Mi sveglio di soprassalto.
Ho una confusione in testa che mi fa prendere il volto tra le mani e strofinarmi con forza.Che diavolo è successo?
Come ho fatto ad infilarmi in questo casino?
Devo uscirne, mi convinco.Inizio a guardarmi intorno.
La stanza è molto spoglia. C'è un letto matrimoniale sul quale sono seduta, in legno, un piccolo tavolino con due sedie posti nella parete davanti al letto, un armadio sempre in legno vicino alla porta, una finestra ed un'altra porta.Scendo dal letto e mi dirigo verso l'altra porta, la apro e trovo un bagno.
Anche questo non ha nulla di caratteristico, e non è neanche grande.
Mi concentro sulla finestra. Cerco di aprirla ma è chiusa.
Magari se prendo una sedia posso romperla sul vetro.Mi dirigo verso la sedia, la afferro e... accidenti non si sposta di un millimetro.
La osservo e capisco che è stata inchiodata.
Guardo meglio i mobili e noto la stessa cosa per tutti, ancorati al pavimento.Un senso di sconforto mi pervade.
Devo andarmene da qui, ma non so come.Sento un rumore alle mie spalle.
Mi giro e trovo la porta aperta, con l'idiota che mi ci ha rinchiuso dentro fermo davanti ad essa che mi osserva.Decido di non muovermi.
Aspetto."Vedo che sei più calma oggi."
"Cosa te lo fa pensare?"
Lo vedo sorridere, "già che non mi urli contro è un passo avanti."
Lo fulmino con lo sguardo, ma la realtà è che quest'uomo mi fa paura.
E se fossi il suo cibo?
Insomma di cosa si nutrono i licantropi?Cerco di ricordare se nei telefilm che guardo le ragazze vengono mangiate, ma ho un vuoto di memoria.
Mentre sono persa nei miei pensieri, non mi sono accorta che una ragazza con i capelli corti e degli abiti più grandi di lei, è entrata ed ha appoggiato un vassoio sul tavolino.
Poi a testa bassa si è allontanata."Mangia." Sento il suo ordine.
"Fammi uscire di qui."
"No. Adesso mangia."
Di sicuro non gliela darò vinta. Non sa quanto io sia testarda.
Lo sento richiudere la porta dietro di lui.
Ed avvicinarsi.
Mi allontano.
Un passo avanti lui, uno indietro io."Aurora... ascolta mi dispiace davvero per tutta questa situazione, sarebbe dovuta andare diversamente..."
"Non mi interessa, voglio solo tornare da mia zia."
"Lo capisci che non puoi? Ti ha seppellito ... "
"Già e chi è l'idiota che ha avuto questa brillante idea?" Chiedo alterata.
Sto per perdere la pazienza."Non avevo scelta."
Emetto una fredda risata. "C'è sempre una scelta, sempre.""Aurora..." lo osservo avvicinarsi.
"Stammi lontano, non ci provare neanche ad avvicinarti a me." Lo minaccio.
Si blocca, "Piccola, non respingermi."
"Ah ah ah... pensi davvero che io possa voler stare con te? Sul serio?""Si. È inevitabile. Così come io non posso stare lontano da te, non puoi neanche te."
"Be non mi sembra cosi inevitabile, visto che ti odio, come non ho mai odiato nessuno in vita mia."Lo guardo irrigidirsi, le mie parole lo hanno colpito come un pugno in pieno viso.
"Non sai cosa dici, ti serve solo del tempo."
"Tempo?! Tempo?!" Grido.
"Te sei pazzo! Pensi davvero che col tempo io possa amarti o stronzate del genere? Pensi davvero che possa mai perdonarti?"
Mi avvicino al vassoio e glielo scaravento addosso.
"Ecco che cosa penso di te! Dovresti fare la fine di questa roba!"
Continuo ad urlargli contro."Vuoi davvero metterla in questo modo? Bene! Non avrai altro cibo fino a stasera vediamo se poi ti calmi!"
Mi dice urlando anche lui.
Prende, apre la porta e se la richiude alle spalle.Guardo quella via d'uscita di nuovo sigillata e cado a terra, permettendomi finalmente di piangere.
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DerekMi appoggio alla porta che ho appena richiuso e la sento piangere.
Che ho fatto?
Per dieci interi anni ho pensato solo a lei, a quando l'avrei rivista, ed ora l'unica cosa che riesco a fare è farmi odiare da lei e farla piangere.
Forse ha ragione lei sono un mostro.
Ma non so come altro fare, non so assolutamente come sistemare le cose."Derek." Mi chiama Jason.
Mi volto e lo guardo. "Dimmi."
"Ci sono le candidate per la tua futura Luna." Mi informa.
Annuisco. "Cosa hai detto?"
"Che la tua compagna è morta prima che potessi unirti a lei e ti serve una donna per guidare il branco."Sospiro. "Va bene andiamo."
Arrivati davanti allo studio noto 10 ragazze in evidente ansia, si scambiano qualche parola tra loro, ma sembrano più parole di circostanza che vere e proprie conversazioni.
Più che altro si lanciano sguardi di eloquente invidia.Queste ragazze, che neanche mi conoscono, farebbero adesso di tutto per avere del potere, hanno sempre tutti visto la parte bella del comandare un branco, o almeno è quello che hanno sempre e solo voluto vedere.
Non sanno tutte le preoccupazioni, le decisioni che mi assillano, le guerre che ho evitato, le persone che ho perso durante le battaglie.
No a loro non importa, quello che vedono sono soltanto, gli inviti, le cene, i balli.... e la possibilità di comandare tutti."Derek!!" Sento una voce fin troppo familiare che mi chiama arrabbiata.
Mi volto e vedo che se potesse mi fulminerebbe seduta stante."Stella..." lascio la frase in sospeso accennandole con la testa che qualsiasi cosa mi debba dire di non farlo adesso.
Apro la porta dello studio e mi sposto per lasciarla passare.
Si dirige a passo spedito all'interno e si ferma davanti alla scrivania, aspettando impaziente di poter parlare.Chiudo la porta a chiave.
"Adesso non ci sentirà nessuno."
"Bene perché voglio la verità, e non la stronzata che hai rifilato a tutti o quasi su lei che è morta."
Mi dice quasi tutto di un fiato mimando con le mani le virgolette a morta.
Quindi lo sa.
"Mi dispiace volevo dirtelo."
"Davvero? Ti dispiace? Cazzo sono stata la sua migliore amica per 17 anni!!! Ed anche se era una finta prima per me, ho capito che ci tengo veramente a lei! Come hai potuto nascondermelo?"
"Non volevo nascondertelo, te lo avrei detto. Ma al momento sto cercando di farmi accettare da lei."Mi guarda con un sopracciglio alzato e le braccia incrociate.
"La conosco, ed è testarda, molto testarda. Senza contare che la terrai praticamente rinchiusa a vita... se posso dirtelo stai facendo una cazzata, un'enorme colossale cazzata."Sospiro. "Lo so."
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All'ombra delle due Lune
WerewolfUn alfa potente è guidato dalla luna del plenilunio. Una ragazzina impertinente ascolta la luna del novilunio. Cento anni li separano. Una guerra imminente si intromette. La profezia di un oracolo annuncia il pericolo. "Ascolta il tuo cuore cosa...