Sedute al tavolo guardiamo le persone accalcate che aspettano per prendere le loro pizze a portar via. Noi di solito ce la facciamo consegnare a casa, ma stasera siamo comodamente sedute a farci servire.
"Buonasera cosa prendete?" Ci chiede il cameriere. Mi sembra di conoscerlo, è giovane, credo che venga alla mia scuola.
"Mmmm patate fritte e diavola." Rispondo convinta."Una birra media ed una coca cola alla spina, poi un supplì per me ed una capricciosa." Specifica mia zia.
"Bene." Commenta il cameriere che finisce di scrivere e va via.
"Zia mi chiedevo una cosa."
"Dimmi tesoro."
"Noi non parliamo mai dei miei genitori...."
La vedo rimanere in silenzio ed attendere.
"Ecco, mio padre perché non mi ha voluto?"
"Aurora, chi ti ha detto che non ti ha mai voluta?" Chiede perplessa.
"Stella... be la sua ipotesi è che se non l'ho mai conosciuto magari è perché non mi voleva.""Tesoro, dovrò fare un discorso a Stella prima o poi, ma non è vero, ormai sei grande per capire le cose. Tua madre, mia sorella scappò da lui, ma non si sa per quale motivo, però il nome che porti te lo ha dato lui sai?"
Prendo un sorso di coca che ha appena lasciato il cameriere e piena di domande rispondo a mia zia.
"Davvero? Io non... non lo ....sap...."
"Aurora che hai?" Chiede preoccupata.
Cerco di parlare ma le parole non mi escono, il petto sembra andarmi a fuoco, porto le mani al cuore mi sento una morsa d'acciaio che lo opprime e non mi lascia andare.
Odo delle frasi ovattate, mentre scivolo in un abisso, dal quale non riesco ad emergere, gli occhi mi si appannano.
Quindi è questa la morte?
Non credevo di arrivarci così presto, sono giovane, davvero sono troppo giovane per morire, devo fare ancora tante cose, viaggiare, innamorarmi...
Alex ecco si lui mi piaceva... non può finire così.... non può....
************************************
"Aurora.... no .... no...." continua a ripetere Claire mentre pratica la rianimazione a sua nipote.In pochi minuti si forma il caos.
L' ambulanza che arriva, il corpo della ragazza che viene portato via.
La corsa in ospedale fino al verdetto del medico.
"Morta"
Le sue parole rimbombano come cannonate nella sua testa.
In realtà la frase del medico era stata più lunga, era una frase di circostanza, ma l'unica cosa che lei sentì fu solo "morta"...... morta..... morta.....
Morta per un attacco cardiaco a 17 anni.Non poteva crederci, non voleva crederci, eppure fu cosi.
Non voleva lasciarla, era cosi giovane ed innocente. Perché lei? Perché.
Le ore successive, furono un susseguirsi di persone che volevano aiutare. Non le conosceva queste persone eppure erano lì per aiutare.
La mattina dopo era tutto pronto per il funerale.
Come era possibile? Perché?
Non sapeva come, ma si trovava in un cimitero contornata da persone che la sostenevano, mentre il prete celebrava la messa.Perché cosi presto?
Perché stiamo già facendo il funerale?
Come mai sono tutti qui?Troppo presto, troppo presto, non ho avuto tempo...
Molte domande affollavano la sua mente... ma il dolore era ancora più forte, fu cosi che si lasciò guidare dagli eventi.
************************************"Sei sicuro che funzionerà?" Chiedo di nuovo.
"Derek sbrigati a rianimarla. È stato difficile portar via sua zia dal cimitero." Mi sgrida il mio beta."Ok." Mi avvicino al suo corpo, è cosi bella. Sento il suo cuore battere anche se lentamente, so che è viva.
Prendo le misure tra una costola e l'altra.
Respiro e poi infilo in un colpo solo la siringa dritta nel suo cuore e spingo.Due minuti dopo la vedo alzarsi di colpo e mettersi seduta sul letto.
"Cos-cosa è successo?" Chiede spaventata.
"Calmati sei ancora debole Aurora."
Mi avvicino a lei.
Mi guarda spaventata.
Poi si guarda intorno.
"Dove sono? Dove è mia zia? Chi siete voi?""Calma, calma... risponderò a tutte le tue domande ma prima bevi questo."
"Cos'è?" Chiede preoccupata.
"Una medicina, per farti stare meglio."La guardo prendere il bicchiere dubbiosa, se lo porta alle labbra e beve.
"Emmm ok visto che hai tutto sotto controllo io vado è?" Mi informa Jason.
Annuisco e lo guardo uscire dalla stanza.Bene ora la parte più difficile, raccontare ciò che ho fatto.
Mi siedo vicino a lei.
"Aurora, mi chiamo Derek."
La guardo mentre mi scruta.
Poi sospira. " Liquirizia e caffè, continua a non piacermi il caffè."La guardo perplesso. "Cosa?"
"So chi sei." Mi dice semplicemente. Possibile che dopo 10 anni si ricordi di me?"Ti ricordi di avermi già conosciuto?"
"Avevo sette anni, la notte in cui morì mia madre, mi hai detto di rimanere nascosta."Sorrido, si ricorda, la mia compagna si ricorda, sarà facile.
"Ora voglio andare da mia zia."
O forse no
"C'è un problema."
"Che problema?"
"Ecco io non so come dirtelo, quindi forse è meglio se te lo faccio vedere."
"Cosa?"Prendo un respiro mi alzo dal letto ed inizio a trasformarmi, le mie unghie si allungano, il mio viso si deforma fino ad assumere tratti più felini, sento le zanne uscire dalla carne e gli occhi mi diventano rossi.
"Ma che.... oddio...." mi guarda spaventata.
Mi avvicino.
"N-no ti prego, sta lontano, no-non ti avvicinare." Trema mentre si allontana dall'altra parte del letto."Aurora, non ti farei mai del male."
Le dico mentre ritiro le zanne e torno alla normalità.
"Cosa sei?"
"Un licantropo, e credimi non ti farò mai nulla, anzi da oggi ti proteggerò."
"Te sei pazzo, io voglio andare a casa mia."
"Adesso è questa la tua casa."
"Si certo, come no! " esclama mentre scende dal letto e cerca di correre verso la porta.La blocco prima che possa aprirla.
"Aurora, non c'è un modo semplice per dirtelo, quindi te lo dirò senza molti giri di parole."
"Che mi devi dire oltre al fatto che sei pazzo?""Ecco... be per esempio che ho simulato la tua morte, in modo da portarti via, tua zia oggi ha celebrato il tuo funerale, poi ti abbiamo portato qui e ti ho rianimata."
La vedo guardarmi perplessa.
"Stai scherzando vero?"
"No... vedi, il fatto è che te sei la mia compagna e non potevo più stare senza di te."
"Chi sarei io?"
"In poche parole la ragazza che amo."Adesso è confusa, si guarda intorno, poi torna a guardare me.
"Fammi capire bene, sono morta, adesso mia zia è da sola e tutto questo perché un pazzo lupo mannaro si è preso una cotta?" Urla fuori di se.
"Licantropo, e non è una cotta.""Non mi interessa!!! Mi fai schifo! Voglio tornare da mia zia!!!" Urla.
"Cosa gli facciamo?" Chiede Axel arrabbiato.
"Calmati, è solo spaventata."
"Marchiala e non lo sarà più." Mi intima."Piccola mi dispiace ma non si può tornare indietro. Adesso dovresti riposare."
"Ma vaffanculo! Fammi uscire da qui dentro!"
"No." le dico categorico. Alla fine mi arrendo ed uso un po' del mio potere per calmarla.La vedo barcollare, si tiene alla parete. "Cosa mi stai facendo?" Sussurra mentre i suoi occhi si stanno chiudendo.
La prendo prima che scivoli a terra e la poso delicatamente sul letto.
"Dormi piccola mia, domani andrà meglio." Le sussurro mentre le bacio la fronte.
La guardo un'ultima volta prima di alzarmi ed uscire da quella stanza, per poi chiuderla a chiave.Una parte di me sa che ho sbagliato, ma l'altra parte adesso è felice che non dovrò più separarmi da lei.
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All'ombra delle due Lune
WerewolfUn alfa potente è guidato dalla luna del plenilunio. Una ragazzina impertinente ascolta la luna del novilunio. Cento anni li separano. Una guerra imminente si intromette. La profezia di un oracolo annuncia il pericolo. "Ascolta il tuo cuore cosa...