Tatuaggio

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Una leggera brezza entra dalla finestra, si insinua sotto il lenzuolo per pervadere gran parte del mio corpo. Un dolore lancinante alla tempia destra mi fa svegliare in un sussulto.
Porto la mia mano agli occhi cercando di coprirli dalla luce che invade la stanza.
Mi guardo intorno, sono di nuovo in questa stanza, inizio ad odiarla.
I ricordi di ciò che è successo durante la notte sono vividi nella mia mente.
Porto la mano al collo, lo sfioro, mi fa un male cane.
Mi viene quasi da ridere alla mia battuta mentale. "Male cane" borbotto sorridendo. Sbuffo, è ufficiale sono impazzita.
Mi alzo dal letto ignorando il fatto che provo dolore un po' da per tutto.
Mi dirigo in bagno, arrivo al lavandino, alzo lo sguardo e rimango sconvolta.
Due segni rossi fanno capolino al lato del collo, quel bastardo di un animale, se lo prendo lo uccido stavolta.
Scopro ancora di più il collo e noto dei disegni, aspetta chi mi ha tatuato? E quando? Guardo meglio.
Due cerchi uno completamente giallo ed uno completamente nero si incastrano tra di loro, lasciando lo spicchio in cui si incontrano di una colorazione rossastra.
Perché qualcuno avrebbe dovuto tatuarmi?

"Nessuno ti ha tatuata, ti ho semplicemente marchiata Aurora."
Mi volto verso la voce, ed eccolo li in tutta la sua bellezza.
Ecco gli occhi che hanno popolato i miei sogni per quasi dieci anni, cosi neri, impenetrabili, circondati da un volto perfettamente simmetrico, un leggero accenno di barba gli regala quell'aria da cattivo ragazzo, i capelli spettinati, le braccia muscolose incrociate tra loro che mettono ancora di più in evidenza i pettorali scolpiti, una cicatrice parte dalla scapola ed arriva fino a quasi al centro del petto, mi chiedo come se la sia fatta, le gambe ben tornite fasciate dai jeans. Dio quanto vorrei vederlo senza.
Le sue labbra accennano un sorriso malizioso, non riesco a staccare gli occhi da quella bocca, cosi rossa e gonfia, la sto immaginando sulla mia, un lieve calore invade il mio corpo.
Il suo sorriso si fa sempre più ampio.
Le mie gambe come prese da vita propria iniziano a muoversi verso di lui.
Guardo i miei piedi, cosa mi sta succedendo? Voglio lui e lo voglio adesso.
Bramo quelle labbra, quel corpo, il suo tocco.
Incollo il mio sguardo al suo.
So che non posso fare a meno di lui.
Mi fermo di fronte a lui, lo guardo, sbatto gli occhi.
Alzo una mano ed uno schiaffo rimbomba nel bagno.
Mi guarda infuriato, non se lo aspettava, porta una mano al volto.
Non gli ho fatto realmente male, o si?
Sto per assestargliene un altro, ma lui è più veloce mi blocca il polso.
È incazzato, i suoi occhi sono cambiati, sono diventati rossi.
"Che mi hai fatto cane?" Gli urlo contro.
Perché gli sto urlando contro? Io lo amo o no? Perché adesso è tutto cosi confuso?

Mi guarda accigliato, i suoi occhi sono tornati normali.
"Ti ho marchiata, sei mia, perché hai ancora dei dubbi su di noi?"
"Non sono tua, e poi che vuol dire che mi hai marchiata?"
Si porta una mano al viso.
"Quando un lupo trova la sua compagna, rafforza il legame mordendola, adesso il nostro legame è indissolubile, hai il tatuaggio perché è stato benedetto dalla Dea Luna. In più è un avvertimento per tutti gli altri lupi che te appartieni già a qualcuno."
Mi allontano, metabolizzando ciò che mi ha detto, legame indissolubile, appartenenza...
"In pratica mi stai dicendo che hai fatto una cosa senza il mio consenso, per marcare il territorio come un fottuto cavernicolo? Ricordatelo Derek, potrò anche provare cose diverse, ma io non sarò mai tua, non ti apparterrò mai!" Urlo esasperata.
Lo vedo avvicinarsi minaccioso.
Cerco di sostenere lo sguardo, non ho paura, mi convinco.
Si avvicina al mio collo, ci soffia sopra, piccoli brividi percorrono la mia pelle.
"Convincinti di non appartenermi, ma il tuo corpo è già mio, ed aspetta solo di essere preso da me."
Deglutisco, mi manca l'aria, è vero voglio essere toccata, voglio sentirlo dentro.
Che accidenti sto pensando?
Sorride. "So che è cosi, i tuoi pensieri ne sono una conferma piccola mia."
Apro e chiudo gli occhi più volte.
"Aspetta, cosa? Come fai a sapere cosa penso?"
"Il legame è anche tra le nostre menti."
"Esci dalla mia testa subito!" Esclamo.
"Ahahah peccato mi piaceva sentire cosa pensi del mio corpo, e di come vuoi..."
"Alt, stop! Basta!!! Non voglio sentirti più e non provare a spiare la mia mente ora esci da questo cavolo di bagno!"
Si morde il labbro, chissà a cosa sta pensando, perché non posso sentirlo anche io?
Si allontana rimanendo sempre davanti a me, facendo retromarcia.
"A dopo piccola." Sussurra chiudendo la porta.

Guardo quella stessa porta, sospiro.
In che cavolo di guaio mi sto cacciando?

All'ombra delle due LuneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora