorride. "Non fa niente."

"Derek cosa ci fai qui?" Chiedo curiosa.
"Sapevo di trovarti qui, non era mia intenzione disturbarti, diciamo che..."
"Che cosa?" Non so perché ma mi sto alterando.
"Ecco ti sto tenendo d'occhio."
"Cosa?" Urlo.
"Rorò non ti arrabbiare ma pensavi davvero che ti avrei lasciato andare senza far nulla? Pensavi davvero che non mi sarei preoccupato per te?"
"Tu!" Continuo ad urlare puntandogli un dito contro. "Non hai nessun diritto di intrometterti nella mia vita!"
Osservo mentre il suo sguardo cambia. "Sul serio? Ti ricordo che ti ho salvato la vita cinque minuti fa!" Esclama. "O forse te ne sei già dimenticata?"
"Non c'entra niente!" Urlo.
E poi non so perché scoppio in un pianto disperato.
Mi copro gli occhi con le mani, sento lui che mi stringe di nuovo.

"Ho paura..." sussurro.
"Piccola..."
"No Derek... ascoltami ti prego, non ho bisogno di qualcuno che mi protegga, ma di qualcuno che mi insegni ad usare i miei poteri, ero bloccata Derek."

Sento il suo corpo irrigidirsi. "Aurora no. Non imparerai ad usare i tuoi poteri, non... non puoi... devi farteli bloccare."
Mi stacco da lui, lo osservo sembra sconvolto.

"pensi davvero che farei una cosa del genere? E sentiamo perché dovrei farlo?" chiedo incrociando le braccia al petto, guardandolo come se dovesse prendere fuoco da un momento all'altro.
Alza le mani in segno di resa.
"ok... E se ti dicessi che tutte le streghe cattive erano streghe del fuoco? Ora, non sto dicendo che sei cattiva, ma hai richiamato l'antico fuoco, una cosa che non succedeva da millenni, e lo hai fatto senza un minimo di preparazione. Non lo so Aurora, forse ad un certo punto il tuo elemento potrebbe prendere il sopravvento, ho paura di perderti. "

Sospiro, non posso dirgli che in realtà ho paura, perché mi accorgo che a volte provo un odio così profondo che non me lo spiego." Derek, fidati di me, lo so che abbiamo avuto solo dei battibecchi, che ancora ci dobbiamo conoscere, ma io ho prima bisogno di sapere chi sono, so di poter controllare il mio potere, ma per farlo devo conoscerlo meglio."

Mi fissa attentamente. E poi un impercettibile cenno del capo mi dice che ha preso una decisione.
"E sia, ti insegnerò a combattere, e capiremo di più sul tuo potere. Dovrai tornare al villaggio."
"No!" esclamo "scordatelo, al villaggio non ci torno. Ci incontreremo qui, domani alle undici."

Sorride, "va bene, tutto per te principessa."
Scuoto la testa. "idiota."

Dopo due giorni di incontri non ho concluso nulla se non di trovarmi davanti un Derek incazzato nero.

"No, no, no! Cazzo Aurora, quante volte ti ho detto che se ti attacco te devi reagire? Accidenti, non devi bloccarti e scoppiare a piangere."

"M-ma non è colpa mia! Mi spaventi."
Rispondo tra un singhiozzo e l'altro.

Frustrato si siede sul tronco dell'albero.
Mi avvicino a lui, rimaniamo in silenzio.
"Ci sono!" esclama.
"cosa?"
"il tuo potere, si attiva con le forti emozioni? Quando hai odiato così tanto Micol, e non hai dovuto pensarci perché il potere è dentro di te!"
"Quindi?" chiedo non capendo dove vuole arrivare.
"invece quando hai affrontato le streghe, lo hai fatto soprattutto per proteggere i tuoi amici!"
"continuo a non capire..."
"Aurora, non capisci? Non è solo l'odio, è anche l'amore, è ciò che hai nel cuore che ti porta al nucleo del potere. Tutti quei libri si sbagliano.
È chi decidi di alimentare, che ti fa scegliere."
"si ma non riesco comunque a difendermi."
Si alza facendo avanti e dietro pensieroso.

"lasciamo stare il combattimento, con te è tempo perso, non faresti male ad una mosca, e ti ci metteresti pure a piangere davanti."
"grazie è? No tranquillo, rigira pure il coltello nella piaga." sbuffo.

"andrò da tua zia!"
"Cosa?"urlo.
"A te servono risposte, la farò parlare con la forza." risponde deciso mentre si incammina verso l'altra parte della strada.

Lo vedo allontanarsi ed una energia si propaga nel mio corpo, nessuno toccherà mia zia.

"Col sangue sono legata, e dal fuoco sono forgiata, la protezione dono a te, affinché tu possa essere sempre salvata, anche se ti ho abbandonata.
Il mio cuore, si scalda d'amore al ricordo del tuo sorriso che mi manda in paradiso."

Seguendo la forza protendo le mani verso mia zia intenta a posizionare la ghirlanda fuori la porta.
Si gira mentre mi avvicino sempre di più ed una luce accecante si scaglia su di lei inghiottendola.

Derek lo ritrovo sbalzato via a metri di distanza, che mi guarda allibito, e mia zia con le lacrime agli occhi, mi fissa.

"Che cosa ho fatto?"


All'ombra delle due LuneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora