La guardiana del fuoco

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Seduti davanti ad una tazza di te caldo guardiamo tutti la nuova ragazza che si è presentata come Clarissa.

"Emm ok... scusa ma non ho capito chi sei." Chiedo curiosa.
Sorride. "Sono la guardiana del fuoco, risvegliata dopo mille anni da lei mia signora."
"Io non ti ho risvegliato... insomma lo saprei no? Se avessi fatto una cosa del genere."
Ci guardiamo tutti, Alex ha uno sguardo del tipo "questa è matta."
"È la sua magia, è potente, lei è un'elementare mia signora."

"Ok, prima di tutto smetti di chiamarmi mia signora, secondo ho solo 18 anni quindi dammi del tu, e terzo... che diavolo è un elementare?"

La vedo sospirare. "Non sa... mmm non sai proprio nulla di magia è?"
Chiede mentre addenta un biscotto.

"No. Fino a poco tempo fa non sapevo nulla di nulla."
Gli altri annuiscono.

"Come spiegare... ecco le streghe nascono con dei poteri, questi poteri sono legati agli elementi naturali.
Fuoco, acqua, aria e terra. In più c'è un altro elemento che li raggruppa e li racchiude, lo spirito.
Il Fuoco è l'elemento più pericoloso, ma non perché brucia, perché di solito è quello più incontrollabile, nato dalla furia, dalla vendetta, dall'odio."

Io non odio... odio, odio, odio. Questa parola, l'unica parola che mi martella dentro, che mi scava un buco nel petto.
O forse si... io odio.

"Mia signora..."
Mi riprendo dal mio stato di trance.
"Scusami, continua."
"È sicura? Cioè... sei sicura?"
Gli faccio un cenno di continuare.
"Ok! Dicevamo, mentre gli altri elementi sono più comuni specie quello della terra, perché generalmente si è legati più alla famiglia ed alla protezione.
Il fuoco è molto raro, e la maggior parte delle streghe che lo hanno avuto... bè lo hanno usato per degli scopi tutt'altro che belli."

"Scusa ci stai dicendo che lei ha il potere del fuoco per far del male alla gente?" Chiede Amy spaventata.

Clarissa sorride. "Gli elementi non sono dalla parte del bene o del male, sono le vostre scelte, quelle di tutti i giorni che vi portano da una parte o dall'altra della bilancia.
Al contrario io sono qui proprio perché la bilancia è andata verso il bene."

"Sono io o continuo a non capire?" Ci guarda Alex confuso.
"Per mille anni il fuoco è stato usato per la prima volta per uccidere, te invece non hai ucciso, ma hai richiamato a te una antica magia, la magia delle anime, hai lasciato a loro la decisione. Te Aurora sei la magia allo stato grezzo, la più pura, da millenni non c'era una strega cosi pura, il tuo potere è immenso, ed io sono qui per proteggerti ed insegnarti ad usarlo, se me lo permetterai."

"Davvero puoi insegnarmi ad usarlo?" Sorrido.
"Certo!" Esclama.
"Quindi mi insegni anche qualche magia su come parlare a mia zia senza farle prendere un infarto!" Chiedo felice.
Ma la vedo rabbuiarsi. "Mi dispiace, ma il fuoco non ha questo tipo di potere. Non saprei aiutarti per quello."
Il mio sorriso si spenge.
"Ok... troverò qualche altro modo."
Amy mi abbraccia.
"Riusciremo a capire cosa dobbiamo fare vedrai."
Annuisco.
"Direi di andarcene a dormire ora ragazzi siamo stanchi tutti." Annuncia Josh.
Un mormorio di assenso si innalza, mi dirigo verso il letto avendo la testa ancora più confusa di prima.

Ore dopo sono ancora nel letto a rigirarmi, nonostante la stanchezza non riesco a prendere sonno.
Decido cosi di alzarmi e prendere un po' d'aria.
Nella casa dei ragazzi il silenzio regna sovrano.
Sorrido mentre passo davanti alla camera di Alex e lo sento russare.
Amy è nella camera di Erik che gli ha gentilmente ceduto il letto andando a dormire con il fratello.
Io sono nella stanza degli ospiti.
Mentre Clarissa si è sistemata sul divano, nonostante Alex le abbia detto di andare sul suo letto.

Tre ragazzi, diversi tra loro, ma entrambi molto gentili.

Esco fuori al balcone e l'aria fredda mi colpisce immediatamente sul viso.
Mi stringo sulle spalle la coperta che ho portato con me e mi accoccolo sulla sedia vicino alla finestra.

"Non si è mai vista una strega del fuoco che ha freddo." Sorride Clarissa.
Faccio spallucce mentre un sorriso affiora dalle mie labbra.
"Non riesci a dormire neanche te?" Chiedo.
"Mmm ho dormito per cosi tanto tempo, ora voglio essere sveglia."
Mi attorciglio una ciocca di capelli mentre ascolto il silenzio.
È strano ma questa ragazza mi mette a mio agio, mi fido di lei.
"Cosa ti turba?" Domanda spezzando la quiete che era tra noi.
"L'odio."
"L'odio?"
"In questi ultimi mesi ho provato molte emozioni contrastanti." Sospiro, prendo tempo.
Lei aspetta in silenzio che continui, rispettando i miei tempi.
"Amplificate."
"Amplificate?" Ripete a domanda.
"Si è come se fossi stata risucchiata in un mondo in cui le emozioni che provo si siano intensificate.
Più amore, più passione... più odio."
Si volta verso di me e mi osserva, sembra studiarmi.
Prende uno sgabello dall'altra parte della finestra, lo avvicina e si siede di fronte a me.
"Parlami di tutto questo odio che provi, è rivolto a tutti o solo ad una persona?"
Non ho bisogno di pensarci.
"Una persona."
Annuisce.
"Continua."
"La mia ormai ex migliore amica, non so perché ma mi sono sentita tradita, per la prima volta in vita mia, era una persona di cui mi fidavo. Anche se a volte pensavo che esagerava, con la sua protezione, anche se molte volte scappavo da lei perché mi soffocava, non gli dicevo di alcune cose... non lo so... forse mi sono comportata male anche io nei suoi confronti."

Rimango un po' in silenzio.

"È come se avessi sempre saputo che c'era qualcosa che non andava, qualcosa che mi avvertiva dentro, all'altezza dello stomaco.
E poi la nostra amicizia si è rivelata per quello che era, nulla.
L'odio che ho provato verso di lei era enorme, immenso. A pensarci, quando ho provato tutto questo... odio... è anche stata la prima volta in cui ho sentito una voce lontana dentro di me."
"Una voce? Che voce?"
Mi stringo nelle spalle.
"La voce del fuoco."
"Ti ha parlato?" Sbarra gli occhi shoccata(scusate non so come si scrive).
"Si... è strano?"
Forse non dovevo dirglielo.
"Strano no... ma da quello che ricordo... solo alla prima strega il fuoco ha parlato. Dopo di che non ha più parlato a nessun'altra, questo vuol dire che sei speciale."
"Io non mi sento speciale, a dire la verità ho paura."
"Ti riterrei una stupida se non ne avessi."
Mi stringo ancora di più nella mia coperta, mordicchiandomi un'unghia.
"Questo odio... uccideresti la tua amica?"
"Cosa? No! Oddio no!"esclamo.
Sorride. "Per questo sei diversa."
"Cioè?"
"Riesci a controllare il tuo elemento, sei più forte, non ti lasci trasportare, sfrutta le tue emozioni "amplificate""
Mima tra le virgolette, ma sii sempre quella che ha il controllo e non il contrario, altrimenti..."
Non c'è bisogno che continui, sappiamo entrambi cosa accadrebbe.

La conversazione è finita. Parlare con lei mi ha reso più leggera. Sto per alzarmi quando, mi pone la domanda a cui non avrei voluto rispondere. "Chi è Derek?"

Rimango bloccata. Le guance si tingono di rosso. "Dove hai sentito questo nome?"

Volge lo sguardo verso la città. "Hai urlato il suo nome oggi quando sono venuta in tuo aiuto."
"Davvero?" Non me ne sono accorta.
Annuisce.
"Lui... lui..." sospiro. "È l'uomo che amo ed odio allo stesso tempo, è l'uomo che sogno da che ne ho memoria, è l'uomo che il mio cuore brama, ma è uno stronzo."

All'ombra delle due LuneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora